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    “IL MIO DISCORSO ERA SCRITTO CON IL CUORE, SAPENDO CHE LA NUOVA MAGGIORANZA SI ISPIRA AGLI IDEALI DELLA DESTRA CON QUALCHE TENDENZA NOSTALGICA” – LILIANA SEGRE, INTERVISTATA DAL “GUARDIAN” DOPO LA BUFERA PER GLI OMAGGI AL MSI DI LA RUSSA E RAUTI, TIRA QUALCHE FRECCIATINA A GIORGIA MELONI E AI NOSTALGICI DEL PARTITO DI ALMIRANTE. LA SENATRICE A VITA DEVE ESSERSI DIMENTICATA CHE SUO MARITO, ALFREDO BELLI PACI, SI CANDIDÒ PROPRIO CON IL MSI…


     
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    Articolo di Angela Giuffrida per “The Guardian”, pubblicato da www.lastampa.it

     

    liliana segre alla prima della scala 2022 liliana segre alla prima della scala 2022

    La senatrice Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, si è trovata a vedere un governo di estrema destra prendere nuovamente il potere a Roma, e ha detto che il suo «incubo personale» è che l’Olocausto scompaia dai libri di Storia.

     

    Liliana Segre, 92 anni, è stata l’unica dei suoi familiari a sopravvivere all’Olocausto in cui furono uccisi sei milioni di ebrei nell’ambito della campagna bellica della Seconda guerra mondiale della Germania nazista per sterminare la popolazione ebraica in Europa.

     

    ignazio la russa liliana segre ignazio la russa liliana segre

    «Che l’Olocausto possa ridursi ad appena un rigo nei libri di storia: questo è il mio incubo personale», dice Segre in un’intervista al Guardian. «Non si tratta di pessimismo, ma del frutto dell’osservazione. Osservo alcuni eventi con lo spirito di una scienziata: l’esperimento è tatuato sulla mia pelle. Qualcosa andò storto, e resta molto da fare».

     

    Nata a Milano, Segre fu espulsa da scuola nel 1938, dopo che Benito Mussolini, il dittatore fascista nonché alleato di Adolf Hitler, promulgò le leggi razziali. Aveva 13 anni il 30 gennaio 1944, quando fu arrestata dalla polizia fascista di Mussolini e deportata ad Auschwitz insieme a molti altri suoi familiari dalla stazione ferroviaria centrale di Milano. Fu separata dal padre, che venne ucciso il giorno seguente. La madre era morta quando lei era ancora piccola. Tornarono soltanto 25 dei 776 bambini italiani deportati in quel campo di concentramento.

    la russa la russa

     

    Dopo il suo rientro in Italia, Segre ha vissuto con i nonni materni nelle Marche. Soltanto negli anni ’90 ha parlato apertamente della sua esperienza ad Auschwitz e da allora ha dedicato gran parte del suo tempo a far visita a scuole e università per raccontare l’Olocausto agli studenti.

     

    «Noi sopravvissuti abbiamo il dovere della testimonianza», spiega. «Storia e memoria vanno di pari passo e sono il patrimonio comune del genere umano. Se la memoria svanisce come la nebbia, il mondo sarà condannato, come nel girone dantesco dell’Inferno, a perpetuare quelle atrocità».

     

    il braccio di liliana segre con il numero tatuato dai nazisti ad auschwitz il braccio di liliana segre con il numero tatuato dai nazisti ad auschwitz

    Segre è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Mattarella il 18 gennaio 2018 – in occasione dell’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali di Mussolini. Messa sotto i riflettori, è diventata bersaglio di minacce di morte e dal 2019 è costretta a vivere sotto scorta. In uno degli incidenti nei quali è stata coinvolta, un insegnante veneto ha scritto su Facebook che Segre «starebbe bene in un piccolo forno».

     

    Le minacce contro di lei sono aumentate in modo esponenziale dopo la sua nomina a presidente di una commissione parlamentare, costituita alla fine del 2019, per contrastare razzismo, antisemitismo e incitamento all’odio. Di recente ha ricevuto minacce di morte dai No vax per il suo sostegno alla campagna vaccinale. È la persona più anziana in Europa ad avere la scorta.

     

    la russa vignetta ellekappa la russa vignetta ellekappa

    «Vivere con la scorta a 92 anni è assurdo», commenta. «Ho subito attacchi razzisti, cose inverosimili. Non si tratta mai di uno scontro faccia a faccia: si consuma tutto online e viene amplificato dal web, un luogo chiuso nel quale gli hater alla tastiera scatenano i peggiori istinti con autentica ferocia, nascondendo il viso e camuffando l’identità dietro nomignoli di animali. Temo che non esistano cure efficaci per il razzismo e l’intolleranza. Bisogna combatterli entrambi. Si tratta di una guerra, come ha sempre detto Primo Levi». Lo scrittore torinese è stato uno dei pochi italiani ebrei sopravvissuti ad Auschwitz e il suo libro Se questo è un uomo è uno dei più apprezzati resoconti di prima mano dell’Olocausto.

     

    liliana segre alberto belli paci liliana segre alberto belli paci

    Da senatrice a vita, Segre ha presieduto alla riapertura del Parlamento lo scorso ottobre, dopo che le elezioni di fine settembre hanno visto Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia – partito di radici neofasciste – conquistare il potere in coalizione con la Lega di estrema destra di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi.

     

    Durante la campagna elettorale, Segre aveva sollecitato Giorgia Meloni a rimuovere la fiamma tricolore fascista dal logo ufficiale del suo partito, ma il suo invito è stato ignorato.

     

    All’inaugurazione del Senato, Segre ha tenuto un discorso molto forte ricordando le conseguenze del fascismo sulla sua gioventù e facendo notare che il nuovo governo si stava insediando nel mese del centenario della Marcia su Roma di Mussolini, l’evento che diede il via ufficiale all’epoca fascista.

     

    primo levi primo levi

    In seguito, la senatrice a vita ha stretto la mano e ricevuto fiori da Ignazio Benito Maria La Russa, neoeletto presidente del Senato, che colleziona cimeli fascisti. Lunedì scorso La Russa è stato criticato per aver celebrato il 76° anniversario della creazione del defunto Movimento Sociale Italiano, partito neofascista cofondato da suo padre.

     

    «Il mio discorso era scritto con il cuore, sapendo che la nuova maggioranza parlamentare si ispira agli ideali della destra con qualche tendenza nostalgica», dice Liliana Segre.

     

    ignazio la russa ignazio la russa

    La Costituzione italiana vieta il fascismo e la rifondazione dei partiti fascisti. «La nostra Costituzione è antifascista, una sorta di scudo stellare. Rispettare ciò e applicarlo è nostro dovere, l’elisir di una vita democratica», conclude Segre che poi aggiunge di essere «orgogliosa» del suo ruolo di senatrice a vita. «Io, sopravvissuta ai campi di sterminio, in questa fase della mia vita inaspettatamente sono diventata parlamentare. Il mio auspicio per il futuro è che la memoria trionfi sempre».

     

    (Traduzione di Anna Bissanti)

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