giancarlo giorgetti
Marco Antonellis per Dagospia
C'è lo zampino di Giancarlo Giorgetti, GG per gli amici, dietro la svolta pentaleghista del cambio di 'narrazione' politica che tradotto significa: attuare il programma elettorale ma nel rispetto delle regole e dei vincoli Ue evitando l'effetto boomerang di mutamenti troppo affrettati.
Non è un caso, spiegano fonti di governo di alto rango, che sia stato proprio Giorgetti, in perenne contatto con il Colle, a far notare per primo ad entrambe le forze politiche di maggioranza i rischi di cambiamenti troppo frettolosi e radicali che avrebbero persino potuto mettere a repentaglio l'esistenza stessa dell'esecutivo.
salvini giorgetti
Ed è stato sempre Giorgetti, stavolta in stretto rapporto telefonico col Premier Conte come rivelano le medesime fonti, ad aver catechizzato a dovere i due leader di Lega e 5Stelle Salvini e Di Maio avvertendoli che la quiete si sarebbe potuta presto tramutare in tempesta. Tre i punti chiave posti all'attenzione dei vicepremier dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio: il pericolo, sempre in agguato, che lo spread ricominci a salire, l'asta degli ultimi Btp con rendimenti mai pagati negli ultimi anni dallo Stato italiano e l'avvertimento di Ficht che, seppur mantenendo il rating invariato ha portato l'outlook da 'stabile' a 'negativo'. Anche al Quirinale, che nelle ultime giornate ha avuto interlocuzioni importanti e riservate con rappresentanti del governo per fare il punto sulla situazione politica in vista della ripresa dei lavori, è tornato il sereno.
giorgetti bossi
Nemmeno la mazzata arrivata oggi dal Tribunale di Genova potrà scalfire la nuova narrazione: non appena è arrivata la decisione dei giudici è stato immediatamente dato l'ordine di scuderia a parlamentari e dirigenti di partito di mantenere la calma e di tenere la bocca ben chiusa, soprattutto di non attaccare la magistratura. Nessuna guerra alle procure, insomma. E indovinate da chi è partito l'ordine di scuderia? Da Giorgetti, ca va san dire.
calderoli - giancarlo giorgetti
Anche perchè dalle parti della Lega temono che presto potrebbero esserci notizie ben peggiori di quella odierna. "L'indagine che preoccupa veramente è un'altra e riguarda l'esposto dell'ex revisore dei conti già condannato in primo grado con Bossi e Belsito" spiegano esponenti di governo. Nell'esposto si sosteneva che una parte degli ormai famosi 49 milioni avessero spiccato il volo per l'estero.
parnasi giorgetti lanzalone
A Genova hanno aperto un'indagine per riciclaggio, perquisito la Sparkasse di Bolzano e fatto richiesta di rogatoria in Lussemburgo. La Finanza da settimane sta rivoltando come un calzino onlus e fondazioni vicine al mondo leghista. In particolare sono tre le associazioni finite nel mirino e su cui si stanno concentrando le attenzioni degli investigatori: la Mc srl, editore del "Populista", Radio Padania e "Più voci", già assurta agli onori delle cronache per le donazioni di Luca Parnasi. Insomma, se oggi ha piovuto, domani potrebbe grandinare.