Valerio Piccioni per gazzetta.it
marcell jacobs
Casa Italia, mezzogiorno, le emozioni d’oro del giorno prima ancora negli occhi, sullo schermo le cifre dello stato dell’arte della spedizione olimpica azzurra: 10-10-18, ori-argenti-bronzi. “Io sono sempre stato realistico, e ho pensato quindi all’obiettivo di migliorarsi, quindi 30 medaglie. Poi c’erano anche alcune proiezioni che ci portavano a 46, ma in genere c’è sempre uno scarto del 25 per cento”. Carlo Mornati, segretario generale del Coni e capo missione qui a Tokyo, è raggiante.
"Questo è un punto di arrivo, ma anche di partenza. Otto anni fa abbiamo voluto ripensare il rapporto Coni-federazioni, abbiamo centralizzato, considerando l’istituto di Scienza dello sport, e la parte sportiva di quello di Medicina dei veri e propri asset. Per la prima volta a Tokyo abbiamo messo a frutto questo modello, che funziona. Qui abbiamo replicato a Tokorozawa, la sede principale del nostro raduno, come Formia o il “Giulio Onesti” a Roma. E la soddisfazione più grande è stata l’entusiasmo degli atleti. Anche perché i primi giorni al Villaggio Olimpico sono stati difficilissimi per trasporti e allenamenti. E quando un atleta che viene qui per giocarsi tutto e non riesce ad allenarsi, impazzisce".
ganna quartetto inseguimento italia
L’ORO E LE “PARTICELLE CONI” — Mornati spiega che "dietro ogni particella c’è una piccolissima particella Coni.
Parlo solo degli ori: Stano e la Palmisano sono venuti qui in Giappone per studiare l’acclimatamento, hanno tirato la volata agli altri. Di Jacobs conoscete il lavoro fatto, dello “scudo” sapete. Per il resto della 4x100 il contributo è stato più marginale, ma si è comunque lavorato con la cinematica in 3D come con Tamberi. E poi il progetto di solidarietà olimpica con il Cio per il canottaggio femminile.
ganna quartetto inseguimento italia
E il lavoro con il quartetto dell’inseguimento a squadre nella galleria del vento di Orbassano". Mornati ringrazia Malagò "per averci dato carta bianca" e si sofferma anche sulle difficoltà nella convivenza con il nuovo sistema nato dalla riforma con la nascita di Sport e Salute. "È stato tanto difficile, ma alla fine abbiamo fatto quello che volevamo fare. E speriamo che ora i decreti sanciscano definitivamente il passaggio degli asset sportivi al Coni".
carlo mornati foto di bacco
Mornati parla anche di com’è stata gestita l’emergenza Covid. "Eravamo qui con 36 persone, 10 di personale sanitario e 20 tecnici che hanno interagito con 728 fra 344 tecnici e 384 atleti". Il capo missione ringrazia il Governo "che dopo il mese di stop ha lasciato sempre un margine per gli atleti che si preparavano per l’Olimpiade, mentre noi ci siamo mossi per fare allenare tutti in sicurezza". Infine Pechino, l’Olimpiade che verrà. E presto, nel febbraio del 2022. "Pechino è complicata, la Cina è chiusa, non ci sono voli, ci vuole la quarantena per andarci. Se le regole di ingaggio restano queste, non ci va nessuno".
giovanni malagò carlo mornati foto di bacco carlo mornati foto di bacco