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    1- MENTRE OGGI L’”APE REGINA” SABINA BEGAN ERA ATTOVAGLIATA NEL RISTORANTE DEI PARLAMENTARI DA FORTUNATO AL PANTHEON, LE ULTIME DAL NOSTRO BORDELLO POLITICO 2- IL FENOMENO DELLA MOLTIPLICAZIONE DEI CAMPER DI RENZI, SEGUITO DA UNO STAFF DI ALMENO 30 PERSONE, STA PER DIVENTARE L’ENNESIMO PRETESTO DI BERSANI PER CHIEDERE AL SINDACO IN CONTUMACIA DI FIRENZE DI TIRAR FUORI LA LISTA DEI SUOI FINANZIATORI 3- IL BANANA SI APPRESTA A CHIEDERE A TREMONTI DI CANDIDARSI ALLE PRIMARIE DEL PDL 4- GLI ADDETTI AI LIVORI VOGLIONO SAPERE SE IL MINISTRO RICCARDI HA AVUTO IL VIA LIBERA DI MONTI PER ENTRARE NELLA LISTA MONTEZEMOLO, OPPURE QUANDO ARRIVERANNO LE SUE DIMISSIONI DAL GOVERNO, MENTRE SUSANNA CAMUSSO E LUIGI ANGELETTI HANNO APPENA CHIESTO A BONANNI CHE C’AZZECCA LUI CON ITALIA FUTURA 5- GIANNINO E ZINGALES SCARICANO LUCHINO: ”OPERAZIONI PARTITICHE SENZA CONTENUTI”


     
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    L'Italia 2012 sta peggio dell'Italia del 1993, sia per la crisi economica sia perché, come è noto, ogni tragedia si ripete in farsa. A Roma invece il cambio di regime in atto appare più morbido rispetto agli analoghi giorni di una ventina d'anni fa quando smobilitò una classe dirigente che aveva governato il Paese per cinquant'anni.

    SABINA BEGAN IN SARDEGNA DA OGGI jpegSABINA BEGAN IN SARDEGNA DA OGGI jpeg

    Ecco le ultime dal nostro bordello politico preferito, il tutto mentre oggi l'"ape regina" Sabina Began pranzava ovviamente nel ristorante storico dei parlamentari da Fortunato al Pantheon (accompagnata da un quarantenne palestrato del quale qualcuno potrebbe ingelosirsi) e mentre Goffredo Bettini, in versione ultra casual (scarpe senza calze, polo abbondante a maniche corte e maglioncino scuro appoggiato sulle larghe spalle) transitava a largo Chigi disegnando con il braccio destro leggermente allargato e le dita della mano opportunamente divise rispetto al mignolo divaricato le strategie che andava illustrando via telefonino incollato all'orecchio sinistro.

    SABINA BEGAN IN SARDEGNA DA OGGI jpegSABINA BEGAN IN SARDEGNA DA OGGI jpeg

    RENZI MATTEO. La novità che ha lasciato nello sconforto lo staff di Bersani è questa: di camper non c'è n'è uno solo, sono almeno tre o quattro quelli utilizzati sinora. Tutti uguali, sono dislocati in diverse parti d'Italia preferibilmente vicino agli aeroporti e si materializzano appena il suo titolare scende da un aereo privato, sale a bordo e si avvia verso la più vicina città.

    Il fenomeno della moltiplicazione dei camper, insieme ad uno staff di almeno trenta persone che in ogni città allestisce la scenografia dell'evento, sta per diventare l'ennesimo pretesto per chiedere al sindaco in contumacia di Firenze di tirar fuori la lista dei suoi finanziatori.

    Lo staff di Vendola invece è diviso tra chi ritiene certi per Renzi i finanziamenti del gruppo Fininvest, chi sostiene che Della Valle Diego è il principale indiziato e chi attribuisce tutto ai capitali pluto-massonici.

    GOFFREDO BETTINIGOFFREDO BETTINI

    SILVIO B. Candidandosi, come dagoanticipato tempo fa, al Senato obbliga il Pd a interrogarsi gravemente sul da farsi: una volta eletto (la condanna per frode fiscale di oggi deve essere confermata in tre gradi di giudizio) sarà meglio farlo presidente di quel consesso evitando l'errore che fece Prodi Romano nel 2006 quando invece di far eleggere Andreotti sostenuto dai voti del centrodestra fu costretto a tenere unita la sua maggioranza intorno a Franco Marini (che vinse per un voto), pregiudicando così irrimediabilmente la tenuta del suo governo.

    Intanto, l'amore della Began, forte delle celebrazioni che la grande stampa (quasi tutta) ha fatto del suo simil ventennio, sposta almeno a Natale la decisione sullo strumento elettorale che utilizzerà (Forza Italia si o no, Pdl si o no, e cosi via) e si appresta a chiedere a Giulio Tremonti, anche lui titolare di un partitino appena nato 3L, cioè Lista Lavoro e Libertà, di candidarsi alle primarie del centrodestra.

    renzi d'alema e il camperrenzi d'alema e il camper

    Certo, la cosa gli costa qualche patema d'animo ma la farà perché cosi come appare oggi il nastro di partenza, tra nani politici, quid incerti e ballerine varie, non farà molta strada.

    DI MONTEZEMOLO LUCA. Deciso che, anche senza candidarsi, uno strumentino politico fa sempre comodo e che le opportunità sono superiori ai rischi, il primo risultato ottenuto dal suo manifesto è la velocissima rottura con quelli di "Fermare il declino". Che qualcosa non andava s'era capito, ma il manifesto ha offerto l'occasione a Giannino e Zingales per dichiarare che e' "incredibilmente miope e assolutamente carente" e che le mosse del leader di Italia Futura sono "operazioni partitiche senza contenuti coerenti con le proposte".

    PIERLUIGI BERSANIPIERLUIGI BERSANI

    Altri vogliono invece sapere se il ministro Riccardi ha avuto il via libera di Monti, oppure quando arriveranno le sue dimissioni dal governo, mentre Susanna Camusso e Luigi Angeletti hanno appena chiesto a Bonanni che c'azzecca lui con Italia Futura. Casini, il vero Pierfurby della situazione, si tiene intanto ben stretto il suo sei per cento e non lo diluisce in operazioni più mediatiche che elettorali, seppure esse siano ammantate di cattolicesimo di ritorno.

    NICHI VENDOLA NUDONICHI VENDOLA NUDO

    NAPOLITANO GIORGIO. Alla fine se resta il solo Marco Travaglio ad attaccarlo ad alzo zero come nuovo Re Sole non gli fa nemmeno eccessivo danno, serve a testimoniare il suo potere. Lui, giustamente, dal Colle più alto deve soprattutto vigilare che l'inesperto, ambizioso e supponente anzichenò Monti Mario non faccia errori eccessivi, che non si schieri con nessuno dei suoi veri o finti supporters, così dopo può davvero aspirare a tutti: governo bis, Quirinale, Europa. E meno male che c'è almeno Squinzi Giorgio a ricordare ai posteri che il governo "non incide sui nodi dell'Italia".

     

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