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    “PETROCELLI DEVE CONSIDERARE DI DIMETTERSI” - LUIGINO DI MAIO SCARICA VITO “PETROV”, CHE NON VUOLE SCHIODARE DALLA POLTRONA DI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ESTERI DEL SENATO. E MANDA UN SILURETTO A CONTE: “C’È UNA RESPONSABILITÀ POLITICA. CREDO CHE I GRUPPI PARLAMENTARI ABBIANO ESPRESSO UNA RICHIESTA UNANIME” - MA IL SENATORE FILO-RUSSO NON MOLLA: “VERGOGNOSO. HO LA STESSA POSIZIONE IN POLITICA ESTERA DEL GOVERNO CONTE I E DEL PROGRAMMA CON CUI SONO STATO ELETTO. MI FA MALE IL SILENZIO DI BEPPE GRILLO…” 


     
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    GIUSEPPE CONTE VITO PETROCELLI GIUSEPPE CONTE VITO PETROCELLI

    M5s:Petrocelli,mia posizione dal 2008,assordante silenzio Grillo

    (ANSA) - "Vergognoso... Ho la stessa posizione in politica estera del governo Conte I e del programma con cui sono stato eletto nel 2018, prima che arrivassero il Pd e Draghi.

     

    Mi fa soltanto un po' male il silenzio assordante di Beppe. Vergognoso...".

     

    E' l'ultimo tweet di Vito Petrocelli, senatore del M5s e presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama allegando il post di Giuseppe Conte che tre giorni fa annunciava che si stava completando la procedura della sua espulsione, dopo il tweet di Petrocelli sulla festa della Liberazione scritta con la Z maiuscola simbolo dell'invasione russa all'Ucraina.

     

    luigi di maio 2 luigi di maio 2

    Di Maio, Petrocelli deve considerare sue dimissioni

    (ANSA) - "Vito Petrocelli deve considerare di dimettersi" dalla presidenza della commissione Esteri del Senato, "c'è una responsabilità politica" su quanto è successo e "credo che i gruppi parlamentari hanno espresso una richiesta unanime".

     

    Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando con i cronisti a Strasburgo.

     

    "Rispetto a questa guerra e all'attacco non provocato di Putin all'Ucraina l'Italia e il governo italiano ma anche il Parlamento sono stati molto chiari.

     

    IL TWEET DI PETROCELLI CON LA Z DI PUTIN IL TWEET DI PETROCELLI CON LA Z DI PUTIN

    Poi si può discutere di quali possano essere le soluzioni per raggiungere la pace ma che si utilizzi il simbolo che più rappresenta l'efferatezza di questa guerra, la 'Z', addirittura nell'ambito dei festeggiamenti della nostra Liberazione, credo che porti ad una responsabilità molto alta"; sottolinea.

     

    Quindi Di Maio aggiunge: "non bisogna aspettare i meccanismi parlamentari, c'è un tema politico. Bisogna apprezzare le condizioni e prendere una decisione politica e la può prendere il presidente della commissione".

     

    M5S: CON NUOVO REGOLAMENTO PETROCELLI PER ORA IN STAND BY

    beppe grillo 2 beppe grillo 2

     (ANSA) - Il varo del nuovo regolamento del gruppo M5s al Senato potrebbe comportare ancora una finestra temporale per una eventuale espulsione del senatore Vito Petrocelli dal M5s. Il nuovo regolamento necessita infatti di alcuni giorni, (dovrebbero essere 5), per entrare in vigore mentre ancora non è stata resa nota l'apertura della procedura sanzionatoria da parte degli organismi del Movimento.

     

    E' possibile, si vocifera nel Movimento, che sulla decisione definitiva possano esserci dei ripensamenti anche alla luce delle decisioni che verranno assunte sulla presidenza della Commissione visto che il regolamento di palazzo Madama prevede che la decadenza dall'incarico dei senatori che entrano a far parte di un Gruppo diverso da quello al quale appartenevano al momento dell'elezione, "non si applica quando la cessazione sia stata deliberata dal Gruppo di provenienza".

     

    vito petrocelli 5 vito petrocelli 5

    Sul caso Petrocelli, intanto, il nuovo regolamento del gruppo M5s al Senato consente ai 5 stelle di lavorare "di sponda" tra le norme parlamentari e quelle statutarie. Innanzitutto per quanto riguarda il "capo d'accusa". Lo Statuto prevede, ad esempio, una lunga casistica delle cause che posso determinare le sanzioni disciplinari: tra queste quella relativa alle "mancanze che abbiano provocato o rischiato di provocare una lesione all'immagine od una perdita di consensi per il M5s od ostacolato la sua azione politica".

     

    Potrebbe essere questa la casistica in cui far rientrare la presa di distanze del Movimento dal post del 25 aprile del senatore in cui celebrava la "liberaZione" con il segno zeta dell'offensiva militare russa. Senza dover risalire al mancato voto di fiducia del senatore al decreto Ucraina, fatto accaduto il 31 marzo scorso senza che fino ad ora fosse mai stata comunicata a Petrocelli l'apertura di un procedimento a suo carico.

    vito petrocelli 7 vito petrocelli 7

     

    In ogni caso l'espulsione, o meglio la "esclusione", come l'ha rinominata il nuovo Statuto di Conte, lavora bidirezionalmente tra Movimento e Parlamento. Conte ha infatti annunciato che l'allontanamento di Petrocelli sarebbe stato deciso dal gruppo 5 Stelle di palazzo Madama e contestualmente ha chiesto "conferma del mandato per deferirlo al Collegio dei probiviri per l'espulsione dal Movimento".

     

    Lo Statuto M5s prevede in proposito che per i membri dei gruppi parlamentari "l'esclusione dal M5s disposta in conformità con le procedure dello Statuto comporta di diritto l'espulsione dal gruppo parlamentare" e viceversa . Il nuovo regolamento del gruppo al Senato, varato proprio per rispondere ai principi di maggiore democraticità per ovviare alle criticità emerse in occasione delle precedenti espulsioni dal Gruppo, reintroduce però la votazione dell'assemblea del gruppo sui casi di espulsione che decide a maggioranza assoluta dei votanti.

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