Marco Fagandini,Matteo Indice per “la Stampa”
il crollo del ponte morandi
L'udienza che doveva rappresentare un concentrato di tecnicismi assume infine connotati (soprattutto) politici, più precisamente di pura realpolitik. Per la strage del Ponte Morandi - 43 vittime il 14 agosto 2018 a Genova, nel crollo del viadotto sull'A10 - la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero delle Infrastrutture, attraverso l'Avvocatura dello Stato, chiedono di costituirsi parti civili. Lo fanno contro tutti gli imputati per lo scempio di tre anni fa, tranne Autostrade per l'Italia, che è indiziata in quanto società ai sensi d'una legge specifica.
il nuovo video del crollo di ponte morandi 6
È una scelta chiara e nettissima e matura a valle di due passaggi nodali: l'ingresso dello Stato stesso in Aspi attraverso Cassa depositi e prestiti, che dev' essere solo suggellato ma è ormai un dato di fatto; e soprattutto l'accordo stragiudiziale raggiunto negli ultimi giorni fra concessionario, ministero ed enti locali (Comune di Genova e Regione Liguria) che prevede un miliardo e mezzo di ristori al territorio in prevalenza sotto forma di finanziamenti a infrastrutture(vedi approfondimento nella pagina accanto).
il crollo del ponte morandi a genova
Lo Stato, quindi, entra nel processo e mette nel mirino pure una decina di suoi dirigenti e funzionari, poiché una parte degli imputati sono tuttora in servizio proprio al ministero, accusati di non aver vigilato accuratamente sulle omissioni del gestore privato; tuttavia non può farlo contro un'azienda che rappresenterà a breve una parte di se stesso e risarcirà in modo significativo il territorio che ha ferito. A loro volta, Comune e Regione chiedono al momento di poter procedere contro tutti, Autostrade inclusa.
le macerie dopo il crollo del ponte morandi a genova
Ma in particolare la Regione, con una serie di dichiarazioni pubbliche, fa capire senza troppi fronzoli che non appena i soldi arriveranno, la costituzione nei confronti di Aspi sarà ritirata. La declinazione precisa delle scelte governative sul processo Morandi modifica in serata l'atteggiamento dei familiari di chi nel disastro perse la vita. Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime del Ponte Morandi, uscendo dal tribunale alla conclusione dell'udienza aveva espresso parole di apprezzamento: «Sappiamo che la decisione è maturata nelle ultimissime ore, è un segnale per noi importante» aveva rimarcato.
il ponte morandi a genova
Quando ha preso corpo la notizia dell'esclusione di Autostrade dai soggetti contro i quali si muove l'esecutivo, la posizione è radicalmente mutata: «Una vergogna, un passaggio inquietante preludio ad accordi con cui si manda al macero la memoria di 43 persone, lo Stato nega la sua funzione di equità».
Sul piano strettamente giudiziario va invece ricordato che ieri si è materializzata l'indiscrezione trapelata nei giorni scorsi. Gli avvocati di otto ex dirigenti di Autostrade per l'Italia - tra loro i difensori dell'ex amministratore delegato Giovanni Castellucci - hanno ricusato la giudice dell'udienza preliminare Paola Faggioni. Lo stesso magistrato era stato infatti il gip che aveva disposto misure cautelari nei confronti di quelle otto persone in un procedimento parallelo, sull'installazione di barriere fonoassorbenti pericolose.
genova ponte morandi
Nel motivare i provvedimenti, Faggioni aveva inserito alcune considerazioni sul comportamento degli indagati nella gestione del Ponte Morandi, motivo per il quale ai loro occhi ha maturato un pregiudizio e non è «equanime». Sul caso si pronuncerà entro dieci giorni il presidente della Corte d'Appello: se l'istanza sarà accolta, Faggioni dovrà essere avvicendata, l'udienza preliminare ripartirà daccapo e i tempi slitteranno.
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In attesa del pronunciamento, e per dare alle difese la possibilità di replicare ai vari soggetti e alle associazioni che hanno chiesto appunto di costituirsi parte civile, ci si rivedrà in tribunale l'8 novembre. Il processo è a carico di 59 fra dirigenti e tecnici, o ex, di Autostrade, Spea e ministero delle Infrastrutture, con accuse a vario titolo di omicidio colposo plurimo, falso e attentato alla sicurezza dei trasporti e nel mirino ci sono in primis le mancate manutenzioni.
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