Maria Rosa Pavia per www.corriere.it
CLAUDIO LOTITO VERSIONE SCEICCO
«Conosco l’Abruzzo perché mio nonno era di Amatrice», così Claudio Lotito, candidato all’uninominale del Senato nel collegio del Molise, ha cambiato di regione il paese che si trova nel Lazio, in provincia di Rieti.
L’imprenditore romano tentava di giustificare così la sua candidatura in una regione a lui ignota, a margine dell’incontro al Centrum Palace per la presentazione dei candidati di Forza Italia. Raggiunto al telefono dal Corriere, Lotito ha replicato: «Quando mio nonno è nato, Amatrice si trovava in Abruzzo. Solo nel 1927 è entrata a far parte della provincia di Rieti».
CLAUDIO LOTITO
Definito «paracadutato», il presidente della Lazio calcio ha risposto: «È vero, non conosco questo territorio, anche se conosco l’Abruzzo perché mio nonno era di Amatrice. Ma mi sono documentato e non su Wikipedia perché io non uso i social e non ho nemmeno Google sul telefonino.
Ma mi prendo un impegno con la popolazione molisana, perché questa regione ha bisogno di rappresentanti che ne sposino la causa, è una regione ignorata che non ha voce».
Riferendosi al tormentone «Il Molise non esiste», il candidato ha poi dichiarato: «Più che una regione che non esiste, è una regione fantasma, inascoltata, invisibile. Finora quello che ho visto è bellissimo ma nessuno ne parla». Inoltre, Lotito ha evidenziato il problema della viabilità: «Oggi per venire a Campobasso ho impiegato un sacco di tempo, ho preso atto che le strade sono quelle degli anni Sessanta e non è possibile valorizzare il territorio senza infrastrutture all’altezza».
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Il presidente della Lazio ha anche detto di voler aprire sedi elettorali nelle tre maggiori centri molisani di Campobasso, Isernia e Termoli. «Mi trasferisco in Molise per questo periodo di campagna elettorale, starò sempre qua e farò il giro dei paesi» ha concluso.
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