1 – MADONNA GRIDA AL COMPLOTTO SUI VACCINI
Alberto Infèlise per “la Stampa”
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A dire il vero non è strano che Madonna e Bocelli dicano la loro, persino con una certa serietà, sul Covid: ognuno ha diritto di essere virologo per 15 minuti. Il problema è che il rischio che qualcuno dia loro retta è concreto. L' artista americana («Siete già caldi? Bene anch' io») ha pubblicato un video su Instagram per dire che il vaccino anti Covid c' è già, solo che «essi» non ce lo danno «perché i ricchi possano diventare ancora più ricchi».
Ora, non si capisce perché l' eventualità di diventare ancora più ricca dovrebbe dispiacere a Madonna, ma soprattutto perché «essi» (la Spectre?) dovrebbero voler uccidere la gente per poi smettere di ucciderla e uscirsene con un vaccino che già avevano e avrebbero potuto vendere prima a molta più gente. Instagram ha censurato il video di Madonna avvisando i suoi follower della falsità di queste sue teorie complottarde.
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Il povero Andrea Bocelli, invece, ha dovuto girare un video di scuse per aver detto cose imbarazzanti sulla non gravità del Coronavirus a un convegno organizzato (ahinoi) dal Senato. La sua teoria era: non conosco nessuno che sia andato in terapia intensiva, quindi la situazione non è così grave (molti gli hanno fatto notare che pur non conoscendo nessuno che compri i dischi di Bocelli non si sognerebbero mai di negare l' esistenza della carriera di Bocelli).
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Il virus fa paura, molti reagiscono irrazionalmente. Altri tirano acque non proprio limpide ai loro mulini non proprio bianchi. Il fronte estremo del negazionismo si è prodotto nel seguente paradosso: il virus non esiste, ma gli immigrati clandestini lo portano in Italia (con tanto di parlamentari forniti di cartelli «No Covid da altri Paesi»: prima i Covid italiani).
Il negazionismo è quasi sempre l' ultimo baluardo dell' inadeguatezza: ci si sente impotenti, o si è colpevoli in qualche maniera, o non si vuole capire un evento e semplicemente si nega che quell' evento, pur dolorosamente davanti agli occhi di tutti, esista.
Servirebbe un vaccino contro la creduloneria: ma se ci fosse non ce lo darebbero.
2 – LA LOGICA DEL FORMICAIO
Mattia Feltri per “la Stampa”
matteo salvini tocca andrea bocelli al convegno sul coronavirus in senato
Quando Andrea Bocelli ha postato il video di scuse per le sue tesi minimizzanti sul Covid - ampliate e amplificate dalla smania della quotidiana battuta di caccia - probabilmente poteva risparmiarselo: le brigate del Bene s' erano scocciate di lui, e già tallonavano il nuovo farabutto da impalare sulla piazza di internet, Ernesto Galli della Loggia, autore del suo articolo non più felice, sui giovinastri di periferia che la sera dilagano nei quartieri centrali a devastare il lusso a loro negato.
Tesi piuttosto spericolata, diciamo così, e puntualmente sanzionata con un pestaggio collettivo e virtuale e, a sera, mentre scrivo, ancora vivace. È meraviglioso come sia tutto prevedibile e anzi previsto, nelle modalità e nella serialità. Sono andato a cercare fra le pagine del mio profeta, Elias Canetti, e il capitolo era lì ad aspettarmi: «Masse aizzate» (ai tempi di Canetti le masse battevano il selciato, ora le tastiere: il sangue non scorre, ma la tecnica non muta).
ANDREA BOCELLI SI METTE LE CUFFIE PER NON SENTIRE VITTORIO SGARBI IN AEREO
Con determinazione, senza confronto - scrive Canetti - la massa individua la vittima, persegue lo scopo, è impossibile distoglierla. La vittima potrà dire e fare quel che vuole, ma gli servirà a niente, ognuno gli sarà addosso, tutti vogliono colpire eccitati dal partecipare all' atto di somma giustizia e dall' assenza di pericolo, perché la superiorità della massa è schiacciante. La vittima - dice Canetti - è stata messa a disposizione per essere soppressa, lo slancio e la sicurezza della massa è terrificante, «è l' eccitazione dei ciechi, che sono più ciechi nell' istante in cui credono di vedere». Più di Della Loggia è stupefacente il formicaio che non sa di essere formicaio.
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