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    “LEI È AUTOLESIONISTA, HA PROVATO A SUICIDARSI NEL 2012” – L’INTERROGATORIO DI JONATHAN MALDONATO, IL MARITO DI SOUKRAINA EL BASRI, L’INFLUENCER MAROCCHINA FINITA IN OSPEDALE IN COMA CON UN BUCO NEL PETTO: “QUELLA MATTINA CONTINUAVA AD ALTERARSI. MI HA TIRATO UNO SCHIAFFO SENZA MOTIVO. SONO ANDATO IN CAMERA CON LE BAMBINE E QUANDO SONO TORNATO LEI AVEVA IN MANO QUALCOSA, IL SANGUE ZAMPILLAVA. HO MENTITO DICENDO CHE AVEVA SBATTUTO CONTRO UN MOBILE PERCHÉ ME LO HA CHIESTO LEI. LE DENUNCE PER MALTRATTAMENTI? L’HANNO OBBLIGATA I CARABINIERI…”


     
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    Estratto dell’articolo di Giusi Fasano per www.corriere.it

     

    JONATHAN MALDONATO JONATHAN MALDONATO

    «Per ogni minima cosa si arrabbiava con me, anche per le cose stupide. Ad esempio: quella mattina si era arrabbiata perché non avevo messo alle bambine i calzini dello stesso colore. quella mattina si era già svegliata molto nervosa ed era stressata. Lei comunque era molto nervosa in questo periodo, a causa della morte del fratello in Marocco, delle condizioni di salute di un altro fratello e per l’attuale comportamento di un suo ex che la contattava insistentemente su Instagram».

     

    Quanto tempo addietro sua moglie si è frequentata con questo ex?

    SOUKAINA EL BASRI - JONATHAN MALDONATO SOUKAINA EL BASRI - JONATHAN MALDONATO

    «Un anno prima che io e lei ci mettessimo insieme. Specifico che anche in quel periodo mia moglie aveva tentato il suicidio ingerendo dei farmaci. A seguito di quel gesto venne ricoverata in psichiatria, nel 2012. Noi ci siamo messi insieme nel 2013 e siamo sposati da sei anni. I suoi genitori l’avevano cacciata di casa perché non accettavano la nostra relazione».

     

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    Jonathan Maldonato, 36 anni, parla al pubblico ministero Paola Francesca Ranieri e al capo della Squadra mobile della questura di Biella. È il giorno in cui sua moglie — l’influencer marocchina trentenne Soukraina El Basri, che si fa chiamare Siu - finisce in ospedale in coma con un buco nel petto. E lui, che sui social si firma Jonny Jonathan, racconta a verbale la sua seconda versione dei fatti. Nella prima (subito dopo il ricovero di lei) aveva sostenuto che la caduta accidentale e il colpo contro lo spigolo di un mobile. Ma adesso va oltre. E spiega che invece no, il mobile non c’entra. Il fatto è che lei si voleva uccidere, dice. Lui l’ha colta sul fatto, salvata, e poi ha dato la versione del mobiletto perché glielo ha chiesto lei, terrorizzata - a dire di lui - dall’idea di tornare in psichiatria. Jonny Jonathan insiste sul concetto di Siu depressa, nervosa, irascibile. Calca la mano sul comportamento «autolesionistico» di lei. Le testimonianze raccolte poi dagli inquirenti diranno ben altro. […]

     

    SOUKAINA EL BASRI - JONATHAN MALDONATO SOUKAINA EL BASRI - JONATHAN MALDONATO

    Ecco alcuni stralci del verbale dell’interrogatorio.

     

    È il pomeriggio del 18 maggio, due giorni dopo i fatti (lui finirà in carcere per tentato omicidio la sera del 22).

     

    Torniamo alla mattina del 16. Lei dice che sua moglie si era svegliata nervosa. Cosa succede dopo?

    «Continuava ad alterarsi. Mi ha tirato uno schiaffo senza motivo sul collo. L’ha lasciata tranquilla e sono andato in cucina con la bambine a preparare la colazione (...) Lei ha iniziato a lamentarsi che il nostro gatto, Gipsy, fosse sparito e io le ho detto che poteva averlo rubato qualcuno che lo ha visto sui social, perché lei pubblica tutto. Si è innervosita ancora di più (...) Continuava a dirmi che la stavo accusando di stare troppo sui social (...) A un certo punto ha preso il barattolo dell’olio per i capelli delle bambine e me lo ha tirato contro.

