“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
vladimir putin con silvio berlusconi e i figli
Anna Maria Greco scrive sul Giornale (per il momento ancora di famiglia, in attesa di traslocare definitivamente agli Angelucci, editori di Libero, con un nuovo direttore): «Ci sarà un Berlusconi candidato per il seggio vacante lasciato dal leader azzurro in Senato? E chi? Marina, che l’ha sempre escluso ma rimane in pole position, o il fratello Piersilvio, il più giovane Luigi o ancora lo zio Paolo?».
Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, nel medesimo articolo ci tiene a far sapere che non si intromette: «Sul seggio di Berlusconi deciderà la famiglia». Forse magari prima occorrerebbe consultare la Costituzione, oltre che i parenti.
TWEET SU LUIGI BERLUSCONI AI FUNERALI DEL PADRE SILVIO
Per essere eletti a Palazzo Madama bisogna avere 40 anni (articolo 58, secondo comma: «Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno») e Luigi, ultimogenito del defunto leader, ne ha solo 34, essendo nato il 28 settembre 1988. Urge legge costituzionale ad personam.
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Massimo Pisa sul sito della Repubblica: «Un battello turistico, una di queste “house boat” che da qualche tempo popolano le acque del lago, si è capovolto con 24 persone a bordo fra Sesto Calende, nel Varesotto, e Arona nel Novarese all’altezza di Lisanza. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la barca che si è ribaltata probabilmente per via del mare che si è agitato per via del forte vento». A parte il che di troppo, registriamo che il lago Maggiore è talmente maggiore da essere diventato un mare.
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dacia maraini pasolini
Sul Corriere della Sera la scrittrice Dacia Maraini cita (a orecchio) il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart: «Il nostro libertino si accompagnava, non a uno ma a tanti Leporello che tenevano orgogliosamente il conto delle sue conquiste: “In Italia seicentoquaranta / in Alemagna duecento e trentuno /, cento in Francia, in Turchia novantuna /... ma in Spagna son già mille tre...».
Tralasciando la punteggiatura sparsa a casaccio, il testo esatto del «Madamina, il catalogo è questo» dal libretto di Lorenzo da Ponte (atto I, scena V) è il seguente: «In Italia seicento e quaranta, / in Lamagna duecento e trentuna, / cento in Francia, in Turchia novantuna, / ma in Ispagna son già mille e tre». Variante secondo la Treccani: «In Almagna». Alemagna e Spagna le ha inventate Maraini, al pari delle altre imprecisioni.
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Gazzetta del Mezzogiorno, terno all'otto
Dal sito Open: «Oggi la salma di Silvio Berlusconi subirà il procedimento della cremazione. Succederà nel tempio crematorio Panta Rei di Valenza in provincia di Alessandria. Poi le ceneri verranno portate a Villa San Martino ad Arcore.
Dove le attende il mausoleo di Pasquale Cascella». Pasquale Cascella, ex giornalista dell’Unità, in seguito addetto stampa di Giorgio Napolitano alla presidenza della Camera e poi suo consigliere per la comunicazione al Quirinale, si starà toccando i pendagli. L’autore del monumento funebre in cui sono state collocate le ceneri di Silvio Berlusconi fu lo scultore Pietro Cascella, morto nel 2008.
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Il Fatto, Lucia Annunziata scambiata per Lucia Annibali
Incipit di Rosanna Volpe sul sito della Gazzetta del Mezzogiorno: «BARI – C’era un tempo in cui i saldi segnavano la fine della stagione commerciale: a metà agosto quella estiva, a marzo quella invernale. Trovare taglie e modelli desiderati era un terno all’otto». Un po’ come trovare cronisti che conoscano l’italiano.
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L’Ansa riferisce alcune dichiarazioni del cardinale Gerhard Müller, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, circa le benedizioni delle coppie gay da parte di alcuni sacerdoti: «“Dobbiamo rispettare la Parola di Dio: Gesù ha creato l’uomo e la donna e la Chiesa come tale non può dire questo è buono – ha aggiunto parlando sempre delle coppie omosessuali – nel nome di Dio». O straparla l’Ansa o straparla Müller.
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Nella rubrica del lunedì firmata da Veronica Gentili, Il Fatto Quotidiano pubblica una foto di Lucia Annunziata che non c’entra nulla con il testo, nel quale si parla invece di Lucia Annibali. Il redattore ha visto la riga che finiva con «Lucia An-» e s’è guardato bene dal leggere oltre. A riprova del fatto (settimanale) che sorbirsi Veronica Gentili è un sacrificio improbo persino per i giornalisti, figurarsi per i lettori.
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veronica gentili lucia annunziata foto di bacco
Claudio Bozza sul Corriere della Sera si occupa del «royal wedding in Giordania per il sì del principe Hussein bin Abdullah II, 28 anni, e Rajwa Alseif»: «Il sì è stato celebrato fra i fiori del giardino di palazzo Zahran costruito nel 1957 per la regina Zein Al Sharaf, madre del nonno dello sposo. Qui si erano giurati amore re Hussein e anche re Abdullah». Il gender dilaga: non ci sono più i re di una volta.
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Titolo dalla Gazzetta di Mantova, dedicato ad Alessandro Impagniatiello, che ha ucciso a coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta: «Alessandro era chiamato “il lercio”». Ma nel testo si legge: «Un “lurido” per i colleghi di lavoro». Suggeriamo ai titolisti gonzagheschi qualche variante per le prossime edizioni: sozzo, sudicio, sordido, immondo.
La Repubblica, il lago Maggiore diventa mare
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Dal Post: «Un tempo sul nostro pianeta l’ano non esisteva, almeno per come lo intendiamo oggi. Per milioni di anni gli animali ne fecero a meno, sfruttando un sistema più semplice, ma poco pratico: il loro apparato digerente aveva un solo buco, usato sia per mangiare sia per espellere i resti della digestione». Fanno tuttora eccezione le facce da culo.
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