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    SOSPETTO A 5 STELLE: “C’E’ UN COMPLOTTO PER FARCI VINCERE A ROMA” - LA TAVERNA HA UNA CURIOSA TEORIA: “I NOSTRI AVVERSARI VOGLIONO LASCIARCI LA VITTORIA E POI TAGLIARCI I FONDI E FARCI FARE BRUTTA FIGURA”. DI BATTISTA CONDIVIDE: “AVREMO TUTTI CONTRO”


     
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    GIORGIA MELONI GUIDO BERTOLASO GIORGIA MELONI GUIDO BERTOLASO

    Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera

     

    paola taverna paola taverna

    «La prossima settimana avremo il nostro candidato sindaco», ha annunciato ieri mattina, a Radio Cusano Campus, la senatrice grillina Paola Taverna. Il suo sospetto, però, è che sia già in atto «un complotto» per far vincere a Roma il Movimento 5 Stelle. Possibile? Si dedurrebbe dal tipo di candidature lanciate dal centrodestra e dal centrosinistra: «La scelta di Bertolaso - argomenta la Taverna - mi ha lasciato perplessa tanto quanto quella di Giachetti. Diciamocelo chiaramente: questi stanno mettendo in campo dei nomi perché non vogliono vincere Roma e si sono già fatti i loro conti».

    paola taverna a tor sapienza 3 paola taverna a tor sapienza 3

     

    Quali conti? Lo scenario del post elezioni ipotizzato dalla senatrice pentastellata sarebbe questo: «Al governo rimane Renzi, alla Regione Lazio Nicola Zingaretti... A livello economico, si sa, Roma dipende dagli stanziamenti regionali e da quelli statali».

    Ed ecco spiegato il complotto: «A Roma ora vogliono metterci il Movimento 5 Stelle per poi togliergli i fondi e fargli fare brutta figura...». Alessandro Di Battista condivide: «Quando saremo al governo della città, chiuderanno ogni rubinetto. Avremo tutti contro: governo, Regione, giornali locali gestiti dai palazzinari...».

    DI BATTISTA DI BATTISTA

     

    E Beppe Grillo? Ieri era il giorno del debutto romano del suo spettacolo Grillo vs Grillo al Teatro Brancaccio, ma ha improvvisato uno show anche in strada a beneficio dei cronisti, indossando una maschera da tigre e un' altra da lupo.

     

    Al Brancaccio, ieri sera, c' era Ignazio La Russa di Fratelli d' Italia («Sono qui a vedere Grillo come artista») subito fischiato da qualche attivista («Hai sbagliato spettacolo, vattene»). É andato da Grillo pure Roberto Giachetti, il candidato sindaco del Pd, che, ospite di #Corrierelive , aveva già rassicurato la Taverna («Complotto? Io sono in campo per vincere»).

     

    Una giornata, in casa grillina, segnata dalla grana legata al prof. Antonio Caracciolo, tra i candidati alle «Comunarie» per Roma e noto per le sue frasi negazioniste. La comunità ebraica è insorta e in serata la candidatura di Caracciolo è stata sospesa: «La sua posizione era sfuggita - ha ammesso Roberta Lombardi, deputata M5S e tra i selezionatori dei 209 curricula -. Per noi la libertà d' espressione è fondamentale, ma prima viene la condanna assoluta del Genocidio».

     

    FRANCESCO STORACE E GIOVANNI DONZELLI CON LA SCOPA FRANCESCO STORACE E GIOVANNI DONZELLI CON LA SCOPA

    Anche a Napoli, ieri, i grillini hanno usato il pugno di ferro, espellendo in blocco i 36 attivisti che avevano partecipato «al gruppo segreto» su Facebook chiamato «Napoli libera» e «realizzato allo scopo di manipolare» l' esito del Meet Up per le comunali. Ma a Roma, infine, c' è burrasca pure nel centrodestra. La candidatura di Guido Bertolaso spacca Fratelli d' Italia: 21 esponenti (su 500) del partito hanno annunciato che voteranno per Francesco Storace sindaco.

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