1 – «STOP AL TEST DI MEDICINA» IL GOVERNO POI SMENTISCE MA SCOPPIA IL CASO POLITICO
Valentina Santarpia per il "Corriere della Sera"
ABOLIZIONE NUMERO CHIUSO TEST MEDICINA
Errore, svista, o «miraggio acchiappaclick», come scrive Anaao, il sindacato dei medici? È diventato un caso politico e mediatico l' abolizione (poi smentita dal governo) del test per l' accesso a Medicina.
La «bomba» scoppia intorno alle 10 di martedì mattina, quando su alcuni siti di informazione per studenti circola la notizia che il Consiglio dei ministri, finito lunedì in tarda serata, ha abolito la prova di accesso per gli aspiranti dottori. Sembra una «bufala»: anche perché al ministero dell' Istruzione cadono tutti dalle nuvole. E lo stesso ministro Marco Bussetti, appena arrivato a Venezia, ammette: «Non ne so niente».
CONCORSO
Ma nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, firmato dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti e diffuso via mail poco dopo mezzanotte, c' è scritto: «Abolizione del numero chiuso nelle facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi». Il come, il quando, il perché, non sono spiegati. E nessuno sembra avere idea di come quella voce sia finita al numero 22 dell' elenco delle «principali innovazioni introdotte» dalla legge di Bilancio.
MARCO BUSSETTI
Scoppia il caos. Il presidente dell' Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi parla di «decisione folle». Andrea Lenzi, presidente del Comitato garanti per la ricerca del Miur, lo considera un «dispetto a studenti e cittadini».
«Un boomerang», avverte l' Associazione chirurghi ospedalieri. Una misura «sforna-disoccupati», secondo la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo). Ammettere tutti senza aumentare le borse di specializzazione (che quest' anno erano 7 mila, meno dei laureati e dei medici pensionandi) significa metterli in un «limbo». E infatti il tema è questo, l' ampliamento del numero degli ammessi alle facoltà, ma anche alle borse di studio per le specializzazioni.
giulia grillo
È questa la richiesta che i ministri Bussetti e Giulia Grillo (Salute) avevano portato in Consiglio: «È un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il governo intende onorare», sottolineano nella nota dopo due ore. Palazzo Chigi invia la rettifica ufficiale per chiudere l' incidente, mentre si moltiplicano le illazioni su quale sia la causa: «Si tratta di un obiettivo politico di medio periodo», si legge nel comunicato. L' ex ministra Valeria Fedeli commenta: «Inqualificabile».
MARIASTELLA GELMINI
Maria Stella Gelmini (FI) parla di «presa in giro». «Ennesimo spot», per la pd Chiara Gribaudo. Tira un sospiro di sollievo l' Unione degli universitari: «Così facendo si rischia solo di mandare in tilt le Università». Passare da meno di 10 mila iscritti (ammessi quest' anno) a 65 mila (che ogni anno tentano il test), significa quadruplicare aule, docenti, risorse. «Decisioni di questa portata non si possono improvvisare», ammette il sottosegretario Salvatore Giuliano.
Eppure l' accesso libero è nell' aria. Il vicepremier Matteo Salvini, ribadisce quanto detto a maggio: «Sono contrario al numero chiuso nelle facoltà scientifiche. C' è bisogno di ingegneri e medici». La ministra Grillo aggiunge: «Il criterio per accedere non è meritocratico, dobbiamo incidere su questo». Non subito.
2 – «Più investimenti per dare a tutti un' opportunità»
Valentina Santarpia per il “Corriere della Sera”
maria pallini
«Io sono per le pari opportunità per tutti»: è chiara Maria Pallini, la deputata Cinque Stelle che ha già presentato un disegno di legge per abolire lo scoglio del voto di laurea nell' accesso ai concorsi pubblici. E che quindi è per l' abolizione del numero chiuso a Medicina.
Perché?
«Dobbiamo dare a tutti la possibilità di partecipare, non è giusto che ci siano studenti che studiano mesi e mesi, fanno sacrifici, e poi si ritrovano esclusi per un motivo banale».
E come avviene la selezione?
«Io sono per la selezione naturale: durante l' arco degli studi chi è motivato va avanti, gli altri restano indietro o abbandonano».
maria pallini 2
Ma come si gestirebbe un esercito di studenti che arriva in massa negli atenei di Medicina?
«Ci potrebbe essere un potenziamento dei professori: ci sono tanti insegnanti che non riescono a trovare occupazione, così avremmo anche più posti di lavoro».
Non teme uno spreco di risorse?
maria pallini 1
«No, dobbiamo investire, soprattutto negli atenei pubblici. Siamo nel 2020, bisogna coltivare la voglia di studiare dei giovani, c' è tanta gente che vuole apprendere: non bisogna stroncarli per un quiz andato male. Noi siamo il governo del cambiamento, e dobbiamo permettere a tutti di provarci: è il singolo a dover decidere, con la sua passione e la voglia di studiare, se può farcela, non lo Stato».
E come si fa con la disoccupazione? Non ci sono posti per tutti questi medici...
MARIA PALLINI
«Questo è quello che si vuol far passare. Come per qualsiasi decreto posto in essere.
Non è così, perché l' Italia va avanti, il lavoro c' è. Non per pochi, ma per molti».