Estratto dell’articolo del “Corriere della Sera”

Francesco Maria Talo

Otto diplomatici, undici persone di staff, due esperti. In tutto fa ventuno, escludendo l’ufficio che si occupa di G20 e di G7, dove lavorano altri diplomatici. Sono queste le persone che a Palazzo Chigi assistono la presidente del Consiglio nella sua politica estera. Assistere significa preparare i dossier, consigliarla, affiancarla in alcune telefonate, tenere i rapporti con gli staff di altri leader, partecipare ai più importanti incontri, in Italia e all’estero, che il capo del governo italiano svolge durante il suo mandato.

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Il capo dell’ufficio, detto anche consigliere diplomatico, è oggi Francesco Talò, già ambasciatore italiano presso la Nato, un carattere mite e una consuetudine con i giornalisti che è stata troncata del tutto da quando ha assunto la guida dello staff delle feluche. Gli altri diplomatici che lavorano sotto la sua guida sono divisi per aree geografiche. Il suo vice è Alessandro Cattaneo, ministro plenipotenziario, già consigliere di ambasciata a Washington e poi alla Nato proprio insieme a Talò.

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[…] è un ruolo apicale e molto delicato, basti pensare che oltre a prepararli partecipa a tutti i colloqui che hanno carattere internazionale del presidente del Consiglio. Ha accesso a tutta la documentazione dei principali dossier di politica estera. […]

GIORGIA MELONI AL TELEFONO