Estratto dell'articolo di PASQUALE RAICALDO per repubblica.it
morientes
L’Italia di Fernando Morientes è una storia che inizia tardi, tardissimo, e dall’angolo più insospettabile: l’isola di Capri. “Da calciatore mi volevano tante squadre italiane. Interessamenti, principi di trattative, ma mai nulla di più definito. La Roma però fu la più vicina ad acquistarmi, quando giocavo nel Real Madrid”.
Ora che ha appeso le scarpette al chiodo da una decina d’anni e dopo i primi insuccessi della carriera da allenatore (esonerato nel 2016 dal Fuenlabrada, squadra della terza divisione spagnola), il “Moro” ha scelto i Faraglioni e una sfida impossibile, o quasi: portare l’isola nel calcio professionistico, dove non è mai stata.
morientes
Direttore tecnico del Racing Capri, che partirà in Eccellenza o forse più su, se dovesse presentarsi la possibilità di un ripescaggio: “La prima volta sono rimasto stregato dalla bellezza. Conosco poco l’Italia, Milano e Roma a parte, ma conto di approfondire. Al momento non mi trasferirò stabilmente qui, ma per il futuro, se il progetto cresce nella giusta direzione, non escludo una scelta radicale”. La giusta direzione, già.
La sintetizza il presidente, Morris Pagniello, un determinatissimo australiano di chiare (e umili, sottolinea) origine italiane: i suoi aprirono un ristorante in Spagna, le cose devono essere andate particolarmente bene. E oggi Pagniello è proprietario del Genova International School of Soccer, un’accademia di calcio giovanile che conta oltre 20.000 ragazzi in tutto il mondo, tra Europa, Australia e Stati Uniti.
morientes
In Spagna ha già portato il “suo” Racing Murcia Fc, che milita in Tercera Division, alla prima storica qualificazione in Coppa del Re. Così, Capri sogna il grande calcio anche se da queste parti in molti (l’isola conta poco più di 15 mila residenti) sono ancora “scottati” dall’illusione del progetto del notaio Roberto Goveani, già presidente del Torino, che ha condotto la squadra dalla seconda categoria all’Eccellenza, per poi liquefarsi.
“Il nostro è un progetto grande e ambizioso”, annuncia Pagniello. “E non a caso – aggiunge – abbiamo deciso di legare al nostro progetto uno dei calciatori più amati di tutti in tempi in Spagna, Morientes, che da due anni collabora con la nostra accademia”. Annuisce, Fernando. “Questa è un’esperienza importante dal punto di vista personale e professionale.
morientes
Vorrei trasmettere tutti i valori che ho imparato nei miei 17 anni da professionista: abnegazione, lavoro di squadra, umiltà e disciplina sono valori fondamentali per chi voglia fare calcio a certi livelli. Partiamo dal basso, certo, ma il progetto crescerà e offriremo ai giovani l’opportunità di diventare calciatori. Se tornerò ad allenare? Mi piace molto gestire e forgiare una squadra, ma anche essere un punto di riferimento per una realtà che cerchi e crei allenatori che condividano la mia stessa idea di calcio”.
morientes