Marco Zonetti per Dagospia
lilli gruber elly schlein
Nel suo programma leader di ascolti Otto e mezzo su La7, Lilli Gruber cerca di mantenersi più o meno asettica e super partes rispetto alle sorti del Pd che la vide candidata ed eletta all'Europarlamento (superando di un milione di voti Silvio Berlusconi a Roma). Nella sua rubrica su Sette, magazine del Corriere della Sera, la giornalista si sbilancia invece in maniera più marcata.
Incalzata dalla domanda di una sua lettrice che deplora il fatto di non poterne più di Giorgia Meloni e di come l'opposizione non sembri in grado di sbugiardarla in modo efficace, Lilli si lancia in una disamina piuttosto amara della situazione, chiamando in causa anche Elly Schlein.
Per la giornalista, "Giorgia Meloni sta portando avanti egregiamente il programma che aveva annunciato. Da un lato, il suo governo sta cambiando la cosiddetta 'egemonia culturale' del Paese, costruendo una società ancorata a valori tradizionali, quando non apertamente reazionari".
elly schlein e lilli gruber – emergenza migranti – vignetta by usbergo
"Dall'altro lato" prosegue, "Meloni vuole cambiare profondamente l'architettura istituzionale e nell'articolazione di poteri stabilita dalla Costituzione, ovvero nelle garanzie pensate dopo il fascismo dai padri fondatori per evitare che si ripetessero squilibri e abusi del Ventennio". A tal proposito Lilli fa quindi gli esempi del premierato e dell'autonomia differenziata, lamentando: "C'è da essere preoccupati per la celerità con cui procedono le cose".
E l'opposizione? Per la giornalista: "Pd e M5s (e anche gli schieramenti minori come Azione di Carlo Calenda) - ma non cita Italia Viva di Matteo Renzi, ndr - sembrano troppo assorbiti da equilibri politici, interni ed esterni, troppo impegnati a dimostrare reciprocamente il proprio valore elettorale, oppure perfino troppo indaffarati a contrastarsi apertamente".
lilli gruber
E ancora: "La destra applica la regola del marciare divisi per colpire uniti, la sinistra fa l'esatto contrario". Come per le elezioni in Sardegna, la cui scelta del candidato ha diviso il Pd e perfino la famiglia Soru, con Renato che non viene candidato da Elly Schlein e corre da solo, e la figlia Camilla che invece sostiene l'alleanza PD-M5s con Alessandra Todde.
Spaccature e conflitti che, secondo Lilli Gruber, per Elly Schlein "sarà impossibile dirimere". E qui la giornalista inizia a dipingere un ritratto della segretaria del Pd utilizzando colori non troppo incoraggianti e non mandandogliele a dire.
lilli gruber
"Eletta con un'onda eccezionale proprio per portare rinnovamento, Schlein non pare ancora in grado di tradurre quella spinta nella pratica". E Lilli Gruber puntualizza: "Sconta certamente la pena di tutti i segretari dem, ovvero la difficoltà a tenere insieme anime diverse e in perenne battaglia tra loro. Ma fatica anche a trovare un proprio codice e una visione diversa da proporre agli elettori, limitandosi per lo più a reagire - spesso in ritardo - alle azioni di Meloni e del suo governo. Difficile" conclude "che gli elettori si innamorino di 'reazioni'".
elly schlein alla camera
Non esattamente un paradigma di fiducia la disamina di Lilli Gruber, e che per giunta appare di pessimo auspicio in vista del futuro confronto televisivo tra Schlein e Meloni da Bruno Vespa. E dire che la segretaria dem, qualche giorno fa durante il "Premier Time", ha controbattuto con grande prontezza alle battute della presidente del Consiglio, alimentando le speranze degli elettori del Pd e placando un poco le paure che il confronto si trasformi in una disfatta.
Ora non resta che attendere il risultato del duello televisivo per capire se quest'ultima uscirà dal suo bozzolo per trasformarsi in una farfalla d'acciaio capace di fronteggiare e sconfiggere Giorgia Meloni, o se l'amara teoria di Lilli Gruber sarà avvalorata. I nemici interni di Elly Schlein sono in trepida attesa.
lilli gruber - in altre parole - la7