• Dagospia

    PER LA RUBRICA BOOMER CURIOSI CHE ABBOCCANO AI CLICKBAIT, ECCO MICHELE SERRA E IL PAPOCCHIO DELLA PUBBLICITÀ ONLINE: “TU CLICCHI PER VEDERE SE DAVVERO LA FIGLIA DI MILLY CARLUCCI È LA DONNA PIÙ BELLA DEL PIANETA, E IL TUO SCHERMO DIVENTA UNA SPECIE DI SUK. I QUATTRO QUINTI DEI RICHIAMI PUBBLICITARI CHE MI ARRIVANO NON SONO CALIBRATI SUI MIEI INTERESSI E I MIEI GUSTI..." (CARO SERRA, FORSE SONO CALIBRATI SU CIO' CHE HAI CLICCATO IN PRECEDENZA...)


     
    Guarda la fotogallery

    MICHELE SERRA MICHELE SERRA

    Michele Serra per “la Repubblica”

     

    La figlia di Milly Carlucci è probabilmente la donna più bella del pianeta. E il figlio di Christian De Sica è l'uomo più bello che sia mai esistito. Perché vi dico queste due rimarchevoli scemenze? Perché compaiono da giorni, testuali, implacabili, sul mio computer, in calce a notizie anche serie, su pagine web anche serie.

     

    Si tratta di pubblicità, o meglio di "finte notizie" che hanno lo scopo di attirare l'attenzione: tu clicchi, sbadatamente, per vedere se davvero la figlia di Milly Carlucci è la donna più bella del pianeta, e il tuo schermo diventa una specie di suk. Ne ho già scritto altre volte. E se ne ho già scritto, è perché la qualità della pubblicità (dei suoi modi, del suo linguaggio) è parte integrante della qualità della comunicazione.

     

    milly carlucci il cantante mascherato milly carlucci il cantante mascherato

    Puoi anche avere, come utente dell'informazione in rete, un percorso selezionato e riflessivo, diciamo così. Ma ti arrivano addosso, ugualmente, tonnellate di pubblicità di serie B, scritte in un italiano di serie C (traduttore automatico), con un livello culturale di serie D e, soprattutto, con una capacità di mira catastroficamente sbagliata: perché i quattro quinti dei richiami pubblicitari che mi arrivano NON sono calibrati sui miei interessi e i miei gusti.

    WEB INTERNET PUBBLICITA WEB INTERNET PUBBLICITA

     

    Mi scuso per il passatismo: ma il decrepito assetto dell'informazione novecentesca aveva, in questo senso, più capacità selettiva, e miglior marketing. Se uno comperava il quotidiano autorevole, o se comperava Cronaca vera, o Bolero, trovava pubblicità molto diverse. Non le bambole gonfiabili per l'utente del quotidiano autorevole. Era classismo? Forse. Ma questo è sparare nel mucchio. Non si era detto che gli algoritmi sono il Grande Fratello?

    michele serra (2) michele serra (2)

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport