Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
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«Distanza interpersonale minima adeguata all' intensità dell' esercizio, comunque non inferiore a 2 metri»: è questa la regola base per la riapertura delle palestre prevista per il 25 maggio dopo la chiusura per coronavirus. Ma non solo. Perché nelle linee guida del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora viene raccomandato ai clienti «di raggiungere il sito già vestiti adeguatamente per le attività previste» oppure «di utilizzare spazi comuni per cambiarsi, muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti personali».
E ai gestori di «tracciare» gli ingressi oppure consentire l' accesso soltanto su appuntamento.
Il provvedimento tiene conto delle indicazioni del comitato tecnico scientifico e degli organismi di rappresentanza sportiva. Fissa le regole e dà le linee guida che tutti i centri dovranno seguire per ripartire. Rimane la distanza di sicurezza che per chi «non svolge attività fisica deve essere di almeno 1 metro», ma raddoppia quando si comincia ad allenarsi.
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E si specifica che la mascherina deve essere sempre a disposizione, pur non rendendola obbligatoria per chi fa attività fisica. Vietato invece «lo scambio tra operatori sportivi e personale comunque presente nel sito sportivo di dispositivi (smartphone, tablet, ecc)».
L' obiettivo è: evitare la presenza di troppe persone. Ecco perché «si consiglia l' utilizzo di soluzioni tecnologiche che consentano, per coloro che accederanno alle attività sportive proposte, la possibilità di tracciarne l' accesso alle strutture per il tramite di applicativi web, o applicazioni per device mobili.
Queste soluzioni consentiranno di regolamentare meglio l' accesso alle strutture, con appuntamenti prenotabili in anticipo per evitare il rischio di assembramenti o il mancato rispetto delle misure di distanziamento e di divieto di assembramenti, con particolare riferimento alle aree più a rischio (la reception, la hall, le sale di attesa, i percorsi di accesso agli impianti) e, più in generale, per contingentare il numero massimo di persone che potranno accedere agli spazi e alle aree comuni, nonché alle aree dove svolgendosi attività con impegno fisico e respiratorio elevato, aumenta il rischio di diffusione dei droplets».
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Non sarà vietato fare lezioni di gruppo purché ci siano almeno 2 metri tra le persone e comunque «suddividendoli tra chi svolge la stessa attività». Gli insegnanti dovranno mantenere la distanza e subito dopo i locali dovranno essere sanificati e areati. Chi pratica sport dovrà anche:
1) disinfettare i propri effetti personali e non condividerli (vale per borracce, fazzoletti, attrezzi).
2) raggiungere il sito già vestiti adeguatamente alle attività previste o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi, muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti personali
3) non toccare oggetti e segnaletica fissa
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4) Particolari disposizioni di igiene e sicurezza dovranno essere disposte per l' utilizzo di spogliatoi, docce e servizi igienici, nei quali gli operatori del centro sportivo dovranno prevedere l' accesso contingentato ed evitare l' uso di applicativi comuni, quali asciugacapelli, etc. che, al bisogno, dovranno essere portati a cura del frequentatore.
I gestori dovranno invece dotarsi di mascherine chirurgiche, guanti monouso in diversi materiali plastici sintetici, e sanificare le attrezzature, le docce e gli spogliatoi.