Nel corso dei processi sul caso Ruby, quello all'ex premier e l'altro a carico di Fede, Mora e Minetti, sono più volte risuonate in aula domande su eventuali «toccamenti», scene erotiche e rapporti sessuali ad Arcore, dove, secondo l'accusa, si sarebbero svolti presunti festini a luci rosse. Domande a cui quasi tutte le ragazze ospiti nella residenza di Silvio Berlusconi hanno sempre risposto con secchi "no".
ruby in tribunale RUBY IN AULAOggi, però, dalla testimonianza della cubana Lisa Barizonte è saltato fuori un «bacio alla francese» a Villa San Martino che avrebbe visto come protagonisti la stessa ragazza e l'ex presidente del Consiglio. Un particolare romantico e inedito che è emerso nel processo cosiddetto Ruby 2, quando la giovane cubana - che ha anche precisato di ricevere ancora dall'ex premier gli ormai `classici´ bonifici mensili da 2500 euro - ha dovuto rispondere al procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno.
Al magistrato che le chiedeva se avesse mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi, la ragazza ha raccontato che «con il presidente facevo magari discorsi anche su cose sessuali come con un amico». E che «con lui mi sono scambiata solo un bacio di affetto, ma non ho mai ricevuto avances sessuali».
È stata poi la presidente del collegio della quinta sezione penale, Annamaria Gatto, a intervenire per chiedere "precisazioni" su quel «bacio» con l'ex presidente del Consiglio. Si è trattato, ha spiegato Barizonte, di un «bacio in bocca "alla francese" e sono stata io che l'ho voluto baciare».
SACHA BARON COHEN THE DICTATOR BUNGA BUNGA CON BERLUSCONISecondo la testimone le cose sono andate così: Berlusconi «aveva raccontato una barzelletta ed io prima gli ho detto "sei un grande" e poi l'ho voluto baciare». Con lui, ha ribadito, «parlavo anche di cose personali, anche sessuali e lui mi coccolava e dimostrava affetto».
Molte ragazze, nei mesi scorsi, avevano messo a verbale di ricevere da Berlusconi una sorta di assegno di mantenimento di 2500 euro al mese. Versamenti che - pare - proseguono tuttora. «Ricevo i bonifici dal marzo 2012 - ha spiegato Barizonte - e l'ultimo mi è stato inviato a gennaio». La cubana, inoltre, non ha nascosto la sua antipatia per Ruby: «È una bugiarda, diceva di avere 24 anni e di essere stata abbandonata». E quando la teste ha spiegato che la marocchina le aveva raccontato «anche dello zio che le versava l'olio bollente in testa», il giudice Annamaria Gatto si è `concessa´ una battuta: «Quale zio, Mubarak?».
In aula poi è andato in scena anche un confronto "indiretto" sull'ormai famosa statuetta di Priapo, tra Barizonte e Ambra Battilana, una delle parti civili che ha descritto le serate di Arcore come veri e propri festini hard. Mentre Lisa ha ribadito che nessuna ragazza ha mimato rapporti orali con la statuetta, Ambra ha raccontato che «la prima a iniziare» la simulazione era stata proprio la cubana. La difesa di Fede ha chiesto che, a questo punto, le due vengano messe a confronto diretto davanti ai giudici e i magistrati si sono riservati di decidere.
Tra i testimoni di oggi anche Carlo Rossella e Barbara D'Urso. Il presidente di Medusa ha parlato delle cene di Arcore come di «gioiose e festose» serate «con un'atmosfera da festa di provincia», dove le ragazze erano vestite «come in discoteca, perché certamente non dovevano andare ad un'udienza in Vaticano». Mentre la conduttrice tv ha chiarito di essere stata ad Arcore una sola volta per un pranzo di lavoro con Pier Silvio Berlusconi.
La prossima udienza è fissata per il primo marzo. Tra le convocate Raffaella Fico e Diana Gonzales.