Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per www.repubblica.it
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Hanno pestato un ragazzo di 17 anni con un disturbo cognitivo mentre l’unica ragazza del gruppo faceva da esca. Era il maggio 2021 e a incastrare cinque adolescenti (e la complice) furono video e testimonianze. Adesso i sei bulli corrono ai ripari.
Accompagnati dall’avvocato Filippo Valle, hanno chiesto la messa alla prova, di partecipare a programmi di reinserimento, come potrebbe essere quello che prevede di prendersi cura proprio dei ragazzi disabili. Per tre di loro, incluso “Fragolone”, è arrivato il via libera. Per altri tre il giudice si è riservato di decidere alla luce del programma che verrà presentato nei prossimi mesi. [...]
i ragazzi della baby gang 18 il giorno dell'aggressione al 17enne down a roma ostiense 3
Dalle conversazioni si scoprono dogmi e suggerimenti a cui bisogna attenersi. Perché all’azione della gang corrisponde la reazione dei rivali. “Si fa spesso menzione a scontri tra ragazzi e bande, tra cui la banda denominata ‘17’ e la banda denominata ‘18’”, scrive la squadra mobile a proposito delle chat acquisite.
Ognuna è “formata da circa 100 ragazzi di età tra i 13 e i 17 anni”. I “18” si vedono alla Garbatella e all’Eur e nella foto del gruppo social si accalcano tra i gradini della scalinata della Basilica di San Pietro e Paolo. I “17” frequentano “le zone di Roma Nord” e sul web pubblicano “video che riprendono le loro gesta di violenza”. Entrambe le bande, rivali tra loro, “ricalcano il fenomeno delle gang sudamericane”. [...] E hanno le loro regole.
La prima: “Non se mena un down”. Seconda: “Partije ncinque contro uno è popo da infami”. Terza: “Se vanno a rompe er ca..o al mio piskello” occorre reagire. È un codice di comportamento, quello che traspare dalle chat delle baby gang romane su cui la procura per i minorenni indaga dopo il pestaggio subito dal 17enne.
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Lui racconta del “pranzo con due mie amiche” e dell’appuntamento con Martina “a Ostiense”: “Mi aveva detto se ci volevamo conoscere”. Era una trappola: “Appena sono uscito dal treno ho visto Martina che stava lì davanti all’uscita … Poi dopo 30 secondi mi trovo alle spalle gli amici. Erano sei o sette mi hanno aggredito picchiandomi...dopo un minuto sono scappati”.
Poi il video del pestaggio diffuso su internet e le reazioni delle gang rivali: “Sabato queste sette facce di me..a si ritrovano sanguinanti per terra davanti mezza Roma… fate girare la voce perché queste cose non devono mai più succedere… Sabato Eur non serve che dica il posto preciso perché ci vanno 10 quartieri”.
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