• Dagospia

    LEONARDO BALLA DA SOLO - PROFUMO RISPONDE A GIORGETTI CHE IERI AVEVA DETTO: “DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE FARE UN POLO MILITARE ITALIANO” - “L’AGGREGAZIONE CON FINCANTIERI MI SEMBREREBBE UN USO SBAGLIATO DEL TEMPO: FANNO NAVI PER I SETTORI CIVILE E MILITARE. TRA DI LORO CI SONO SINERGIE. MENTRE NON MI PARE CHE CI SIANO TRA CHI FA ELETTRONICA PER LA DIFESA E CHI COSTRUISCE SCAFI - “LAVORO PER UN ANNO E POI SI VEDRÀ. L’AUDIT SULL’INCARICO A D’ALEMA? SONO SERENO, MA…”


     
    Guarda la fotogallery

    1 - GIORGETTI: «DOBBIAMO REALIZZARE IL POLO MILITARE ITALIANO»

    Raffaele Colombo per “Verità & Affari”

     

    giancarlo giorgetti a monfalcone giancarlo giorgetti a monfalcone

    Un polo militare italiano «dobbiamo assolutamente farlo». Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è stato categorico in occasione di un punto stampa alla sede di Monfalcone di Fincantieri, dopo aver visitato i cantieri con il suo omologo croato, Davor Filipovic, e i nuovi vertici del gruppo navalmeccanico.

     

    Giorgetti non ha risposto alla domanda di una fusione Leonardo-Fincantieri, come si vocifera da tempo, ma ha parlato del progetto di un polo militare.

     

    mario draghi giancarlo giorgetti mario draghi giancarlo giorgetti

    «Stiamo discutendo con i ministri Guerini e Franco; è ingenuo pensare che un polo militare italiano possa essere competitivo da solo, però quando andiamo a discutere di industria della difesa europea dobbiamo presentarci al meglio delle possibilità per giocare le nostre carte - ha detto il ministro Giorgetti -. Abbiamo eccellenza, qualità, competenza. dobbiamo assolutamente farlo, è l'indirizzo dato dal Governo, an-che perché è evidente che la domanda di difesa in Europa sarà particolarmente cospicua e accelerata nei prossimi anni».

     

    2 - PROFUMO "LEONARDO LEADER DEL POLO DELLA SICUREZZA UE NO A FUSIONE CON FINCANTIERI"

    Luca Pagni per “la Repubblica”

     

    alessandro profumo hensoldt alessandro profumo hensoldt

     Difende il progetto dei grandi poli dell'industria della difesa europea «in modo da spendere meglio i soldi dei cittadini». E candida Leonardo come capofila per l'elettronica di sicurezza. Ma si schiera contro l'aggregazione con Fincantieri, in un confronto a distanza con il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti che ieri ha rilanciato l'ipotesi di "un polo militare italiano" visitando i cantieri del gruppo navale a Monfalcone. A un anno dal termine del suo secondo mandato, Alessandro Profumo fa il punto delle ultime vicende del gruppo Leonardo.

    giancarlo giorgetti a monfalcone con i nuovi vertici fincantieri giancarlo giorgetti a monfalcone con i nuovi vertici fincantieri

     

    [...]

     

     

    Come procede il progetto Oto Melara, uno dei processi di aggregazione per la difesa Ue? Da cosa è stato rallentato?

    «Tutti si rendono conto dell'importanza di ragionare a livello europeo, ma allo stesso tempo è importante che ci sia una forte base di proprietà intellettuale italiana.

     

    Sul tema ho sempre detto due cose. La prima è che le aggregazioni avverranno a livello verticale.

    ALESSANDRO PROFUMO ALESSANDRO PROFUMO

     

    La seconda: come italiani dobbiamo individuare le capacità che dobbiamo tutelare. Abbiamo eccellenze nei sistemi di difesa, dove c'è Oto Melara, nell'elettronica, negli elicotteri, nei trainer che sono quelle che ci consentono di crescere.

     

    C'è una cosa di cui sono molto fiero: da quando sono qui abbiamo creato cinquemila posti di lavoro, tremila in Italia. Tutti posti di lavoro "sani" perché abbiamo sviluppato nuove capacità, migliorando i risultati».

     

    Quindi Oto Melara ve la tenete?

    oto melara oto melara

    «Non dipende solo da noi. Questi progetti richiedono riflessioni più allargate a livello di sistema Paese».

     

    [...]  C'è una nuova leadership a Fincantieri, miglioreranno i rapporti con Leonardo?

    «La collaborazione c'è sempre stata. Sono anche convinto che vada rafforzata: quando andiamo a cercare commesse all'estero possiamo muoverci in maniera ancora più coordinata. Noi facciamo la parte elettronica, loro la parte navale.

    pierroberto folgiero pierroberto folgiero

     

    Dobbiamo continuare a lavorare insieme: la Marina Militare, in questo caso, è il "cliente" e questo obbliga a essere coordinati».

     

    Ma l'aggregazione tra i due gruppi è possibile?

    «Mi sembrerebbe un uso sbagliato del tempo. Prendiamo Fincantieri: fanno navi per i settori civile e militare. Tra di loro ci sono sinergie. Mentre non mi pare che ci siano tra chi fa elettronica per la difesa e chi costruisce scafi».

     

    Il suo mandato scade fra un anno: pensa di essere riconfermato?

    «Lavoro per un anno poi si vedrà».

     

    alessandro profumo massimo d alema alessandro profumo massimo d alema

    L'audit sull'incarico a Massimo D'Alema per possibili commesse in Sudamerica ha finito il suo lavoro: non avrebbe mosso appunti all'operato dell'ad, mentre ha individuato alcune "zone d'ombra" nelle procedure. È corretto?

    «Sono sereno su quanto accaduto, ma è un documento interno di cui non posso parlare».

    oto melara oto melara ALESSANDRO PROFUMO GIUSEPPE CONTE ALESSANDRO PROFUMO GIUSEPPE CONTE siluro wass siluro wass

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport