Da "il Messaggero"
Aung San Suu Kyi
Quattro anni di reclusione per due accuse farsesche in un processo a porte chiuse, a cui è scontato che seguiranno altre condanne: Aung San Suu Kyi, solo dieci mesi fa a capo di una Birmania avviata su un'imperfetta strada verso la democrazia, è da oggi una criminale per i militari che l'hanno deposta. E che ora sono chiaramente intenti a eliminarla politicamente, con l'obiettivo di cementare la presa del potere del generale Min Aung Hlaing. Suu Kyi, 76 anni, è stata condannata per violazione delle misure anti Covid e incitamento al dissenso assieme al fidato Win Myint, ex presidente mentre lei era di fatto la leader del Paese.
SAN SUU KYI CON XI JINPING
LE ACCUSE I due capi di imputazione sono solo i primi degli undici totali a cui deve far fronte il premio Nobel per la pace: le accuse vanno dalla corruzione alla rivelazione di segreti di stato, e persino l'importazione illegale di walkie talkie. Cumulando le possibili pene, si superano i potenziali cento anni di reclusione, malgrado la giunta abbia dimezzato a due anni la condanna di ieri.
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La comunità internazionale - a parte Cina e Russia - ha reagito con sdegno. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha parlato di «processo truccato» e di sentenza «motivata politicamente». Non è chiaro dove Suu Kyi dovrà scontare la condanna, anche se la giunta militare ha rassicurato che non sarà un carcere.
Dal colpo di stato del primo febbraio è detenuta in una residenza segreta nella capitale Naypyidaw È una situazione molto diversa dai complessivi 15 anni agli arresti domiciliari dai quali Suu Kyi fu rilasciata nel 2010: all'epoca era nella sua villa a Yangon, a volte vedeva ambasciatori o compariva nel giardino.
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Ora, specie partendo da leader di un partito che ha trionfato nelle due elezioni libere dalla fine della dittatura, la rimozione di Suu Kyi dalla scena è più drastica e fa trasparire la risolutezza della giunta nell'eliminare una volta per tutte l'icona del popolo. E mentre tutti gli occhi sono puntati su di lei, i Rohingya fanno causa a Facebook per 150 miliardi di sterline per il genocidio in Myanmar. L'accusa: non ha prevenuto l'incitamento alla violenza.
PROTESTE CONTRO AUNG SAN SUU KYI PER IL MASSACRO DEI ROHINGYA AUNG SAN SUU KYI aung san suu kyi a 6anni aung san suu kyi WIN MYINT AUNG SAN SUU KYI san suu kyi 7 san suu kyi 8 obama e aung san suu kyi AUNG SAN SUU KYI AUNG SAN SUU KYI 1 san suu kyi Papa con Aung San Suu Kyi san suu kyi 9 MISHAL HUASAIN E SUU KYI aung san suu kyi 2