Lorenzo Salvia per corriere.it
giuseppe conte roberto gualtieri
A quasi un mese dall’approvazione salvo intese in consiglio dei ministri (era il 17 ottobre) il disegno di legge di Bilancio sta per arrivare in Parlamento. La bozza del provvedimento è alle limature finali e conferma le misure che erano state annunciate dopo il via libera nella riunione di governo.
Ci sono gli incentivi per le assunzioni dei giovani under 35, l’assegno unico per i figli che parte con 3 miliardi da luglio, il Piano Sud con gli sconti sui contributi per gli assunti nel Mezzogiorno, la proroga dell’Ape sociale, il meccanismo che consente i lasciare prima il lavoro alle categorie fragili. In tutto sono 243 articoli, anche se qualcosa è ancora da sistemare.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
In realtà in un mese la situazione del Paese è cambiata parecchio, con la curva del virus che si è impennata. E quindi alcuni passaggi della manovra sono da riscrivere. In particolare l’articolo 193, quello che crea un «fondo da ripartire per il sostegno alle attività produttive maggiormente colpite dall’emergenza».
Dentro ci sono 4 miliardi di euro, chiaramente insufficienti ad attutire il colpo che ci sarà in tutto il 2021 visto che quella somma non raggiunge nemmeno il totale degli ultimi due decreti «ristori», che coprono solo pochi mesi. Quel fondo andrà dunque rafforzato lasciando correre ancora di più il deficit. Con un nuovo voto a maggioranza qualificata in Parlamento, in arrivo nei prossimi giorni.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE