imperatore augusto
Il 15 agosto di ogni anno è il giorno di Ferragosto, festa che ha origini nella Roma imperiale e che è stata successivamente accorpata a un'importante ricorrenza religiosa (l'assunzione di Maria). In occasione della festività del 2019, dei pranzi al sacco e delle scorpacciate di cocomero, delle gite fuori porta e delle vacanze, dei gavettoni e delle sagre, vale la pena di ricordare cos'è e perché si festeggia. Partiamo dall'inizio.
Perché si dice Ferragosto
La data di nascita del futuro Ferragosto cade l'1 agosto del 18 a.C., quando l'imperatore Ottaviano Augusto istituì quello che all'epoca si chiamava Feriae Augusti, cioè il riposo di Augusto. L'intento celebrativo dell'impero e del suo dominus raggruppò anche una serie di festività che erano sparse per tutto il mese di agosto ed erano strettamente legate alla vita contadina, durante le quali si celebrava la fine dei faticosi lavori nei campi.
A riposare non erano solamente gli esseri umani, ma anche gli animali da tiro impiegati nell'agricoltura: asini, buoi e muli venivano agghindati con ghirlande di fiori per ringraziarli del lavoro svolto. I cavalli, invece, venivano impiegati in corse organizzate in occasione dei festeggiamenti: un'eco di questa tradizione risuona nel Palio dell'Assunta che si svolge a Siena il 16 agosto. Ed è proprio la presenza dell'Assunta, cioè di Maria, a suggerire l'evoluzione della festa.
ASSUNZIONE DI MARIA
Perché oggi si festeggia Ferragosto
Il passaggio del Feriae Augusti dall'1 al 15 di agosto si deve all'intervento della Chiesa cattolica, che intorno al VII secolo iniziò a festeggiare l'Assunzione di Maria a metà mese e volle fare coincidere questa data con quella della festa pagana (aiutata anche dal fatto che il riposo istituito da Ottaviano Augusto durava più giorni).
Il dogma dell'Assunzione, riconosciuto come tale solo nel 1950 da Papa Pio XII, vuole che la madre di Gesù sia stata accolta in cielo, dopo la morte, non solo con l'anima ma anche con il corpo.
L'inserimento del 15 agosto come giorno festivo, nel calendario italiano, della Repubblica di San Marino e del Canton Ticino, si deve proprio allo speciale legame fra lo Stato e la Chiesa presente in questi luoghi. Accanto alle messe e alle processioni sopravvivono però alcune tradizioni pagane, come ad esempio l'albero della cuccagna, il bagno di mezzanotte e gli spettacoli pirotecnici.