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    LUCA BIZZARRI: “ANSELMI E GIUSTI O HANNO LETTO I SOGGETTI AL NOSTRO POSTO, O STANNO CRITICANDO SENZA SAPERE. QUINDI NON SONO DEI CRITICI, MA DEI MENAGRAMO” - MONTI MEJO DEL VIAGRA, SPREAD IN EREZIONE PERMANENTE - MICA SCEMA LA MINETTI: DA IGIENISTA DENTALE ORA TIENE PER LE PALLE IL PAPI, LA SUA FAMIGLIA, IL SUO PARTITO E LA SUA AZIENDA - L’ERRORE DI “REPUBBLICA” SULLA MAPEI - GRILLO NON HA FATTO NESSUN ESPLICITO RIFERIMENTO AL FATTO CHE LA BINDI FOSSE GAY…


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    LUCA BIZZARRILUCA BIZZARRI

    Lettera 1
    Caro Dago,
    puoi chiedere a Giusti e Anselmi che film faremo con De Laurentiis? Perchè noi ancora noi lo sappiamo, non abbiamo letto neanche un soggetto, nulla. Ma loro, certamente più informati, sanno che forse il pubblico non li guarderà (Giusti) e che noi probabilmente ci bruceremo (Anselmi). Ergo o hanno letto i soggetti al nostro posto, o stanno criticando qualcosa senza sapere di che si tratta. Quindi non sono dei critici, ma dei menagramo. Mi auguro che abbiano torto, toccherebbe dargli la patente.
    Luca Bizzarri.

    Michele AnselmiMichele Anselmi

    Lettera 2
    Il buon Giulianone Ferrara ha capito tutto.
    Movimento 5 stelle? No Movimento 5 centimetri.... Di pisello
    Max da Bonea

    Lettera 3
    Non è che Grillo è molto antipatico ai grossi partiti che temono d'essere sorpassati dai grillini e per questo ogni cosa che dice il comico diventa affare di stato? Magari il buon Grillo nei riguardi di Rosy Bindi non si sarà espresso in maniera elegante e raffinata, ma paragonare le sue parole alla battuta volgarissima che fece Berlusconi, mi sembra un'esagerazione. In fondo è così grave dire che una persona nota, a qualsiasi genere appartenga, non ha mai avuto grandi amori?

    marco giustimarco giusti

    In realtà, "scegliere" di stare soli nella vita, di non vivere con un'altra persona, di norma non è una scelta; si sceglie di stare soli semplicemente perché si è incapaci di vivere con una compagna o un compagno. La scelta di rinunciare all'amore, la fanno coloro che abbracciano la vita sacerdotale o monacale, ma molti religiosi ne farebbero volentieri a meno.
    Veronica Tussi

    AURELIO DE LAURENTIIS jpegAURELIO DE LAURENTIIS jpeg

    Lettera 4
    Caro Dago, Grillo sbaglia. La Bindi ha problemi di convivenza... Con Bersani.
    Bon Ton

    Lettera 5
    Caro Dago, scudetto o scherzetto? La Germania rinvia lo scudo anti-spread dell'Italia a settembre, così la Merkel - imitando Berlusconi - fa cucù a Monti.
    Fla. To.

    Lettera 6
    Monti mejo del Viagra, spread in erezione permanente.
    Saro

    Lettera 7
    La Russa, l'ex ministro che passerà all'Historia per aver, in tempo di tagli e di crisi, regalato auto Maserati ai generali - quale altra guerra persero costoro per meritare tanto? - sta rompendo i Meloni, minacciando scismi e rifondazioni di An.
    Giancarlo Lehner

    NICOLE MINETTI IN SARDEGNANICOLE MINETTI IN SARDEGNA

    Lettera 8
    Caro Dago,
    è triste dover constatare che i nostri politici e le alte cariche dello Stato abbiano degli scheletri nell'armadio. Francamente non si sa da che parte voltarsi per non sentire
    odore di putrefazione. Ha ragione Grillo quando dice spazziamo via tutti, nessuno escluso.
    Annibale Antonelli

    Lettera 9
    Nell'articolo di Repubblica a firma Marco Marozzi, dedicato alla gara ciclistica tra Squinzi e Prodi, il "bravo" giornalista si riferisci alla Mapei, di proprietà del Presidente di Confindustria, come a un'azienda "di giocattoli" (sic!). Va bene che tra Squinzi e Prodi la gara era bonaria, ma ciò non dovrebbe consentire a Marozzi di cadere a sua volta nel dilettantismo (professionale): la Mapei è una solidissima realtà industriale che si occupa, principalmente, di prodotti per l'edilizia - altro che giocattoli. L'Italia è proprio una Repubblica di dilettanti pressapochisti.
    Paolo

    Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi

    Lettera 10
    Caro Dago, appurato che Nicole Minetti e' di madrelingua inglese, e' probabile che la sua lingua e' madre di tante vere... Of course.
    Saluti, Labond

