Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Gentile Giampiero Mughini,
leggo con vivo piacere le lettere che periodicamente invia e che puntualmente dagospia pubblica.
roberto d'agostino giampiero mughini foto di bacco
Le sue penultima e ultima prosa sul Natale mi hanno restituito delle sovrapposizioni con un libro di mia recente lettura, seppur il volume risulti datato. "Homo Sociologicus" di Ralph Dahrendorf è una raffinata critica alle aspettative di ruolo, al soggetto iper-socializzato quale aggregato di posizioni all'interno di un sistema di relazioni, la cui sottrazione ad alcune norme istituzionali è consentita ma solo se controbilanciata da soddisfazioni sostitutive, per non cedere il passo al turbine di disistima che i meccanismi di inclusione ed esclusione prontamente attiverebbero.
Ebbene, lei con i suoi scritti mi consente (involontariamente certo) di processualizzare la vita quotidiana stressando nell'empiria esistenziale quelle che per il sottoscritto sono all'origine ipotesi da sottoporre a verifica, come fatto nei due casi che le ho in alto citato, in cui le forme di comportamento condizionate dalla struttura sociale, e la loro consapevole rinuncia, si puntellano in guisa schiacciante.
Nel ringraziarla pubblicamente, e nell'estendere a Dagospia i ringraziamenti, dal mio canto continuerò a leggerla perché nella sua penna trovo molte delle risposte alle mie astrazioni teoriche.
Mi scuso per questi miei pensieri natalizi.
Spero un dì di poter scambiare delle chiacchiere di persona, a parlare di libri e di calcio.
Ciao
Luca
Lettera 2
Storico Dago,
avrai meriti enormi dal grande Capo quando tra cento anni ti presenterai al suo cospetto; ci partecipi infatti la querelle scatenata dalla eterna Dacia Maraini che immergendosi nella marea della nouvelle Sardine Age ha fatto inorridire i fratelli maggiori nella fede, Non contenta, nella sua replica per spiegare meglio, scrive che nella antichità Gesù veniva raffigurato come un pesce.
dacia maraini foto di bacco (2)
Ovviamente attaccando la Chiesa cattolica che ha tradito le parole di Cristo, per il potere e per gestire le sue prerogative. Il tutto in poche righe. L' unica salvezza alla fine, lo dico io, potrebbe essere la nomina di Santori a cardinale o a capo di una novella Postulatura, dipendente da Francesco. Sarà contente la prefata scrittrice ?
Stiamo tutti in pace
- peprig -
Lettera 3
Caro Dago, riguardo al tragico incidente di Roma in cui hanno perso la vita due ragazze sedicenni travolte dall'auto guidata da un ventenne ubriaco, su Repubblica Luca Bottura scrive: "Mi è venuto da piangere. E non avevo ancora letto i social". Non è che i social in sé fomentino l'odio. Servono solo a mettere in contatto tante persone che possono porre per iscritto quello che comunque gli passerebbe (e gli passava) per la testa anche se i social non esistessero. Chi non vuole conoscere i sentimenti altrui o diventare nel bene o nel male popolare o famoso, può astenersi dal collegarsi con Facebook, Instagram e Twitter. Chi invece è affetto dall'ossessione o dalla paranoia di "cosa scriveranno i social" su ogni episodio che accade, farebbe bene a cercarsi un bravo psichiatra.
MATTIA SANTORI
P.T.
Lettera 4
Caro Dago,
Dacia Maraini ha toccato con mano cosa significa fare certe considerazioni su certi temi storico-religiosi; viviamo infatti in una società dove c'è la libertà di espressione ma certe cose non sono neanche nominabili, pena l'essere immediatamente zittiti dalle paroline magiche come antisemita o razzista. Questa signora è da sempre schierata a sinistra, ma questo non la esime dalla gogna mediatica quado si toccano certi temi. Perchè?
Glinder
Lettera 5
il natale di roberto saviano
Ogni tanto a voi il cranio vi si riempie di merda ed allora pubblicate foto di dubbio gusto (mi riferisco alla zebra che corre perdendo le viscere). Oltre a rompere il cazzo qual'è lo scopo di queste foto ?
In attesa di una vostra risposta auguri ed andate a fare in culo.
Lettera 6
Caro Dago, Roberto Saviano celebra “Gesù uomo” postando su Instagram la raffigurazione di Maria che partorisce. Se Saviano avesse letto, ma non lo ha fatto, “il maestro e Margherita” di Bulgakov, ricorderebbe la scena in cui il Diavolo, con grande astuzia, esalta la natura umana di Gesù, e così facendo ne nega la natura divina con il suo interlocutore. Vecchio stratagemma comunista della prima ora, che ora il solito il somaro Saviano ritira fuori come fosse una sua geniale intuizione.
Giovanbattista Fazzolari (senatore di FDI)
Lettera 7
Caro Dago, secondo il Codacons, il 20% dei 2,6 miliardi spesi dagli italiani per il pranzo di Natale andrà sprecato. Ma non è vero. Perché darà comunque lavoro a produttori, venditori, ristoratori, operatori ecologici. E pure a loro, che se tutto andasse "ok" non avrebbero motivo di esistere.
mattia santori a piazza san giovanni 1
Vesna
Lettera 8
Caro Dago,
sono anziano e non sono mai stato un cattolico osservante ma la Santa Messa di Natale in Vaticano almeno lasciatemela ascoltare in pace e raccoglimento!
La spettabile RAI che la ha trasmessa in diretta invece, ha pensato bene di sottolinearne lo svolgimento con i commenti insistenti ed superflui di un signore dalla voce melliflua che si sovrapponeva a quella degli officianti, incluso il Santo Padre, riducendo la sacra cerimonia ad una escursione turistica in San Pietro !
