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    SARÀ LO SPREAD AD AFFOSSARE LA SORA GIORGIA? – IL DIFFERENZIALE TRA BTP E BUND APRE IN AUMENTO, A 197 PUNTI BASE. E IL RENDIMENTO DEL TITOLO DECENNALE ITALIANO ARRIVA AL 5%, AI MASSIMI DAL 2012 – CON QUESTI DATI SI RIDUCE ANCORA DI PIÙ LO SPAZIO DI MANOVRA PER LA LEGGE DI BILANCIO: IL RENDIMENTO AL 5% SI TRADUCE IN 3 MILIARDI DI EURO DI SPESE PER LO STATO SOTTO LA FORMA DI INTERESSI PASSIVI SUL DEBITO – MENTRE IL MEF SI DICHIARA “TRANQUILLO”, IL “FINANCIAL TIMES” SOTTOLINEA IL NERVOSISMO DEGLI INVESTITORI – MELONI RISCHIA DI FARE LA FINE DI BERLUSCONI NEL 2011...


     
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    1 – LO SPREAD BTP-BUND APRE A 197, IL RENDIMENTO SALE AL 4,98%

    (ANSA) - Lo spread Btp-Bund apre a 197 punti base, in rialzo di un punto rispetto alla chiusura di ieri, mentre il rendimento del decennale italiano si avvicina ulteriormente alla soglia del 5%, toccando il 4,98%, in rialzo in 5 punti base e aggiornando i massimi da novembre 2012.

     

    ++ IL BTP DECENNALE AL 5% PER LA PRIMA VOLTA DAL 2012 ++

    (ANSA) - Il rendimento del Btp decennale italiano tocca, per la prima volta da novembre 2012, la soglia del 5%, in un contesto di vendite generalizzate sul mercato obbligazionario, messo sotto pressione dalla prospettiva di un lungo periodo di tassi alti. Lo spread con il Bund tedesco, il cui rendimento è salito per la prima volta al 3% dal 2011, si attesta a 198 punti base.

     

    2 – BTP VALORE A 9 MILIARDI. RENDIMENTI VERSO IL 5% MAI COSÌ ALTI DA UNDICI ANNI

    Estratto dell'articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”

     

    giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti

    Mai così alti dal 2012. I rendimenti del Btp decennale veleggiano verso il 5% in una corsa che, a detta degli analisti finanziari, è stata improvvisa. I tassi sui bond italiani passano quota 4,9% proprio mentre la seconda giornata di collocamento del Btp Valore si chiude con una raccolta complessiva di 9,3 miliardi di euro.

     

    Il Mef si dichiara «tranquillo» in questa fase. Ma intanto lo spread contro il Bund sale a 196 punti base, in incremento di 8,7 punti, con il decennale tedesco che rende il 2,96%, in crescita di tre punti base, al pari di quello francese, che rende il 3,5%. Ancora male Piazza Affari, che lascia sul terreno l'1,32%.

     

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     Il nervosismo degli investitori è elevato, ed è destinato ad aumentare. «I tassi dei titoli di Stato di Italia e Germania stanno registrando un incremento netto e stanno arrivando al massimo livello dell'ultimo decennio». Il Financial Times, ancora una volta, sottolinea quanto sia elevato lo stress intorno ai bond governativi dell'area euro.

     

    Un peso specifico che, nel caso di Roma, rischia di ridurre ancora una volta lo spazio fiscale per la legge di Bilancio. La soglia del 5%, mai toccata dal 12 novembre 2012 a oggi, potrebbe essere sorpassata entro la fine della settimana. Un conto è finanziarsi sul mercato al 2,9%, come fa la Germania, un altro è farlo a quasi 200 punti base in più.

     

    GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

    Cento punti base in più valgono circa 3 miliardi di euro di spese per lo Stato sotto la forma di interessi passivi sul debito. I quali, a questo ritmo, saranno sopra quota 100 miliardi l'anno entro breve. «Non ci aspettavamo uno spread a 200 prima di fine anno, non è un bell'indizio», affermano gli strategist di Citi.

     

    […] A incidere, come fanno notare Citi, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Jefferies, i chiari di luna sulla legge di Bilancio e sulle misure economiche chiave. A cominciare dalla piena attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

     

    Il Btp Valore, spiegano fonti finanziarie, può fornire ossigeno nel breve periodo. «Possibile che si vada oltre i 22/23 miliardi di euro di raccolta», evidenziano.

     

    […]

     

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    La questione cruciale, in quest'ottica di mitigazione degli effetti dei rialzi dei tassi da parte della Bce, è comprendere quale è il tasso oltre il quale non si deve andare. Il viceministro all'Economia, Federico Freni, ha indicato in 340/350 punti base il livello di guardia dello spread tra Btp e Bund. «Non c'è una soglia specifica - sottolineano da J.P. Morgan -, quello che conta è il tasso di emissione. Sopra il 5% può essere difficoltoso per l'Italia».

     

    Dovesse calare ancora la credibilità del Paese, già in bilico dopo le ripetute rimostranze da parte dei media internazionali lungo questa estate, gli investitori potrebbero chiedere maggiori interessi. Uno scenario tale da ridurre i margini non solo per l'attuale legge di Bilancio, bensì anche per le successive.

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