Estratto dell’articolo di Federico Rampini per il “Corriere della Sera”
henry kissinger
[…] Henry Kissinger […] Dalle relazioni tra America e Cina, secondo lui dipende il futuro dell’umanità intera. Tra le sue dichiarazioni a questo proposito: «Stati Uniti e Repubblica popolare cinese hanno in comune il fatto di considerarsi nazioni eccezionali, entrambe pensano di avere il diritto di prevalere. Bisogna capire la permanenza storica della Cina, e al tempo stesso impedirle di diventare egemone. Non ci riusciremo attraverso prove di forza».
henry kissinger in cina
Scritto ormai più di un decennio fa, ai tempi della presidenza di Hu Jintao, il suo saggio «Cina» avvistava con perspicacia l’inizio di una svolta. Già allora Kissinger si rende conto che la leadership cinese trae delle conseguenze radicali dalla crisi finanziaria del 2008: si convince che il tempo dell’imitazione degli Stati Uniti sta finendo, considera malato il modello politico-economico americano.
Kissinger avvertiva anche l’emergere di una nuova generazione cinese più nazionalista, più orgogliosa, fino alla superbia: è quella che anni dopo darà alla nascita la diplomazia dei «guerrieri-lupo». L’ex consigliere di Nixon però metteva in guardia soprattutto gli americani contro i pericoli di una nuova Guerra fredda: «Fermerebbe il progresso su entrambe le sponde del Pacifico, diffonderebbe tensioni in ogni regione del mondo».
ronald reagan e henry kissinger
Sull’Ucraina. «Zelensky è un grande personaggio. Ma deve ancora spiegarci quale mondo immagina dopo la guerra. Io non ho mai detto che l’Ucraina deve cedere parte del suo territorio nazionale se vuole la pace. Ho detto che la migliore linea di demarcazione per un cessate il fuoco è lo status quo che precedeva il 24 febbraio, con la Crimea in mano ai russi e un piccolo angolo del Donbass, circa il 4,5% del totale. Io sono senza riserve per la libertà dell’Ucraina e il suo ruolo in Europa. Ma non trasformiamo una guerra per la libertà dell’Ucraina in un conflitto sul futuro della Russia».
richard nixon e henry kissinger
[…] L’America di oggi gli sembrava più spaccata che negli anni Sessanta. «Perfino durante la guerra del Vietnam c’era consenso su alcuni obiettivi nazionali, anche se eravamo divisi sui modi per raggiungerli. Oggi è controversa la definizione stessa dell’interesse nazionale e dei valori del Paese. Eppure nessuna società può rimanere grande se perde fiducia in se stessa e distrugge la propria autostima». A proposito dell’inchiesta parlamentare sull’assalto al Congresso il 6 gennaio 2021: «Non punta alla verità storica, è funzionale a impedire che Donald Trump si ripresenti».
henry kissinger da giovane henry kissinger e xi jinping