Filippo Maria Ricci per gazzetta.it
luis enrique moreno
Se n’era andato il 19 giugno, con il cuore in mano, a pezzi per la malattia che stava portandogli via una figlia di 9 anni. Xana è morta il 29 agosto e oggi, poco meno di tre mesi dopo, Luis Enrique è tornato a dirigere la nazionale spagnola con un contratto fino a dopo il Mondiale in Qatar del 2022.
L’ASSENZA
Una grande notizia, in qualche modo sporcata dalla frattura interna al gruppo di Lucho. Lo staff che lo accompagna è quasi identico, ma c’è un’assenza che pesa, che è qui nell’aria del salone della Ciudad Deportiva dedicato a Luis Aragones. Manca Robert Moreno, che è stato accanto a Luis Enrique per 8 anni e che l’aveva sostituito nel giugno scorso alla guida della Seleccion.
GIORNO SPECIALE— Prima di iniziare a rispondere alle domande dei giornalisti Luis Enrique spiega cosa è successo. “Questo è un giorno speciale per me e per la mia famiglia: torno a casa, alla nazionale, per portare a termine un progetto iniziato. So che l’attenzione mediatica per questo mio ritorno e focalizzata su ciò che è successo in questi mesi. Sono un tipo che rifugge dalle polemiche ma sono obbligato a trattare una polemica generata da una persona che ha lavorato con me per tanti anni. L’unico responsabile del fatto che Robert Moreno oggi non sia qui con noi sono io. Nessun altro”.
luis enrique moreno
IL RACCONTO— “Il 12 settembre ho avuto un incontro con Roberto Moreno, a casa mia. Parliamo per 20-30 minuti e percepisco la sua voglia di dirigere la nazionale all’Europeo, per poi tornare a farmi da vice dopo il torneo. La cosa non mi sorprende, l’avevo intuito per ciò che era successo nelle settimane precedenti. Apro una parentesi: capisco Robert Moreno, comprendo che gli faccia piacere allenare, che questa è l’opportunità della sua vita e che ha lavorato tanto per arrivare a questo momento”.
luis enrique e la figlia 4
AMBIZIONE SMISURATA— “È ambizioso, lo capisco e va apprezzato per questo. Però per me il suo comportamento è sleale, io non farei mai una cosa del genere e non voglio nessuno così nel mio staff, l’ambizione smisurata per me non è una virtù ma un grande difetto. Capisco la postura di Robert ma non la condivido. Chiusa parentesi. In quel momento gli dico che non sarà mai più il mio secondo, che non sarà mai parte di un mio staff. Aggiungo che sto bene e che voglio tornare, non so quando, ma che ho voglia di tornare. Finisce la riunione in maniera cordiale, chiamo tutti gli altri dello staff, volevo che conoscessero da me la mia opinione e altra parte”.
IL FINALE— “Il 31 ottobre mi riunisco con il presidente Rubiales a Saragozza e gli dico che sono pronto a tornare, ma senza alcuna obbligazione da parte della federazione”. Il 18 novembre la situazione è precipitata: Robert Moreno ha chiesto alla Federazione che intenzioni aveva per l’Europeo, la risposta che ha ricevuto non gli è piaciuta e se n’è andato. O almeno così hanno detto dalla federcalcio. È tornato Luis Enrique, con tutti i suoi uomini che oggi sono tutti qui a Las Rozas a farsi la foto con lui. Una foto di famiglia alla quale manca Robert Moreno, ex amico ed ex collaboratore.
LUIS ENRIQUE
luis enrique e la figlia LUIS ENRIQUE luis enrique luis enrique e la figlia