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    CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - DIDASCALIA DAL “FATTO QUOTIDIANO”: “BERECUND UIAPSID AISOD UMBRACULI AGNA SCOR RURAS ESAS DASD ASDAS, FOTO CREDIT”. FOSSIMO DI PERUGIA, SAREMMO MOLTO OFFESI - STANDO AL SITO DELLA “REPUBBLICA”, “IL SECONDO DOODLE FU REALIZZATO NEL 2000 PER RICORDARE IL GIORNO DELLA ‘PRESA DELLA PASTIGLIA’”. E OGGI LA FEBBRE COME VA?


     
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    “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

    (http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

     

    Il Fatto Quotidiano, didascalia Il Fatto Quotidiano, didascalia

    Didascalia dal Fatto Quotidiano: «Berecund uiapsid aisod Umbraculi agna scor ruras esas dasd asdas, FOTO CREDIT». Fossimo di Perugia, saremmo molto offesi.

     

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    Dall’Ansa: «Il Festival dell’Economia di Trento parte con la prima giornata». Vediamo difficile che si potesse inaugurare con la seconda. Poco più avanti: «“È difficile stare fermi. Abbiamo fatto una cosa importantissima con il Next Generation Eu. È chiaro che metterli a terra in Italia è fondamentale per questa operazione”. Lo ha detto il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, nel corso di un incontro al Festival dell’Economia di Trento».

     

    Mettere a terra chi o che cosa? Che i politici si rifugino nelle locuzioni stereotipate prive di senso (e questa è una delle più gettonate: da metà novembre 2022 a metà maggio 2023 è apparsa ben 3.608 volte sulla stampa italiana), appare scontato. Meno scontato è che i cronisti le riportino, manco fossero pappagalli, ed evitino di tradurle.

     

    La Repubblica, la presa della pastiglia La Repubblica, la presa della pastiglia

    Chiusura con il botto: «In mattinata l’intervento della segretaria del partito democratico Elly Schlein.“Una delle prime cose che abbiamo deciso di fare con la segreteria è un ciclo di incontro con le parti datoriali». Se è un ciclo («serie di manifestazioni o attività realizzate intorno a un tema o a uno scopo unitario», Lo Zingarelli 2024), sarà di incontri. Per il resto, tutto chiaro.

     

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    Secondo Al. Ar., che presumiamo essere Alessandra Arachi (Corriere della Sera), Antonio Preziosi, neodirettore del Tg2 «apprezzato dal centrodestra», è anche «vicino al Vaticano: dal 2012 è consigliere d’amministrazione del Centro televisivo vaticano ed è consultore del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, nominato da papa Benedetto XVI».

    ANTONIO PREZIOSI ANTONIO PREZIOSI

     

    Premesso che il nominativo del giornalista non figura nell’Annuario pontificio 2023, i due organismi vaticani citati da Al. Ar. sono stati soppressi rispettivamente nel 2017 e nel 2016.

     

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    Chiamasi doodle la versione modificata del logo di Google, utilizzata dal motore di ricerca in occasione di eventi importanti o particolari ricorrenze. Stando al sito della Repubblica, «il secondo Doodle fu realizzato nel 2000 per ricordare il giorno della presa della pastiglia». E oggi la febbre come va? (Celebrava la Presa della Bastiglia, 14 luglio 1789).

     

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    Locandina del film Avanti c'e' posto Locandina del film Avanti c'e' posto

    In un’intervista con Antonello Vedovato, presidente della Fondazione Edulife, Stefano Lorenzetto scrive sull’Arena, a proposito di Umberto Paolucci: «Lo intervistai 20 anni, quand’era il vice di Bill Gates e il presidente per Europa, Africa e Medio Oriente.

     

    Mi spiegò che il magnate del software nel 1985 gli aveva chiesto di aprire Microsoft in Italia. Ci riuscì in soli 45 giorni». L’intervista più lunga nella storia del giornalismo: è durata 20 anni (senza il fa).

     

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    Titolo di apertura dalla prima pagina di Avvenire: «Nessuno resti indietro». Lo diceva 80 anni fa anche il bigliettaio Cesare (Aldo Fabrizi) nel film di Mario Bonnard: «Avanti c’è posto».

     

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    curzio malaparte curzio malaparte

    Conclusione di una corrispondenza dal fronte firmata da Marta Serafini, inviata del Corriere della Sera a Prokovs’k (Ucraina): «Nell’attesa che Melitopol, la città delle ciliegie, torni ad essere libera».

     

    Può darsi che da quelle parti abbondino anche i frutti rossi, tuttavia Melitopol è, per antonomasia, la città del miele, come attesta Curzio Malaparte in Kaputt (Adelphi): «L’interprete era un Sonderführer piccolo e magro, di non più di trent’anni, dal viso pallido sparso di bollicine rosse, che era nato in Russia, nel Volksdeutsche di Melitopol, e parlava il russo con uno strano accento tedesco. (La prima volta che mi capitò d’incontrarlo, io gli dissi scherzando che Melitopol vuol dire città del miele. “Sì, c’è molto miele nella regione di Melitopol”, mi rispose con voce sgarbata, oscurandosi in viso “ma io non mi occupo di apicoltura: sono maestro di scuola”)».

     

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    Alessandro Da Rold sulla Verità si occupa dell’Espresso: «Del resto, a lasciare la direzione era stato, non senza polemiche, Lirio Abbate, ora tornato in forze a Repubblica». Ha preso un ricostituente? (Le espressioni essere in forze e rimettersi in forze attengono alla forma fisica. Far parte dell’organico di un’azienda, di un gruppo e simili richiede il singolare: essere in forza).

     

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    IL CASO ORLANDI IN VATICANO - VIGNETTA BY MACONDO IL CASO ORLANDI IN VATICANO - VIGNETTA BY MACONDO

    Alfio Sciacca, inviato del Corriere della Sera a Conselice (Ravenna), una delle località devastate dall’alluvione: «C’è chi si affaccia alla porta con le mani che penzolano nell’acqua putrida e chi tenta di uscire un auto finendo per restare bloccato nella melma».

     

    È vero che in letteratura vi sono illustri precedenti («Aveva uscito di tasca un giornale», Italo Calvino; «Il bambino non deve avercela con me perché l’ho uscito con quest’acqua», Beppe Fenoglio), tuttavia l’uso transitivo del verbo uscire è classificato come «raro, colloquiale» dallo Zingarelli 2024. E comunque auto, a dispetto del gender dilagante, resta femminile: un’auto, con l’apostrofo.

     

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    La mia battaglia La mia battaglia

    «Il caffè che beve il Papa arriva da Palermo. Il grazie di Francesco alla torrefazione Stagnitta», titola La Repubblica. Per dare più importanza a quella che ha tutta l’aria di essere una marchetta espressa, il quotidiano riproduce il biglietto autografo che il Pontefice ha inviato a Rosario Marchese, titolare della storica torrefazione siciliana e, incidentalmente, genero della compianta Letizia Battaglia, famosa fotografa: «Caro fratello, desidero ringraziarti per i prodotti della “Torrefazione G. Stagnitta” che mi hai fatto recentemente pervenire a Casa Santa Marta. Grazie per questo gesto e per le parole di affetto con cui l’ha accompagnato». Santità, deve farsi consigliare da qualche minutante della Segreteria di Stato che conosca la concordanza dei verbi.

     

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