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    CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - DEL GHANESE ADAMS SULEIMANI CHE IN TRENTINO HA UCCISO AGITU IDEO GUDETA, UNA DONNA ETIOPE DA ANNI RESIDENTE IN ITALIA, FABIO AMENDOLARA RIVELA SULLA “VERITÀ”: “CON UNA FREDDEZZA AGGHIACCIANTE SI È CAMBIATO LA GIACCA INDOSSATA AL MOMENTO DELL’OMICIDIO”. ESISTE ANCHE LA FREDDEZZA RISCALDANTE? 


     
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    Stefano Lorenzetto Stefano Lorenzetto

    “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

    (http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm

     

    Incipit dell’editoriale festivo di Eugenio Scalfari sulla prima pagina della Repubblica: «Mi è venuto in mente nei giorni scorsi il problema dell’Io che porta con sé una notevole, e vorrei dire immensa, quantità di temi.

    eugenio scalfari foto di bacco (3) eugenio scalfari foto di bacco (3)

     

    Il più evidente dei quali è appunto l’Io. Per dirla meglio, il se stesso. O, se vogliamo spiegarla non con una parola ma con un concetto, la personalità. Naturalmente, la mia». Ricapitolando: l’immensa quantità di temi si riduce all’Io, naturalmente il suo, il più evidente.

     

    Come un simile problema sia potuto venire in mente solo nei giorni scorsi a Scalfari, che nel 1994 diede alle stampe Incontro con Io (Rizzoli), è davvero un mistero. Si saranno rivisti per strada.

     

    alberto asor rosa foto di bacco (3) alberto asor rosa foto di bacco (3)

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    «Una risposta la troviamo nel Canto XVI del Purgatorio (attenzione: nel Poema, duecento canti, il XVI del Purgatorio rappresenta quasi il centro esatto: vuol dire che l’argomento che vi viene trattato è considerato da Dante di estrema importanza)».

     

    Così Alberto Asor Rosa parla della Divina Commedia su Robinson, supplemento culturale della Repubblica. Se non ricordiamo male, il poema dantesco si compone di 99 canti, 100 considerando il canto di proemio. Non 200.

    dante nella cultura popolare dante nella cultura popolare

     

    Asor Rosa è stato per una vita docente ordinario di Letteratura italiana nelle università. Infatti il titolo dell’articolo pubblicato da Robinson era «Lezione sulla nostra eterna Commedia». Può scendere dalla cattedra, professore.

     

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    Titolo del Fatto Quotidiano: «Risiko da Serie A. Cara Befana ti scrivo. Perchè il 2021 è già andato nel pallone...». Niente, non c’è verso che questa regola della «é» con accento acuto in avverbi e congiunzioni gli entri in testa. Inevitabile quando il direttore, Marco Travaglio, ieri è riuscito a spargere nel suo editoriale di prima pagina cinque «perchè», un «finchè», un «semprechè» e un «dopodichè».

     

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    MARCO TRAVAGLIO E IL KARAOKE MARCO TRAVAGLIO E IL KARAOKE

    Del ghanese Adams Suleimani che in Trentino ha ucciso Agitu Ideo Gudeta, una donna etiope da anni residente in Italia, Fabio Amendolara rivela sulla Verità: «Con una freddezza agghiacciante si è cambiato la giacca indossata al momento dell’omicidio». Esiste anche la freddezza riscaldante?

     

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    Dalla pagina Facebook del Corriere della Sera: «Alex Zanardi fa ok con il pollice e guarda la moglie: la terza vita dopo l’incidente». Peccato che la foto d’archivio a corredo della notizia lo ritragga mentre fa la «V» churchilliana della vittoria con indice e medio.

     

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    zanardi 2 zanardi 2

    Secondo Ezio Mauro, che lo scrive nell’editoriale sulla prima pagina della Repubblica, il vaccino contro il Covid-19 «per la prima volta impegna tutto il mondo in un esperimento planetario». Se impegna tutto il mondo, l’esperimento non può che essere planetario, ci pare.

     

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    CARLO PETRINI CARLO PETRINI

    Sull’Arena, in un’intervista con Giancarlo Calciolari, psicoanalista diventato chef che ha inventato il cioccolatissimo, il dessert italiano più noto al mondo dopo il tiramisù, Stefano Lorenzetto cita fra le numerose frequentazioni dello studioso gastronomo anche Gilles Martinet, ex ambasciatore di Francia a Roma, attribuendogli un passato da direttore del Nouvel Observateur.

     

    In realtà, benché fosse giornalista, Martinet fu il direttore amministrativo del settimanale, dal 1964 al 1985. Per sua fortuna: meglio occuparsi di conti che di articoli e titoli.

     

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    greta thunberg a torino 6 greta thunberg a torino 6

    La Stampa ospita un melenso panegirico di Carlo Petrini in onore di Greta Thunberg divenuta maggiorenne, nel quale il fondatore di Slow food scrive fra l’altro: «Devo dire che anche grazie alla tua iniziativa si sono mobilitati i ragazzi di ogni parte del mondo, le forze più fresche, quelle che hanno davanti il nostro futuro».

     

    Avviandosi Petrini a compiere 72 anni, saremmo propensi a ritenere che le forze fresche abbiano davanti il loro futuro, più che il nostro.

     

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    death to 2020 6 death to 2020 6

    «Chi l’avrebbe mai detto che questo 2020 sarebbe stato un anno da libri di storia», scrive Piero Di Domenicantonio, caporedattore dell’Osservatore Romano. L’avrebbero detto praticamente tutti.

     

    Dal 753 avanti Cristo (data della fondazione di Roma, giusto per riferirci alla testata vaticana), risulta impossibile individuare un anno che non sia finito per qualche evento nei libri di storia.

     

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    Repubblica scambia storni con passeri Repubblica scambia storni con passeri

    «È il primo ricovero dell’anno. Il passerotto ha una frattura a un’ala, speriamo guarisca in un paio di settimane», si legge sulla pagina Facebook della Repubblica. La foto mostra un uccellino fasciato. Ma si tratta di uno storno, non di un passero. Essendo la notizia postata da Roma.repubblica.it, si deve dedurne che ai giornalisti della redazione romana non hanno insegnato nulla neppure le scagazzate dei 4 milioni di storni (fonte: La Stampa) volteggianti sulla Capitale.

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