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    LE ROSE DEL DESERTO - VIAGGIO FOTOGRAFICO NEI BORDELLI LEGALI DEL NEVADA, DOVE LE PROSTITUTE HANNO L’AUTISTA E UNA SETTIMANA DI VACANZA AL MESE, UN SERVIZIO DI “SCREENING” DEL PENE E BUNGALOW PER LE PRESTAZIONI PIU’ AUDACI


     
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    una lavoratrice del bordello del nevada una lavoratrice del bordello del nevada

    Prima di viaggiare nel Nevada, il fotografo Marc McAndrews non era mai stato in un bordello. Per cinque anni ha fatto regolarmente visita a questi casini legali, dormendo nelle  loro stanze, condividendo i bagni con le ragazze che ci lavoravano, per documentare solo quello che i clienti abituali vedono. L’esperienza è stata raccolta nel libro “Nevada Rose”.

     

    McAndrews si aspettava di trovare case in disordine, luoghi dove girava molta droga e dove non esisteva il senso della famiglia, ma la realtà era diversa dagli stereotipi. La prima tappa fu al “Moonlite Bunny Ranch”, reso famoso dalla serie tv "Cathouse" in onda sulla “HBO”.

     

    Chiese di fare alcune foto, lo presero per un cliente esagitato e lo mandarono via. Allora riprovò, in città più piccole, dove gestori e prostitute erano più amichevoli. A Elko fu accettato nell’ “Old Bridge Ranch”, un bar pieno di salotti dove le prostitute aspettano per farsi scegliere dal cliente. Esistono anche le “City Houses”, per chi desidera un’atmosfera più mondana, da festa, e le “Country Houses”, più rilassate e rurali.

     

    una casa d appuntamento nel nevada una casa d appuntamento nel nevada

    Una volta entrato, il cliente va nella “Stanza ATM”, dove c’è il bancomat da cui prendere i contanti. Le prostitute sono di ogni età e provenienza, molte sono mogli, madri, fidanzate. Una insegna matematica a scuola durante l’anno e, d’estate, fa il secondo lavoro. Nessuna di loro lavora qui contro la propria volontà e non ci sono mai posti vacanti.

     

    Il business spesso è familiare, le case sono gestite da moglie e marito, da madre e figlio, da padre e figlio. I casini sono legali in Nevada dal 1971, si tratta di strutture sparpagliate nel deserto, che spuntano fra armadilli e spazi infiniti. Talvolta sono “sports bar”, come lo “Sheri's Ranch”: da una parte birra e partita in tv, dall’altra piaceri sessuali.

    un tipico sports bar un tipico sports bar

     

    Molti bordelli sono dotati di piscina, in quasi tutti è permesso fumare. Alcuni hanno bungalow specifici, a tema, per prestazioni particolari, diciamo pure più fantasiose. Nel caso dello “Sheri's Ranch”, per lavorare come prostituta, c’è da compilare un modulo. Bisogna aver compiuto 21 anni e portare certificati medici che attestino la buona salute.

     

    Ogni tre settimane di lavoro, le ragazze devono prendersi una settimana di pausa. La prima volta, si comincia di lunedì. Un autista le va a prendere in limousine all’aeroporto di Las Vegas, il giorno dopo è dedicato alle foto promozionali, il martedì sera si inizia il turno. La cucina è a disposizione 24 h.

     

    proprietari del wild west saloon proprietari del wild west saloon

    Le ragazze pagano 46 dollari al giorno, che includono la stanza, i pasti, le pulizie, l’uso del computer. Lavorano 12 ore al giorno, la metà degli incassi vanno ai gestori del locale. L’uso del profilattico è obbligatorio. Prima di fare sesso, il cliente si sottopone a uno “screening del pene”, per garantire di non avere malattie sessualmente trasmissibili. 

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