1 – GENTILINI LASCIA, A 94 ANNI SINDACO SCERIFFO NON SI RICANDIDA
giancarlo gentilini
(ANSA) - Lascia la politica attiva Giancarlo Gentilini, l'ex sindaco 'sceriffo' di Treviso, ancora oggi un simbolo per i leghisti. A 94 anni Gentilini ha annunciato la scelta di non ricandidarsi per l'ennesima volta alle comunali a Treviso - dove è stato sindaco per due mandati - per le quali si voterà a maggio.
"Non ho più l'età" ha detto con franchezza, spiegando di non voler "diventare un altro Berlusconi, che non vuol lasciare anche quando orami il tempo è arrivato".
2 – L'ADDIO DI GENTILINI, LO SCERIFFO LEGHISTA CHE NON SAPEVA DI ESSERE DI FRATELLI D'ITALIA –
Estratto dell'articolo di Stefano Baldolini per www.republica.it
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[...] più che un leghista di destra può essere considerato a buon diritto un modello ante litteram della premier Giorgia Meloni. Probabilmente a sua insaputa, ma tutto il suo percorso politico, segnato da battutacce contro "efebi, putane, grigi e recioni", finisce per portarlo oggi più vicino a un "patriota" di Fratelli d'Italia che a un esponente del Carroccio di Matteo Salvini, non a caso mai amato e definito a suo tempo "un Masaniello".
[…] Gentilini che non ha busti nello studio come Ignazio La Russa ma ricorda il Duce con afflato da sincero avanguardista: "Avevo 9 anni, montavo la guardia alla Gioventù italiana del Littorio, il cuore mi batteva forte, e poi lui arrivò per inaugurare l'aeroporto. C'era una folla oceanica!". Si potrebbe partire da qui, dal suo amore per le adunate, "quelle sì che sono un grande inno alla nazione". [...]
giancarlo gentilini
"Io applico fascismo e cattolicesimo", dichiarò senza alcun imbarazzo a el Pais nel 2008, quando il suo modello di sceriffo d'Italia "a tolleranza doppio zero" varcava i confini nazionali e veniva preso a modello da sindaci di sinistra come il padovano Flavio Zanonato e di "politica bipartisan sui lavavetri", parlò non senza ironia Emanuele Macaluso. […]
Poi c'è Donald Trump, altro punto di contatto con Giorgia Meloni, che per prima portò il suo ideologo Steve Bannon in Italia. Un innamoramento della prima ora che lo spinse a scrivere ben tre lettere al tycoon fresco di elezione alla Casa Bianca "dicendo che è un mio figlioccio, perché ha vinto con tutti i presupposti che io ho portato nel 1994: sicurezza, non sottostare a vincoli europei, come lui, prima l'Italia e dopo gli altri". Il trumpismo "contro i poteri forti", coerentemente con le sue opinioni su governi tecnici e professori ("il popolo non vuole più Mario Monti"). […]
GIANCARLO GENTILINI giancarlo gentilini3 il matrimonio di giancarlo gentilini