Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)
La squadra di Antonio Campo Dall’Orto in Rai prende forma. La campagna acquisti prosegue a spron battuto. È arrivato il terzo. Un altro esterno. Dunque dopo la dozzina di manager imbarcati da Luigi Gubitosi ecco che pure il nuovo dg si circonda di dirigenti di fiducia (come del resto è giusto che sia), con il comun denominatore che provengono tutti da fuori. Ma allora sorge spontanea la domanda: ma gli interni Rai non sono proprio all’altezza di avere incarichi importanti?
ANTONIO CAMPO DALL ORTO
Tre le caselle riempite nell’organigramma targato Campo Dall’Orto. È una Rai che ha un’impronta, quella di Mtv Italia. Dopo Guido Rossi - il manager proveniente da Mtv che dal primo novembre diventa capo dello staff del dg - ecco l’arrivo di Gian Paolo Tagliavia, ex amministratore delegato di Mtv e poi passato nel ruolo di ceo a Ipg Mediabrands Italia. Per lui ci sarà una poltrona importante, molto vicina a quella del dg.
Nel Corporate come coordinatore aziendale, o capo del personale, oppure numero uno di Rai pubblicità. Sull’ex Sipra però c’è anche l’opa di Marano a cui non dispiacerebbe l’idea. Che fine farà l’attuale a.d. l’ex Sky Piscopo? La terza new entry è Cinzia Squadrone, nominata responsabile del marketing Rai. Ha lavorato con Rti, La7, Medusa Film e Discovery Italia.
RENZI E CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA
IL TETTO CHE SCOTTA
Un altro tema scottante è quello del monte stipendi. Come si comporterà Campo Dall’Orto? Il tetto di 240 mila euro lordi l’anno, imposto dal Governo, è stato dribblato a Viale Mazzini con l’emissione dei bond. Gubitosi dai diretti interessati ha preteso lo stesso i soldi da restituire all’azienda. La maggior parte di loro se l’è cavata abbattendo il monte delle ferie arretrate.
Ma nel 2015, quando lo stop è diventato superabile, si è andati a trattativa diretta con manager e direttori. Gubitosi ha abbassato gli stipendi, a chi più e a chi meno, secondo la logica di premiare i bravi e punire i cattivi. Non a caso a Lorenza Lei e Mauro Mazza il tetto governativo è rimasto, perché i due attualmente non hanno incarichi. Ovviamente il contenzioso è finito in mano agli avvocati. E di cause la Rai ne vanta a bizzeffe.
GIOVENTÙ BRUCIATA
CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI
La tv, soprattutto quella generalista, è vista dagli over. I giovani hanno abbandonato da tempo il tubo catodico. Raiuno è la rete preferita dagli anziani, mentre Raidue ha cominciato da qualche tempo l’operazione svecchiamento. E i primi risultati cominciano a vedersi. Grazie anche alla programmazione. Compresa la seconda serata perché la rete diretta da Angelo Teodoli è una delle poche che non si ferma al prime time. Virus è il talk politico che vanta una media meno vecchia (59 anni contro i 62-63 degli altri). La Bruchi batte Porro con il suo 2Next Economia e futuro (media intorno ai 48 anni).
ANTONIO CAMPO DALL ORTO
Il programma è visto da molti spettatori della fascia 25-34 anni, quella più commerciale. Bene anche Made in Sud (44 anni), Pechino Express (47 anni). Sorci verdi, il programma condotto da J-Ax, campione sui social, ha una media di 50 anni. Tra le trasmissioni di seconda serata che piacciono di più c’è Unici. Lo speciale con Caterina Caselli era davvero unico.
FERILLI 2 MILA AL MINUTO
Agon Channel è in agonia. Le vicissitudini del patron Becchetti hanno creato non pochi problemi ai dipendenti. Non tutti sono a posto con le fatture e i pagamenti. Chi invece ha preso già tutto (in verità è stata pagata addirittura in anticipo) è Sabrina Ferilli. Per 8 puntate del suo talk Contratto (di nome e di fatto, visto quanto è costato) ha incassato un milione di euro. In pratica 125 mila l’ora e 2.083 al minuto.
ANTONIO CAMPO DALL ORTO
Più dello stipendio di un operaio in fabbrica dopo un mese di lavoro. Ma la Ferilli è un icona per il mondo operaio. Una specie di Robin Hood che toglie il denaro ai ricchi (produttori ed editori) e che esprime pareri anche sulle cose dette dal Papa. Certo, con i soldi è molto più facile essere di sinistra.