Pino Corrias per il “Fatto quotidiano”
ettore rosato
RENZI BERLUSCONI
Ma proprio più di tutti, più di Crozza, più di Gnocchi, più di Geppi Cucciari, più di Razzi quando parla di Kim Jong-un, più di Brunetta quando si arrabbia, a me piace Ettore Rosato – il titolare di queste fumanti macerie elettorali, deflagrazioni di Borsa & Spread, stordimenti di Salvini & Di Maio, dissoluzione del Partito democratico fino all’irrilevanza, panico della Nazione, panico dell’Europa, panico del povero Mattarella che non sa più dove, né a chi aggrapparsi nell’immenso vuoto del Quirinale – Ettore Rosatellum, dicevo, che invece di andare a nascondersi, inseguito dai rimorsi, sta sempre lì, accomodato al centro dello schermo serale, sul seggiolone, parrebbe, esibendo negli occhi allampanati quella sua aria da birbante innocuo, da discolo innocente, o almeno inconsapevole di quello che ha combinato, delle carte che ha firmato, articolo per articolo, provocando la più drammatica e anche ridicola crisi istituzionale o se volete psichiatrica della intera storia repubblicana con la sua micidiale legge elettorale che passerà alla Storia, come quel tale Erostrato che incendiò il tempio di Artemide. Mi piace Ettore Rosato che ci guarda da laggiù e sembra dire a nonna: “Chi io?”.
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