In un weekend molto triste per l'automobilismo è arrivata finalmente la prima vittoria del predestinato #Leclerc. Bellissima la sua dedica per l'amico #Hubert ? pic.twitter.com/NAHWebCe9P
— J/Pep (@JPeppp) 1 settembre 2019
Giusto Ferronato per gazzetta.it
Finalmente Ferrari, finalmente Charles Leclerc. Il Cavallino è tornato alla vittoria in Formula 1 grazie al giovane monegasco, che festeggia a Spa, in Belgio, la prima vittoria della carriera. Il digiuno rosso, che durava dal GP degli Usa del 2018, è dunque finito per merito di un pilota che ha guidato magnificamente per tutto il weekend e di una Ferrari che è stata perfetta anche nel pianificare le soste in gara.
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Oggi la Mercedes, che ha piazzato Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sul podio davanti a Sebastian Vettel, è stata piegata anche grazie all’azzeccata scelta di dividere le strategie dei due piloti. È una vittoria che promette di richiamare una grande folla rossa tra sette giorni a Monza, ma sicuramente triste pensando alla morte del povero Anthoine Hubert nella gara di Formula 2 di ieri. Ottimo quinto posto di Alexander Albon che ha esordito alla grande con la Red Bull, peccato per Antonio Giovinazzi, che è finito contro le barriere al penultimo giro quando era nono.
BOTTI AL VIA
Difficile situazione allo start, con diversi contatti alla curva 1. Il più grave quello che ha messo fuori gioco Max Verstappen, che partito male ha staccato lungo e centrato l’Alfa Romeo di Raikkonen, costretto a tornare ai box per cambiare il musetto. Peggio è andata all’olandese che con la sospensione anteriore sinistra piegata ha finito la sua corsa contro le barriere esterne dell’Eau Rouge. Si è interrotta a 22 la striscia di gare sempre a punti dell’olandese (e a Spa, davanti al pubblico di casa, ha sicuramente fatto più male). Toccata anche la Renault di Ricciardo.
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Leclerc è stato bravo a tenere la testa dalla pole, mentre Hamilton ha bruciato Vettel. Ma il tedesco, prendendo l’esterno, si è lanciato forte all’Eau Rouge e come l’anno scorso ha passato l’inglese in fondo al rettilineo del Kemmel, troppa la potenza del motore Ferrari. Poi sono seguiti 4 giri di Safety Car per rimuovere la Red Bull di Verstappen. Dietro a Hamilton ha tenuto la posizione Bottas e poi si è piazzato Lando Norris con la McLaren, bravo a sgusciare alla curva uno appena dietro a Verstappen, lontano dai guai.
LE SOSTE
Al rientro della Safety Car Leclerc ha iniziato ad allungare, commettendo un piccolo errore all’ottavo giro. Al 16° giro la mossa Ferrari di cambiare le gomme a Vettel, per evitare di perdere la posizione su Hamilton. Il tedesco si è così ritrovato primo quando Leclerc e Hamilton hanno sostato al 21° e 22° giro. Ma allo scoccare del 27° passaggio, ecco l’ordine via radio in favore di Leclerc: “Seb ti fa passare in questo giro”. E in fondo al rettilineo d’arrivo il monegasco ha ripreso il comando della gara con la Ferrari n.5 che si è fatta da parte.
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Al 32° giro l’attacco di Hamilton. L’inglese, con gomme più fresche, si è progressivamente avvicinato a Vettel e grazie al Drs si è sbarazzato del tedesco in fondo al rettilineo del Kemmel. La Ferrari ha così optato per gli ultimi 10 giri di Seb con gomma rossa. Ma Seb non ha più recuperato. Ultimi giri con apprensione al Cavallino per la rimonta furiosa di Hamilton. Ma Charles è rimasto freddo e ha chiuso con 1” di vantaggio sul campione del mondo. “Un sogno che diventa realtà, ma non si può festeggiare in un weekend come questo” le parole via radio del ferrarista, che sceso dalla macchina ha indicato il cielo e l’adesivo “Racing for Anthoine” che oggi tutti hanno attaccato a caschi e monoposto. Una vittoria stupenda. Peccato per ieri.
LECLERC
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Da gazzetta.it
“È un sogno che avevo fin da bambino, ma si è realizzato in un weekend davvero difficile. Abbiamo perso un amico, voglio dedicare la mia prima vittoria in Formula 1 a lui, siamo cresciuti insieme. Con lui abbiamo iniziato con il karting nel 2005, eravamo una banda di amici. Non posso godermi a pieno la mia prima vittoria”. È questo il primo pensiero di Charles Leclerc dopo il trionfo a Spa. Il pensiero va ad Anthoine Hubert, il 22enne pilota francese morto sabato durante la gara 1 di Formula 2. Non era ancora sceso dalla monoposto che ha alzato il dito al cielo. Poi, sceso dalla sua sua SF90 ha indicato l’adesivo sulla monoposto “Racing for Anthoine”.
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Sulla gara il 21enne monegasco dice che “è stato un GP molto difficile. Ho faticato parecchio con le gomme, soprattutto nella fine. Ma sono contento perché sono riuscito a gestirle meglio rispetto a Budapest. Un buon weekend a livello di prestazione conclusosi con pole e vittoria". Infine sulla battaglia con Lewis Hamilton: “In gara non è stato semplice. Mi stava riprendendo velocemente verso la fine. Ho avuto un pochino di pressione ma sono comunque riuscito a tenerlo dietro”. Importante è stato il ruolo di Vettel: “Senza Seb (Vettel ha terminato 4°, ndr), e quello che ha fatto, sarebbe stato molto difficile tenere Lewis dietro”.
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E il tedesco conferma: “Ho provato a bloccare le Mercedes il più possibile. Non avevo passo, non mi sentivo a mio agio e dunque ho lavorato per la squadra Il pit-stop anticipato? Ho provato a stare davanti a Hamilton, forse mi son fermato un po’ troppo presto perché poi l’usura della gomma alla fine era troppo alta - dice Vettel ai microfoni di Sky - Non è stata una buona giornata per me, ma è stata una buona giornata per il team”.
Poi, ovviamente, la mente di Leclerc viaggia verso Monza: “ Il prossimo weekend è importantissimo. Vogliamo fare bene con quello che abbiamo. Sulla carta penso che possiamo fare bene, la velocità di punta è la nostra migliore caratteristica”.
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Il team principal Mattia Binotto definisce il successo in Belgio “una vittoria che fa bene al morale”. “Charles è andato forte per tutto il fine settimana. Oggi è stato molto veloce e questo se lo è meritato tutto questo primo posto sul podio - ha aggiunto Binotto -. Lo voleva anche per ricordare il suo amico Anthoine, da stamattina lo vedevo molto concentrato su questo”. Binotto elogia anche Vettel: “Era importante rallentare Hamilton e piuttosto che essere quarti in ogni modo rischiando di perdere la possibilità di vittoria abbiamo preferito anticipare il pit stop di Seb, che si è messo al servizio della squadra”.
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