L.Giar. per il "Fatto quotidiano"
LUCA BERNARDO
Il sospetto che Luca Bernardo, il candidato sindaco della destra a Milano, fosse stato scelto più per portare a casa un'onorevole sconfitta che per conquistare Palazzo Marino era già legittimato dalle prime uscite pubbliche poco convincenti. Ora però l'etichetta di "candidato a perdere" arriva pure da un nome di peso come Gabriele Albertini.
Due giorni fa, l'ex sindaco si è lamentato di come la destra non abbia preso sul serio la competizione: "Salvini è stato l'unico a provare a scegliere candidati per vincere, ma una volta che il vecchio leone sdentato ha detto di no, tutti hanno pensato più ad attribuire una eventuale sconfitta".
LUCA BERNARDO E MATTEO SALVINI
Come dire - non senza egocentrismi - che Bernardo non è all'altezza. Opinione legittima, ma di certo anomala nei tempi e nei modi, dato che Albertini è ancora parecchio ascoltato in città e Bernardo è pur sempre in piena campagna elettorale. Non a caso i partiti non hanno affatto gradito, con i big di FdI infuriati: "Sulla partita del candidato ha fatto tutto Salvini, noi non c'entriamo nulla".
gabriele albertini
Certo Albertini qualche rancore lo ha. Dopo aver cambiato idea un paio di volte sulla propria candidatura, aveva chiesto di poter indicare un sindaco e di esserne il vice. Gli screzi con Maurizio Lupi e un Silvio Berlusconi non più dalla sua parte come un tempo hanno fatto il resto. Ora a farne le spese è Bernardo: ieri un sondaggio di Youtrend assegnava la vittoria a Sala al primo turno, prevedendo tempi bui per la lista della Lega, ridotta al 14% e tallonata da FdI all'11. Un'altra grana per Salvini, disposto a mettere in conto una sconfitta, ma non una disfatta.
matteo salvini a pranzo per convincere gabriele albertini