    Lettera 11
    Il paese delle facce di culo si è svegliato! Hanno toccato Napolitano! Che vergogna,che ingiustizia,ma come si può toccare una persona cosi limpida?Per chi crede Dio arriva a tutti,per chi non crede sono cazzi suoi,ma una cosa è sicura le facce da culo in Italia sono più forti dei terremoti.Ogni riferimento a un certo Berlusconi è scomodo per gli stronzi ....
    cordiali saluti
    Sebastiano

    mario montimario monti

    Lettera 12
    Dago darling, ma che nuovi filosofi o maestri di pensiero unico o Proust de chez noantri, meglio le "Favole" di Jean de La Fontaine! Splendide, anche per il loro francese del Grand Siècle, da sorseggiare nel noioso clamore estivo. Nonostante siano passati più di tre secoli da quando l'autore le scrisse, le cattiverie & stupidaggini del mondo sono ancora quelle di allora, e di sempre. Magari oggi ci sono più lupi camuffati da agnelli, cicale che si autoproclamano laboriosissime, volpi che s'insinuano tra le "buone cause", avvoltoi (quanti nelle redazioni dei giornali!) che s'atteggiano a colombe, ecc. e quindi siamo messi ancora peggio, perché tutto, o quasi, é double-face.
    Natalie Paav

    Lettera 13
    Mica scema la Minetti : da igienista dentale ora tiene per le palle il Papi, la famiglia del Papi,il partito del Papi e l'azienda del Papi. Però deve stare attenta a non tirare troppo la corda , non sia mai che il Papi trovi un altro stalliere consigliato da Dell'Utri, tipo quello che faceva saltare in aria le cancellate della villa per scherzo....
    Sanranieri

    Lettera 14
    Caro Dago,
    è davvero scandaloso e anticostituzionale che s'intercetti il capo dello stato, per una questione poi di così poca importanza come la trattativa stato-mafia! E non venitemi a paragonare questo caso con le intercettazioni al presidente del consiglio, di ben altra gravità: si tratta infatti di un caso di rilevanza internazionale di furto d'identità, con Iris Berardi che si spaccia per Ronaldinho!
    Simo Cari

    GIORGIO SQUINZI IN BICI jpegGIORGIO SQUINZI IN BICI jpeg

    Lettera 15
    Dago,
    che sollievo! E tornato il good old Berlusconi: quello che un giorno dichiara una cosa e io giorno dopo dice che lo hanno frainteso. Ci mancava, bentornato!
    luigi A

    Lettera 16
    Carissimo Dago, devo purtroppo notare e registrare come la crisi italica abbia ormai aggredito anche il tuo una volta pirotecnico sito. Dal numero e dal contenuto delle missive dei tuoi lettori, sempre gli stessi da anni, con le solite battute su Berlusconi e le sue girls, appare tristemente chiaro che gli italiani, o almeno i tuoi lettori, non riesconono nemmeno a capire cosa gli sta accadendo sotto gli occhi.
    Mala tempora currunt, e correranno ancora per un bel pezzo, ahinoi!
    The former Red Pimpernel

    Lettera 17
    La malizia è nelle orecchie di chi ascolta. Grillo non ha fatto nessun esplicito riferimento al fatto che Bindi fosse gay, ha solo denunciato l'ipocrisia tutta italiana di un parlamento con molti gay con famiglia 'regolare' e senza il coraggio di riconoscere i più elementari diritti a chi invece vuole vivere la propria condizione apertamente, come qualsiasi altro cittadino.

    beppe grillo incazzosobeppe grillo incazzoso

    Su Bindi ha semplicemente detto che evidentemente non conosce la sofferenza di non poter vivere con la persona che si ama o di non veder riconosciuto questo diritto. Penso anche io che se la Bindi avesse sofferto per questo problema si sarebbe comportata diversamente. Ma ora che tutti fanno gli indignati mi viene il dubbio che gay sia davvero.
    Alessandra Sestito

    Lettera 18
    Caro Dago, nella vicenda delle dimissioni della MInetti da consigliere regionale l'anomalia non è la sua elezione, ma riguarda il cosiddetto" listino" dei consiglieri che vengono eletti, in caso di vitttoria del candidato presidente. Qui siamo pari o peggio al "porcellum" della legge elettorale per le elezioni poltiche nazionali. Naturalmente uno Stato serio avrebbe dovuto dettare le regole, ma, in nome di un'autonomia, che in questo caso non triva giustificazione, si consente alle regioni di legiferare sul loro assetto.

    rosy bindi xrosy bindi x

    Così assistiamo nell'elezioni di persone che non passano al giudizio degli elettori. Qualche regione ha provveduto a rettificare questa assurdità, ma l'opulenta Lombardia si è guardata bene dal farlo. In tempi di spending review non sarebbe bene che questo governo di tecnici mettesse mano a queste storture, compresi gli emolumenti scandalosi dei consiglieri, il loro numero e così via? La risposta sarebbe sì ma purtroppo a pagare gli sperperi siamo noi italica stirpe e nelle regioni continua la pacchia, con il via libera, da parte dello Stato centrale, alle addizionali Irpef e altri balzelli. Cordiali saluti. Giovanni Attinà

     

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