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    QUANDO BEPPEMAO STAVA PER SILURARE DI MAIO – PER CAPIRE IL SOLCO CHE SI È CREATO TRA GRILLO E LUIGINO BISOGNA TORNARE A GIUGNO: UN GIORNO DAVIDE CASALEGGIO VA NELLA VILLA DEL COMICO, CHE CONFESSA DI ESSERE SCONFORTATO DALLA PIEGA PRESA DAL M5S - A QUEL PUNTO, GRILLO CHIEDE A BRUCIAPELO: “DAVIDE, PERCHÉ NON TI METTI TU ALLA GUIDA DEL MOVIMENTO?” - E LUI...


     
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    Ilario Lombardo per “la Stampa”

     

    beppe grillo davide casaleggio beppe grillo davide casaleggio

    Beppe Grillo potrebbe togliere con uno sbadiglio il M5S dalle mani di Luigi Di Maio. Basterebbe un post, una telefonata, una dichiarazione. E stava per farlo. L' estate scorsa, poco prima che Matteo Salvini sabotasse il governo gialloverde. C' è un episodio che spiega come la distanza tra il creatore-garante del M5S e il capo politico, scelto in una gara senza avversari, si sia scavata nel tempo anche se è emersa solo ora di fronte alla scelta di allearsi con il Pd. Com' è noto, Grillo lo vuole, Di Maio no.

     

    BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

    Una domenica di giugno, Davide Casaleggio va a Genova, nella villa del comico. Il M5S è in subbuglio. La caduta alle Europee di fine maggio fa male. Il cellulare continua a squillare, i parlamentari che hanno un rapporto da tempo con Grillo evocano il suo intervento, non ne possono più dello strapotere di Di Maio, della scollatura tra le Camere e il ministro. Anche Grillo è sconfortato. Confessa di aver plasmato il M5s su altre idee, smarrite tra compromessi di governo e l' eterno inseguimento di Salvini. «Si parla solo di migranti, dove sono le nostre cose?».

     

    davide casaleggio 1 davide casaleggio 1

    L' ambiente, la repubblica fondata sulle start-up che sogna in giro per il mondo. Le differenze tra lui e Di Maio sono radicali, da sempre. Nel caos, Grillo si sente di nuovo strattonato. Il M5s, orfano del suo bastone, non cammina sulle proprie gambe: zoppica. Il comico è brutalmente sincero: «Lo sai, io mi sono rotto i co...». Vuole concentrarsi sugli show, il blog, i viaggi. Non vuole tornare di nuovo nella bolgia romana.

     

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    E così a Casaleggio jr, quel giorno, fa una proposta: «Perché non ti metti tu alla guida del M5S?». Davide è spiazzato, ma non ha bisogno di pensarci: «Beppe lo sai che il mio sogno è di aprire un diving alle Maldive». Questa del centro immersioni - sua passione - è la risposta che, chi lo conosce, dà ogni volta che si sente stufo di tutto: la società e il Movimento ereditati dal papà, l' Associazione Rousseau, i parlamentari con le loro lamentele. L' episodio è stato raccontato a La Stampa da una fonte vicina a Casaleggio, confermato da un' altra nel M5s ed è noto a Palazzo Chigi. In questi giorni è tornato a circolare tra alcuni parlamentari sotto forma di indiscrezione.

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    Casaleggio si trova in una situazione particolare. Osteggiato da molti eletti, che gli contestano l' investitura dinastica e il versamento di 300 euro mensili per Rousseau, è punto di riferimento per altri, che lo cercano lamentandosi proprio di Di Maio. Lui ascolta e abbozza ma non fa nulla.

     

    BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

    Perché c' è un patto con Di Maio dal giorno in cui i loro nomi sono stati scolpiti come soci fondatori nell' atto di nascita della nuova associazione M5s: Casaleggio non si sente tagliato per la politica ed è sempre sorpreso quando la stampa o i partiti gli attribuiscono un potere decisionale su linea e programmi che in realtà non ha. Il suo compito è occuparsi di software, soldi e comunicazione, al capo politico tocca governare il M5s e il Paese.

    LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI INVECCHIATI CON FACEAPP LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI INVECCHIATI CON FACEAPP

     

    L' imprenditore ha un coinvolgimento più diretto nel destino di Di Maio. Ne parlano con Grillo. Dal ministro dipendono gli uomini dello staff, tutti provenienti dalla Casaleggio: Cristina Belotti, e i due soci di Rousseau Pietro Dettori e Max Bugani (quest' ultimo romperà con Di Maio in piena estate e resta tra i più critici verso il leader).

    PIETRO DETTORI PIETRO DETTORI

     

    Tra luglio e i primi di agosto, all' alba della crisi, Grillo riceve tante chiamate da Roma. La situazione con la Lega sta sfuggendo di mano. E lui non ha mai fatto mistero di mal sopportare la narrazione leghista nella quale è stato risucchiato il M5s. È fulmineo quando si presenta l' occasione di un accordo con il Pd e incenerisce Di Maio, che appena dieci giorni prima aveva giurato: «Mai con il partito di Bibbiano».

     

    beppe grillo con gianroberto e davide casaleggio beppe grillo con gianroberto e davide casaleggio

    L' asse con Giuseppe Conte è conseguente. Il comico vede in lui il perno di un progetto che si sta delineando: contaminarsi con il Pd, sciogliere il M5S in un' area progressista con il cuore verde. Un bastione contro l' avanzata della destra sovranista. A fine agosto si rivolge ai giovani Dem, due settimane fa dal palco di Napoli battezza quel progetto: «Siamo noi a dare la narrazione al Pd e a tanti giovani. È meraviglioso». E lancia, a Di Maio, un avvertimento su Conte: «Decidiamo se vogliamo buttare bucce di banana sul suo cammino o affiancarlo».

    DAVIDE CASALEGGIO VALERIO TACCHINI DAVIDE CASALEGGIO VALERIO TACCHINI DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO

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