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    LIGURIA BEVUTA! LE RELAZIONI PERICOLOSE TRA SIGNORINI, EX PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ PORTUALE, E ALDO SPINELLI – I REGALI DELL’EX PRESIDENTE DEL GENOA, DAL TENNIS ALLE FICHES AL CASINO’ DI MONTECARLO. E POI UNA BORSA DI CHANEL E UN BRACCIALE IN ORO CARTIER DEL VALORE DI 7.200 EURO. ALL’AMICO, SPINELLI PENSA DI MANDARE ANCHE UNA COMPAGNIA PARTICOLARE SUGGERENDOGLI ANCHE IL MODO DI AGGIRARE LA PRESENZA DELLA SUA ACCOMPAGNATRICE – LA PAURA DI SIGNORINI: “MA A MONTECARLO CONTROLLANO I CONTI?”– L’EX PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ PORTUALE, IN CARCERE, NON RISPONDE AL GIP…


     
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    Stefano Brogioni per il Giorno

     

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     E ora, dopo che Signorini ha scelto il silenzio? «Le carte sono tali che impongono una lettura attenta, che non può essere fatta in carcere. Ha detto solo che, in una seconda fase, potrebbe eventualmente parlare con il pubblico ministero», dice il suo legale, Enrico Scopesi, all’uscita del carcere di Marassi. Ma contro l’ex presidente dell’Autorità portuale, oggi ad di Iren – sospeso – ci sono moltissime delle diecimila pagine depositate dalla Dda di Genova contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari. A Signorini è toccata la misura più pesante, il carcere.

     

    E, con questo atteggiamento assunto dinanzi al gip, Paola Faggioni, è difficile ipotizzare, a breve, un affievolimento.

    Contro Signorini, accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, c’è quel rapporto strettissimo e pericoloso con l’imprenditore Aldo Spinelli. Lo dicono le carte in maniera evidente.

     

    Signorini, hanno ricostruito le Fiamme gialle, ha beneficiato, nel periodo monitorato, di 22 soggiorni extra lusso a Montecarlo, per un totale di 42 notti, in compagnia di amiche, oltre a cene in smoking, regali, eventi mondani. Insomma bella vita.

     

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    «Una volta perfezionatosi a dicembre 2021 l’iter burocratico per il rinnovo trentennale della concessione del terminal Rinfuse – dice il gip –, i rapporti interpersonali tra Signorini e Aldo Spinelli si sono intensificati progressivamente, assumendo i contorni di una stabile e continua frequentazione». Insomma amici per la pelle o quanto meno per affari e tornaconto per entrambi, secondo quanto emerge dalle indagini che hanno portato al terremoto genovese.

     

    Frequentazione sì sempre più stretta e confidenziale. E con un ’ma’ piuttosto grosso.

     

    A offrire era sempre e solo Spinelli che nel Principato gode, sul suo conto di ‘Invitato gioco’, di una linea di credito da un milione e mezzo di euro, essendo uno dei maggiori clienti del Casinò.

    Per Signorini, è Spinelli che prenota direttamente con il servizio clienti. Con cui si spertica per i posti alla finale del master di tennis, una vetrina da super vip. Diretta tv, i più bravi giocatori di tennis, vista incantevole sul golfo. Insomma da red carpet mondano-sportivo: «Mi raccomando, una bella...

    bello bello perché c’ho il presidente del porto».

    PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI

    All’amico, Spinelli pensa di mandare anche una compagnia particolare suggerendogli anche il modo di aggirare la presenza della sua accompagnatrice («la mandi a fare un giro»).

    In base a quanto messo in luce dagli inquirenti, in poco meno di un anno e tre mesi – dal 31 dicembre del 2021 al 12 marzo del 2023 – l’ex presidente del porto avrebbe ottenuto dall’ex patron di Genoa e Livorno via libera all’Hotel de Paris.

     

    A Signorini sono state offerte anche le fiches per le puntate al Casinò e una serie di regali. Nella relazione gli inquirenti indicano una borsa di Chanel e un bracciale in oro Cartier del valore di 7.200 euro. Sempre secondo le carte, inoltre, nel 2022 Spinelli avrebbe offerto a Signorini anche una visione manageriale post guida del porto di Genova: un incarico da 300mila euro all’anno una volta terminato il mandato da presidente.

     

    aldo spinelli aldo spinelli

    Ma l’ex numero uno dell’Autorità portuale, emerge dalle intercettazioni, aveva anche la preoccupazione che questa amicizia con Spinelli potesse portargli guai. «Ma a Montecarlo, se controllano il tuo conto.. perché sai..». «Ma non controllano.. a Montecarlo stai tranquillo che lì non esce niente Paolo», ignaro che i finanzieri li abbiano pedinati tante volte.

     

    «Pericoli zero», ripete Spinelli. Nessun rischio di essere visti neanche da occhi indiscreti, secondo l’imprenditore, come quando a Montecarlo è atteso Francesco Totti con una troupe televisiva. «La settimana scorsa no, perché t’avevo detto, io so quando vengono. Intanto adesso tranquillo, Totti non viene più».

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