Lettera di Melania Rizzoli a Dagospia
LAURA BOLDRINI IN VATICANO CON PAPA FRANCESCO E CIAVATTE AI PIEDI
Caro Dago,
non erano proprio delle ciabatte, dai. I tuoi titoli sono sempre un po' maligni, a volte strafottenti e spesso denigranti. Quello di ieri sulla Boldrini dal Papa era quasi offensivo. L'hai definita addirittura una "gattara"! Hai esagerato, e la Presidente della Camera non avrà di certo gradito.
Tu hai sparato sul tuo sito la notizia che la Laura nazionale si è presentata al cospetto del Santo Padre in ciabatte. Io ho osservato bene le foto, inclusa quella ingrandita dei suoi piedi con le unghie laccate di rosso carminio, e non erano affatto infilati in volgari pantofole, ma in un paio di sandali con la zeppa, dai quali straboccavano gli alluci.
Laura Boldrini evidentemente quel giorno voleva distinguersi, perché nessuna mai prima di lei si era presentata ad una udienza privata dal Papa con le estremità pedestri in bella vista.
LAURA BOLDRINI IN VATICANO CON PAPA FRANCESCO E CIAVATTE AI PIEDI
Nessuna figura istituzionale ha mai osato tanto, nessuna presidente o parlamentare, nessuna leader o moglie di leader, ma nemmeno la più ignorante delle signore del popolo.
Ma come si può? Come si fa a presentarsi così? Va bene essere di sinistra, va bene pure essere anticonformisti, ma una presidente della Camera, a mio parere, un minimo di stile deve esibirlo, per dare l'esempio, e soprattutto per la dignità e l'autorità del suo ruolo, e per dare almeno l' impressione di conoscere, applicare e rispettare le regole.
Non mi riferisco a quelle del "bon ton" di Lina Sotis, ma quelle del buon senso.
La Boldrini infatti, da tempo aveva fissato in agenda quell'appuntamento in Vaticano, e quello non è stato quindi un evento improvviso ed inaspettato che non le ha lasciato il tempo di cambiarsi. No, lei ha proprio scelto quei sandali per presentarsi di fronte a Bergoglio, forse pensando di assumere un look informale e non istituzionale, forse per esibire confidenza con lui, o forse per ignorare volutamente l' etichetta ed allinearsi alla semplicità esibita dal Santo Padre.
LAURA BOLDRINI MOSCHEA
Ma santa donna, come si fa ad entrare nelle sacre stanze del rappresentante della Chiesa così conciata? É mancanza di stile? È mancanza di rispetto? È disprezzo del politicamente corretto? È non avere idea delle regole ferree del Vaticano? No, secondo me è solo puro provincialismo, genetico, radicato ed irrecuperabile.
Eppure quando Laura Boldrini ha fatto visita alla moschea di Roma,alla faccia di tutti i valori di libertà delle donne da lei spesso proclamati, si è presentata con il velo in testa per coprire i capelli, simbolo di femminilità e di sensualità da velare. Va bene, direte voi, come gli uomini mettono la kippah in sinagoga, le donne in moschea si coprono il capo. Ma dove è scritto che in udienza dal Papa si scoprono i piedi?
Cioè, la paladina del politicamente corretto è rispettosissima quando fa visita al mondo islamico, e sprezzante o sciatta quando si presenta davanti al più importante rappresentante della Chiesa cattolica?
MELANIA RIZZOLI
Sorvolo su completo azzurro con camicetta di seta a fiori giallina che completava il look della Boldrini,con il bordo dei pantaloni afflosciato sulle rigide zeppe dalla forma squadrata, e che comunque mi ha lasciato esterrefatta.
Eh sì, caro Dago, penso proprio che la Boldrini abbia bisogno di un'amica, di quelle che conoscono le regole, di quelle che si "vestono" e non si "coprono", e che la mattina dia una sbirciata all'agenda della Presidente, per poi tirare fuori dall' armadio gli abiti adatti alla giornata, o portarla un pomeriggio in giro per negozi per acquistare capi decenti, adatti al ruolo istituzionale che ricopre.
Sarebbe molto più importante, e molto più utile della sua ufficio stampa, che è sempre alle sue spalle e le sussurra di sorridere appena si accende una telecamera, e che con lei tenta quotidianamente un'operazione simpatia inutile ed impossibile da realizzare, soprattutto se si ha poca dimestichezza con la ferocia dei media. Perché le interviste e le video riprese della Boldrini restano 30secondi nei telegiornali, e si guardano distrattamente, mentre le foto sono perenni, e quelle immagini fanno il giro dei siti ed immortalano per sempre le tue glorie e le tue miserie.
In questo caso la foto della Boldrini nello studio di Papa Francesco ha rivelato tutto il suo provincialismo, tutto il cattivo gusto, e forse avrà anche ridotto di poco l'antipatia che la accompagna come un'aura, perché ha provocato in rete molta ilarità e molti commenti divertiti e maligni, incluso il tuo.
LAURA BOLDRINI
" Sono onorata di essere stata ricevuta in udienza da Papa Francesco. Le sue parole sono state, come sempre, fonte di ispirazione", ha scritto la Presidente della camera in un tweet al termine del suo incontro, ma la vera fonte di ispirazione avrebbe dovuto averla non parlando con Bergoglio, ma soltanto osservandolo, perché lui, nonostante il caldo rovente di Roma ed i tre strati di paramenti che è costretto ad indossare, non ha mai esibito un paio di sandali francescani, che probabilmente nemmeno possiede.
Insomma caro Dago, quelle che tu chiami ciabatte, calzate dalla Boldrini, erano irrispettose per la persona e per la sacralità del luogo, vanno bene per la spiaggia di Rimini, non per i pavimenti di marmi pregiati di San Pietro, ed indossarle di fronte al Papa è stata una grave caduta di stile e una ennesima brutta figura per la prima rappresentante della Camera dei Deputati.
E permettimi di aggiungere, che se lo stile non è innato, lo si può apprendere, imparare od imitare con un minimo di gusto, di cultura e di frequentazioni. Per cui, la domanda che mi faccio è questa: ma chi frequenta la Boldrini?
BOLDRINI ISTRUITA DALLA PORTAVOCE SU QUANDO RIDERE
Cari saluti
Melania Rizzoli