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    Ho preso le bambine e siamo andati nella loro cameretta. Poi ho sentito un rumore forte provenire dalla cucina. Purtroppo è un rumore che conosco molto bene perché lei fa sempre così. Quando non regge la pressione compie atti autolesionistici. E il rumore del cassetto in cui ci sono le posate (...) sono corso in cucina verso di lei, aveva una cosa in mano con il pugno chiuso. Non c’era tanta luce, non ho visto cosa avesse in mano (...) sono intervenuto e lei ha alzato le mani facendo cadere qualcosa a terra».

     

    Sua moglie era esattamente come?

    «Aveva questa cosa in mano. Mi sono avvicinato, lei ha alzato le mani e l’oggetto è caduto a terra. Ho avvertito un rumore...non era il “tin” di una forchetta, per intenderci. Le ho detto: che cazzo hai fatto? e mi ha fatto vedere la ferita»

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    Il sangue come usciva?

    «Zampillava, saltellava».

     

    Che cosa le ha detto Soukaina?

    «Mi ha detto solo “aiutami”. sono stato in videochiamata con i sanitari finché non è arrivata l’ambulanza. Le bambine (4 e 6 anni, ndr) hanno visto la mamma che usciva con i sanitari. (...) quando sono tornato in cucina ho visto delle forbici per terra».

     

    Erano sporche di sangue?

    «No. Io ho preso un panno e ho ripulito per terra, non volevo che le bambine vedessero il sangue».

     

    Cosa ha detto rispetto a ciò che era successo?

    «Ho raccontato quello che mi aveva chiesto Soukaina, ossia che fosse scivolata e non ho avvisato la sua famiglia su richiesta di Soukaina, per non far preoccupare sua madre».

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    […]

     

    Lei dice che ha subito capito che fosse un suicidio e che lo faceva sempre. In passato come ha tentato il suicidio?

    «Mi diceva che si sarebbe buttata dalla macchina, poi apre spesso questo cassetto, prende coltelli».

     

    […]

     

    Le sto chiedendo di farmi degli esempi di situazioni di autolesionismo.

    «Lei si sveglia arrabbiata, è nervosa, depressa (...) E’ cresciuta senza amore, mi tira ceffoni e io li accetto».

     

    Da quanto tempo litigate?

    «Facciamo quel litigio di 5 minuti e poi facciamo pace».

     

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    Andate d’accordo? Sereni?

    «Avoglia! andiamo d’accordo e ci vogliamo bene. Non siamo una coppia che si odia. Anzi».

     

    Però sua moglie l’aveva denunciata per maltrattamenti.

    «Perché sono stati i carabinieri a obbligarla. Così mi ha detto mia moglie. Ci sono stati diversi interventi a casa nostra ma non per cose gravi, perché ha fatto tutto lei. Una volta c’era la sua amica che non voleva levarsi dalle palle, un’altra forse li aveva chiamati lei perché io avevo il suo telefono, una terza volta non me lo ricordo».

     

    Ma eravate in procinto di separarvi?

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    «Sì ma (...) mi ha tradito, io ho visto che aveva ricevuto dei messaggi da parte di un tale, di Biella (...) Poi lei chiamò la polizia, quando avevo visto il suo telefono intravedendo i messaggi di questo tizio».

     

    Quando scopre questi messaggi?

    «Credo ad aprile 2023, chiedo spiegazioni e lei nega una relazione. Dopo il tradimento mi sono arrabbiato, sono andato da mia madre ma nell’arco di meno di un mese siamo tornati assieme».

     

    Quindi: se ad aprile del 2023 litigate e dopo un mese vi rimettete assieme, come mai a maggio del 2023 Soukaina la denuncia, se voleva riappacificarsi?

    «No, la denuncia era prima» (è del 5 maggio 2023, ndr)

     

    Nel corso della chiamata al 118 lei riguardo al sangue ha usato quel termine: zampillava. Come mai se ne fuoriusciva poco?

    «Per me zampillava comunque»

     

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    Sua moglie esattamente che lavoro fa?

    «Fa la ragazza immagine, anche nelle discoteche, Lavora anche nei night»

     

    Le suscitava gelosia il lavoro di sua moglie o le foto he pubblicava?

    «No, nessuna gelosia. Le foto sono normali e non ho mai avuto nulla da dire, non c’erano né problemi né gelosia».

     

    Lei sostiene di averla lasciata libera ma tante persone che hanno testimoniato hanno riferito, conformemente a sua moglie, che lei la seguiva, si appostava, le controllava il telefono e via dicendo..

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    «Non è vero, io la lasciavo libera e non le controllavo il telefono».

     

    Lei però ha scoperto quella relazione che ci diceva perché le controllava il telefono.

    «È capitato, ma comunque lei mi ha tradito tante volte, anche perché vedeva tante persone e ci usciva. Se lei usciva con degli uomini e non me lo diceva per me è tradimento»

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