La RAI continua a rappresentare uno scandalo senza fine che si perpetua con i soldi dei contribuenti e che la politica si gestisce in proprio!
Auguri
BEPPE SALA CALZINI ARCOBALENO
Teocos
Lettera 9
Caro Dago, l'abbiente e smemorato engadinese d'elezione, nonché amatissimo sindaco, Beppe Sala, è veramente pronto, umilmente, a capeggiare la sinistra italiana. E' ricco, ben inserito nell'alta società, possiede casa a St. Moritz ma, tenendo alla privacy, non lo dice e, senza ostentazione, fa sapere a tutti che è un buon cattolico, naturalmente equo e solidale. Altro che quel becero di Salvini che gira con un antiquato rosario da vecchietta esibendolo subdolamente, lui è moderno, bergogliano, e, diciamo la verità, è uno scandalo che proprio al compagno Beppe, virtuoso, pio ed accogliente, non sia consentito di fare la Comunione per una cosina da nulla. Il Papa si affretti a rimediare.
Lettera 10
BEPPE SALA LETTERA A REPUBBLICA
ma questi se le vanno proprio a cercare!! Se sanno che da quelle parti ci sono gli squali, che ci vanno a fare?????????????? Da quelle parti girano tutti o senza un braccio o con gambe a metà !!!!
Lettera 11
Caro Dago! Ma non ti sembra strano tutti questi testimoni che compaiono per il caso Genovese?
Prima hanno visto altre macchine passare sul corpo delle poverette, ma l'autopsia ha smentito la circostanza.
Adesso un ragazzo fermo al semaforo (ma non era verde?) al quale cade lo sguardo ....
Non è che sono tutti testimoni "inventati" per alleggerire la posizione del Genovese?
Grazie. Sei la mia prima lettura mattutina.
Agb
Lettera 12
wanda nara 9
Caro Dago, qualcuno avvisi le sardine che nemmeno in politica i miracoli si ripetono. Se sperano di scimmiottare i grillini e mandare qualche decina di incompetenti in parlamento la vedo molto dura. Forse è meglio cercarsi un lavoro vero!
FB
Lettera 13
Caro Dago, da indagini recenti si è scoperto che la stragrande maggioranza dei giornalisti italiani è di sinistra. Comincio a capire come mai si vendano sempre meno giornali!
Mario Orlando
Lettera 14
Caro Dago, Wanda Nara: "A letto mai nessuno ha fatto cilecca con me". Non sarà mica una di quelle donne che prima di portarsi qualcuno sotto le lenzuola, somministra al partner un aiutino di nascosto? Nulla di male se serve a far sentire psicologicamente appagati entrambi...
PIETRO GENOVESE
Axel
Lettera 15
Caro Dago, un ventenne al quale era già stata ritirata la patente per possesso di stupefacenti, si mette alla guida di un'automobile, con un tasso alcolemico assai superiore al consentito, e investe uccidendo due ragazze 16enni, che attraversavano la strada, in orario notturno, col semaforo rosso, la pioggia, correndo mano nella mano nel tentativo di darsi slancio e velocità per scavalcare il guard-rail di una delle vie più pericolose di Roma. Abbiamo cresciuto una generazione di irresponsabili che pensano che la vita sia tutta un videogioco, uno scherzo o una cosa da prendere alla leggera?
A.B.
Lettera 16
Dago darling, Imma Battaglia sostiene che c'é una labby gay governativa che però non vuole fare outing. Speriamo che nelle loro scelte sentimentali, i presunti gay governativi non applichino la poco democratica legge del "Bigger is better" o che prima o poi non s'ingrossi un affare simil-BenAnalla anche chez noantri. O che Putin non invii a Roma uno spione bellissimo e superdotato (magari un circasso) per carpire segreti militari e/o industriali. Ossequi
Natalie Paav
camilla romagnoli gaia von freymann 1
Lettera 17
Continua Salvini a raccogliere voti ed a scavarsi la fossa da solo. Potrà arrivare anche al 100% dei consensi (non è difficile eguagliare il record di Barabba), ma avrà sempre contro chi conta davvero. L'ultima sparata? "Voglio Checco senatore a vita (con tutta la simpatia per Checco ne ho una lunga lista nel campo giullaresco prima di lui) e non qualche reperto...." I reperti sono: un ex bipresidente della Repubblica, votato anche dalla Lega, due scienziati di chiara fama, tra cui un premio Nobel, uno dei massimi architetti viventi a livello mondiale, una scampata dai campi di sterminio nazisti. Resta, fuori dal cerchio nobile, Mario Monti, ma quella è un'altra storia. Questi sono i reperti che Salvini vorrebbe mandare via, per metterci il caro (ed incolpevole) Checco, e magari anche De Sica, Christian ovviamente, Bombolo, Cipollino ed il Gabibbo. Naturalmente sempre partendo dal principio che bisogna stare vicino alla gente, ed è indubbio che alla gente, se proponi s enatore a vita Rubbia o il Gabibbo, non c'è partita, Gabibbo for ever!
matteo salvini coi tortellini
E il "deep state" dovrebbe consentire di dare il potere a Salvini? Come no.
Gaetano il Siciliano
Lettera 18
Caro Dago, la madre di una delle due sedicenni morte a Roma investite da un'auto, non vuole vendette ma solo giustizia. Sarebbe ora di finirla con ipocrisie e buonismi. La cosiddetta "Giustizia" altro non è che una vendetta equa operata dallo Stato per conto della parte offesa.
Alan Gigante