STEFANO LORENZETTO
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
Didascalia della Repubblica sotto una foto dei leader mondiali al vertice del G7 svoltosi sulle Alpi bavaresi: «Da sinistra, Draghi, von der Leyen, Bush, Scholz, Johnson Trudeau, Kishida, Macron, Michel».
La Repubblica - Biden diventa Bush
Tralasciando l’unificazione dei premier britannico e canadese in una sola persona, provocata dalla mancanza di una virgola fra Johnson e Trudeau, il terzo da sinistra è Joe Biden. Alla Repubblica sono rimasti fermi al 2009, quattro presidenze fa.
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Titolo dalla pagina Facebook di Libero: «Fulco Pratesi, la scelta estrema: “Non faccio la donna da anni. E lo sciacquone del water...”». Il gender dilaga. (In realtà, il fondatore del Wwf Italia non fa la doccia e si cambia le mutande solo una volta a settimana per non sprecare l’acqua).
Libero - Fulco Pratesi non fa la donna
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«Pascale e Turci. L’amore libero delle donne», così La Stampa titola un articolo di Elena Stancanelli. Nel sottotitolo si legge: «Sabato, il matrimonio della cantante con la ex parlamentare la loro relazione dimostra che il desiderio è sempre fluido».
A parte infliggerci una sintassi e una punteggiatura assai poco fluide, il titolista si dimostra a digiuno di filosofia. Dedurre un universale da un caso singolo è impossibile, quindi l’utilizzo dell’avverbio sempre («senza interruzione, senza termine di tempo») appare, per la sua definitività, azzardato.
MEME NOZZE PASCALE TURCI
Non occorre aver studiato Aristotele e la disputa sugli universali, per arrivarci. C’è un saggio di Carlo Ginzburg dei primi anni Novanta che spiega bene il problema di ciò che è noto attraverso una sola fonte.
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Didascalia dalla prima pagina del Corriere della Sera: «Il Po, a Ostilia, nel Mantovano, è ridotto a un rivolo d’acqua». Sarà la moglie di Tullo Ostilio, terzo re di Roma.
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fiume po secco 9
Attacco del servizio di Stefano Semeraro, inviato della Stampa a Wimbledon per il torneo internazionale di tennis: «Quando l’uomo con il servizio incontra l’uomo con la risposta, anche sull’erba, l’uomo con il servizio di solito è un uomo sconfitto.
Anche se l’uomo con il servizio si chiama John Isner, il golem yankee alto due metri e 11 centimetri, che proprio durante il primo set della partita con Jannik Sinner ha strappato a Ivo Karlovic il record di ace in carriera: 13.729 (che alla fine sono diventati 13.768).
Greenwich Meridian
Ma nonostante i 24 piazzati solo ieri, Long John ha dovuto tornarsene a casa, liquidato in tre set da un Sinner sempre più erbivoro». Persino noi, che non abbiamo mai bazzicato l’ambiente, ci siamo accorti che la differenza fra 13.729 e 13.768 è 39, non 24.
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Il giorno prima, sempre da Wimbledon, Stefano Semeraro si era esibito in questo colorito concetto: «Di mezzo però c’è l’orco Isner, un anagramma – Sinner/Isner – che rischia di trasformarsi in incubo». All’incubo, e all’anagramma, manca una n.
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Dal sito del Corriere della Sera: «Il boom dei rincari energetici e dei beni alimentari spingono la corsa dei prezzi». Che boom sia diventato plurale per via delle due o?
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LUCETTA SCARAFFIA - ANNA FOA - FRANCA GIANSOLDATI - AGNUS DEI. GLI ABUSI SESSUALI DEL CLERO IN ITALIA
Restando ai plurali, Luigi Mascheroni, di solito molto accurato, nelle pagine culturali del Giornale cade sulla coniugazione del verbo vedere: «Cose che Praz detestava: tutto ciò che sapeva di posa, di artificio, di snobismo; la fama che lo perseguitava e il film Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti, 1974, ispirato a lui e alla sua casa (non gli piacque affatto, anche se il Professore era interpretato da Burt Lancaster, e poi si vedevano che i quadri di scena erano falsi...), l’arte contemporanea, la letteratura dopo Joyce».
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A corredo di una recensione del libro Agnus Dei di Lucetta Scaraffia, Anna Foa e Franca Giansoldati, scritta sul Quotidiano Nazionale da Giovanni Panettiere, compare una scheda sull’autrice principale, nella quale si legge che è sposata «con il filosofo Ernesto Galli della Loggia». Ma lo storico e politologo romano, editorialista del Corriere della Sera, filosofo non lo è mai stato.
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Dal sito della Repubblica: «Sarebbero almeno 40, forse addirittura 40, i membri di Montecitorio pronti a passare con Di Maio». Addirittura.
matrimonio pascale turci a montalcino 1
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Nell’editoriale d’apertura del Foglio, il vicedirettore Salvatore Merlo parla di Roma come della «capitale più sfasciata dell’emisfero occidentale».
L’indicazione geografica non è corretta. L’emisfero occidentale è quella metà del pianeta terrestre che si trova a ovest di Greenwich, il meridiano (longitudine 0°) che attraversa Londra. Limitandoci all’Europa, comprende parte della Gran Bretagna, della Francia e della Spagna, l’Islanda, l’Irlanda e il Portogallo. La longitudine di Roma sul meridiano di Greenwich è 12° 30’ est.
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donatella di cesare foto di bacco
La Verità titola così un’intervista con l’industriale Paolo Agnelli: «“Draghi mi ha deluso: non decide, tracheggia. E ora l’Italia è a secco». Lo è anche sul fronte grammaticale: si scrive traccheggia, con due c.
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Recitando a una serata del Fatto Quotidiano un proprio intervento scritto sulla guerra in Ucraina, l’ineffabile Donatella Di Cesare, docente all’Università La Sapienza di Roma, torna a sfoggiare in modo creativo il verbo abdicare: «Se prima la politica aveva abdicato alla economia, e poi, durante la pandemia, alla scienza, oggi abdica alla guerra».
john isner
Non ci resta che ripeterle il significato di abdicare: «Sottrarsi a una responsabilità, a un dovere» (Lo Zingarelli 2023). La guerra non è un dovere, professoressa.
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Didascalia dal Corriere della Sera: «Luigi Brugnaro, 60 anni, imprenditore, ex sindaco di Venezia e dal luglio 2021 a capo di Coraggio Italia». Veramente è ancora sindaco della città lagunare, al suo secondo mandato.
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Simonluca Pini ha provato la ID.5 di Volkswagen per Il Sole 24 Ore: «Salendo a bordo lo spazio non manca e si viaggia comodi anche in cinque, merito anche della capacità di carico a partire da 549 litri».
Siamo rimasti fermi al tempo in cui nelle auto i viaggiatori sedevano nell’abitacolo, dopo aver stivato le valigie nel bagagliaio. Come faccia la capacità di carico di quest’ultimo a essere correlata con la comodità dei passeggeri è un bel mistero.
luigi brugnaro
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Secondo la Gazzetta di Mantova, Pio X «il 10 novembre del 1984, all’età di 49 anni, venne nominato vescovo di Mantova». Nel 1984 Giuseppe Melchiorre Sarto era già morto e già santo. Era diventato vescovo di Mantova nel 1884, un secolo prima.