Estratto dell’articolo di Lorenzo Giarelli per “il Fatto quotidiano”

toto cuffaro

Totò Cuffaro potrebbe rientrare in Parlamento. In spirito, si intende, dando il proprio contributo alla nascita di una nuova forza politica di centro che aggregherebbe alcuni esponenti già presenti a Montecitorio e Palazzo Madama.

Qualcosa si muove in area post-democristiana. I protagonisti dell’operazione sono appunto Cuffaro, l’ex governatore siciliano condannato a 7 anni per favoreggiamento alla mafia, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, l’onorevole Gianfranco Rotondi (titolare del simbolo “Democrazia cristiana con Rotondi) e Lorenzo Cesa dell’Udc.

gianfranco rotondi

[…] una federazione che tenga dentro tutti quanti, possibilmente in nome della Democrazia cristiana. […] Cuffaro […] ha voglia di consolidarsi a livello nazionale, ma vorrebbe allargare la federazione passando sopra ad anni di controversie legali con Rotondi: “Io non ho mai fatto la guerra a Cuffaro – sorride Rotondi col Fatto – è lui che la guerra la fa e la disfa”.

maurizio lupi

Il riferimento è a una controversia legale sul simbolo della Dc. Messi da parte i rancori, resta la politica: “Secondo me – è la versione di Rotondi – c’è bisogno di un percorso giuridico e politico che porti il nome della Dc al suo simbolo, che in questo momento è nell’Udc. Dopodiché, meglio ancora se tutti noi facciamo un passo di lato e lasciamo spazio a qualche figura nuova”. Nessun veto su Cuffaro, nonostante i suoi guai di mafia: “Non ho pregiudizi, ha scontato la pena e pagato il suo prezzo con la giustizia […].

Tutto liscio, allora? Non proprio, perché a Lupi va benissimo l’idea di “caricarsi” Cuffaro, ma non quella di riproporre il marchio e il nome della Dc.

toto cuffaro con la scheda elettorale

[…] Per ora a tirare le file via telefono è Francesco Saverio Romano, onorevole dello stesso partito di Lupi che ha condiviso con Cuffaro la militanza nella Dc in Sicilia. Di qui a qualche mese, magari il suo gruppo in Parlamento cambierà nome: Dc, oppure Noi con Cuffaro.

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