Stefano Lorenzetto
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
Nella sua rubrica Rosso Malpelo, sul Giornale, Paolo Guzzanti scrive: «Fra l’altro, i notiziari ignorano che è la ricerca americana ad aver creato i primi vaccini testati che da lunedì saranno inculati nel Regno Unito». Grande vittoria dei no vax.
paolo guzzanti foto di bacco (1)
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Nel servizio d’apertura del Tg3, edizione delle ore 19, Valeria Collevecchio annuncia che «migliora l’epidemia». Era preferibile che diminuisse.
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coronavirus terapia intensiva icc casal palocco roma 1
Titolo a tutta pagina sulla Repubblica: «Influenza, la débacle dei vaccini». Bastava scrivere «la sconfitta». Ma se proprio volete fare gli esterofili, mettete almeno tutti gli accenti: débâcle.
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maurizio belpietro
In un editoriale sulla Verità, il direttore Maurizio Belpietro scrive: «Una pandemia che sta mietendo centinaia di migliaia di morti e ha contagiato il mondo». Osservazione pleonastica: la pandemia – «epidemia a larghissima estensione, senza limiti di regione o di continente» (Lo Zingarelli 2021) – per definizione contagia il mondo, altrimenti sarebbe una semplice epidemia.
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francesca chaouqui
In prima pagina, nel titolo d’apertura che La Verità ha dato al succitato editoriale di Belpietro, si legge: «L’Onu può invocare l’immunità non i nostri politici». L’Onu non può invocare i nostri politici? O i nostri politici non possono invocare l’immunità? Per sfuggire all’anfibologia, bastava scrivere così: «L’Onu può invocare l’immunità, i nostri politici no».
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FRANCESCA CHAOUQUI
In un altro titolo di prima pagina La Verità parla di «perquisizione alla Chaoqui», ma sbaglia il cognome della donna, già condannata dal tribunale vaticano nel processo per Vatileaks 2 e ora indagata dalla magistratura italiana per ricettazione: si chiama Chaouqui.
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Invece Maria Elena Vincenzi sulla Repubblica riporta correttamente il cognome Chaouqui, ma per due volte sbaglia il nome di battesimo, trasformandolo da Francesca Immacolata in Francesca Romana.
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coronavirus Italia
«Nel primo semestre del 2020 a livello nazionale hanno chiuso 1.410 edicole che salgono a 2.027 se si includono anche i punti non esclusivi», scrive il sito di Prima Comunicazione. E cita questo esempio: «In Veneto in due anni è scomparso il 16% delle edicole e ora si è passati da un’edicola ogni 4mila abitanti a un’edicola ogni 4mila abitanti». La situazione ci pare grave, ma non seria.
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stefano feltri carlo de benedetti
Nel fascicolo romano del Corriere della Sera, domenica 22 novembre R.Fr. raccontava un episodio di cronaca nera e scriveva di una «stanza affittata per una notte per il randez vous». Due domeniche dopo, il mistero della sigla si è sciolto perché sullo stesso dorso Rinaldo Frignani ha scritto «il frutto di randez vous». Individuato dunque il cronista che, almeno nei giorni festivi, non conosce il francese. La forma corretta è «rendez-vous», ma se proprio non vuole abbassarsi a scrivere «appuntamento», suggeriamo il più orecchiabile «randevù».
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Theodore McCarrick
Didascalia dal Domani: «“La gestione del Movimento 5 Stelle da parte dei vertici è stata a mio giudizio disastrosa”, ha scritto la deputata Siragusa». Accanto appare una foto enorme del barbuto Vito Crimi. Ma le didascalie non erano state inventate per «spiegare» le immagini?
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In un titolo dedicato all’ex arcivescovo di New York, Theodore Edgar McCarrick, ridotto allo stato laicale da papa Francesco in quanto «corrotto, omosessuale, molestatore», La Verità scrive: «Il Rapporto sull’ex cardinale non ha credibilità perché le pene comminate sono quasi ridicole rispetto alla gravità dei fatti contestati». Nel linguaggio giuridico, «comminare» significa stabilire una sanzione per i trasgressori di una legge. In questo caso si doveva scrivere «pene irrogate», cioè inflitte.
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mads brugger
Il sito della Repubblica registra con questo titolo lo sfogo di un primario di Avellino in prima linea contro il Covid-19: «“Non ammalarsi è la cosa migliore”». Ma va’?
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Titolo in prima pagina sul Fatto Quotidiano: «Parla Mads Brügger. “Cambio identità e scopro segreti, ma volevo i treni”». Tutto molto chiaro.