“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
Stefano Lorenzetto
Il Fatto Quotidiano pubblica un’anticipazione dal libro «Gli immutabili» (La nave di Teseo) di Veronica Gentili, che inizia così: «Intanto in isolamento ho riscoperto la cyclette.
Mentre gli aggiratori sono ancora alle prese con gli ultimi scampoli interpretativi rimasti dopo la conferenza stampa, come il grande dubbio se il jogging faccia parte delle attività ludico-ricreative o di quelle motorie, o se esista una particolare velocità oraria che lo faccia saltare da una categoria all’altra, io alzo le mani e rinuncio all’esegesi del Dpcm».
veronica gentili con il libro gli immutabili
Se ne deduce che Gentili si autoclassifica tra i virtuosi che non intendono aggirare le norme anti Covid-19 dettate dal premier Giuseppe Conte. Peccato che il significato di «aggiratore» sia quello, letterario, di «impostore» («Lo Zingarelli 2021»).
Gentili sta forse dicendoci che chi osa interrogarsi sui Dpcm è un imbroglione oppure la giornalista non sa maneggiare la lingua italiana? A giudicare da un passo successivo, staremmo sulla seconda ipotesi: «Se nella scorsa primavera la componente tragica c’era è perché non conoscevamo Covid e ci siamo fatti incantare dalla sua velocità, che correre quello corre non gli si può dire niente».
***
veronica gentili
veronica gentili 1
Nella sua rubrica «Onda su onda», Stefano Balassone scrive sulla Repubblica: «Il Collegio svolge per i millennial il ruolo de’ “Il Giornalino di Gian Burrasca”». Questa forma della preposizione articolata «dei» si usa per i cognomi nobiliari. Qui bastava un plebeo «de», senza apostrofo.
antonello piroso
***
Nelle prime 13 righe di un editoriale sulla prima pagina della Verità, Antonello Piroso riesce a sbagliare apostrofo e accento scrivendo «nduja» anziché «’nduja» e «perchè» anziché «perché».
***
Anche La Stampa, in un titolo di prima pagina, cade nello stesso errore: «Perchè il Cav si smarca da Salvini».
***
LA PRIMA PAGINA DE IL MANIFESTO SULLA MORTE DI MARADONA
Il Manifesto mette in prima pagina un titolo enorme – «‘na cosa grande», con l’apostrofo rovesciato – scavato nella foto di Diego Armando Maradona. Urge organizzare nelle redazioni un’ora settimanale di ripasso dell’ortografia.
natalia garibotto 21
***
Il Giornale scrive dell’imbarazzante «Mi piace» rivolto al sedere di una maggiorata brasiliana, comparso incredibilmente sul profilo Instagram di Francesco, ma s’impantana subito nell’incipit telegrafico – «Una modella provocate, il Papa e un like malandrino» – che trasforma il participio presente del verbo «provocare» in un incomprensibile imperativo. Nella stessa notizia si parla della «Segreteria per la comunicazione» vaticana, che però dal 2015 è diventata «Dicastero per la comunicazione».
***
papa francesco reinhard marx
Carlo Pelanda sulla Verità: «La Cina ha cambiato strategia: dominare il Pacifico e da lì il globo invece di cercare di penetrarlo direttamente dappertutto». Approntate le difese mondiali: mutande di ghisa e bocca chiusa.
***
veronica gentili 3
Gianni Gennari su Avvenire: «Panorama è in edicola con copertina a tutta pagina per una grande foto rosseggiante del cardinale Reinhart Marx». Ci dispiace per l’ex prete, cui non resta che ribattezzare, ma si chiama Reinhard, con la «d».
L’errore viene peraltro reiterato qualche riga più sotto, con questa chiosa: «Una volta regola del giornalismo galantuomo era che su nomi e cognomi non si scherza, e se si scherza si sbaglia». Appunto.
***
Il Domani cita in prima pagina Giulio Gallera quale «assessore alla Sanità», ma nella Regione Lombardia questa carica non esiste: Gallera è assessore al Welfare.
paolo condò
***
Paolo Condò sulla Repubblica fa il punto sulla Serie A e scrive: «Nella rosa nerazzurra ci sono quattro giocatori che ogni squadra europea vorrebbe con sé: Lukaku, Lautaro e Barella che stanno andando benone, Eriksen che ieri Marotta ha sostanzialmente dato per perso, e Hakimi che sta vivendo un lungo passaggio a vuoto». I quattro giocatori sono dunque cinque. Se Condò conta i gol allo stesso modo, stiamo freschi.
***
Giulio Gallera
Da Avvenire: «Zone rosse confermate, entra l’Abruzzo. Il governo dice no alla settimana bianca». Non è un titolo: è la maglia del Lanerossi Vicenza.
STEFANO LORENZETTO giulio gallera
veronica gentili 4