BENJAMIN NETANYAHU ALL ONU DENUNCIA IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO
MEDIA, ISRAELE VALUTEREBBE ANCHE ATTACCO PREVENTIVO CONTRO IRAN
Se avesse prove certe su imminente offensiva di Teheran
(ANSA) - ROMA, 05 AGO - Israele prenderebbe in considerazione la possibilità di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l'Iran se venisse a conoscenza di prove inconfutabili che Teheran si sta preparando a sferrare un'offensiva: lo scrivono i media ebraici dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha convocato ieri sera i capi della sicurezza israeliana per una riunione.
Netanyahu Benny Gantz Yoav Gallant
Lo riporta il Times of Israel. All'incontro hanno partecipato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il Capo di Stato Maggiore dell'esercito Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar. Secondo quanto riferito, Israele non sa cosa aspettarsi dall'Iran e dai suoi alleati e sta quindi discutendo un'ampia gamma di opzioni su come rispondere al meglio o prevenire un attacco.
benjamin netanyahu
Durante l'incontro con Netanyahu, è stata discussa l'opzione di colpire l'Iran come misura di deterrenza, secondo quanto riportato da Ynet, anche se i funzionari della sicurezza hanno sottolineato che una tale mossa sarebbe autorizzata solo se Israele ricevesse informazioni precise che confermino che Teheran sta per lanciare un attacco. Secondo le indiscrezioni, per una simile iniziativa le prove in mano a Israele dovrebbero inoltre coincidere con quelle statunitensi, ma anche in questo caso Israele potrebbe comunque scegliere di evitare la strada dell'attacco preventivo.
ALI KHAMENEI AI FUNERALI DI ISMAIL HANIYEH
IDF, ATTACCO DAL LIBANO, FERITI UFFICIALE E SOLDATO NEL NORD
'Nella zona di Ayelet HaShahar, è scoppiato un incendio'
(ANSA) - ROMA, 05 AGO - Un ufficiale e un soldato dell'esercito israeliano (Idf) sono rimasti feriti in modo non grave nella notte ad Ayelet HaShahar, nel nord del Paese, in seguito ad un attacco aereo del Libano: lo riporta l'Idf su Telegram senza specificare il tipo di arma utilizzata nell'attacco.
"Nell'alta Galilea sono stati identificati numerosi obiettivi aerei sospetti provenienti dal Libano - si legge nel messaggio -. Sono stati lanciati diversi intercettori verso gli obiettivi ed è stata identificata una caduta vicino ad Ayelet HaShahar". I due feriti "sono stati evacuati in ospedale per ricevere cure mediche. Le loro famiglie sono state informate - prosegue l'Idf -. I Vigili del Fuoco di Israele stanno operando per spegnere un incendio scoppiato nell'area a seguito dell'attacco".
benjamin netanyahu 7
MEDIA, HEZBOLLAH RIVENDICA ATTACCO AD AYELET HASHAHAR
'Colpita una caserma dell'esercito israeliano, morti e feriti'
(ANSA) - ROMA, 05 AGO - Hezbollah ha annunciato di aver attaccato con droni la caserma della 91ma Divisione dell'esercito israeliano ad Ayelet HaShahar: nell'attacco, ha affermato, soldati israeliani sono stati uccisi e feriti. Lo riporta Al Jazeera. In precedenza l'esercito israeliano (Idf) aveva reso noto che un ufficiale e un soldato sono rimasti feriti in modo non grave nella notte ad Ayelet HaShahar, nel nord del Paese, in seguito ad un attacco aereo del Libano.
ismail haniyeh con ali khamenei
'L'ATTACCO DELL'IRAN È IMMINENTE', ALLERTA IN ISRAELE
'Potrebbe colpire già lunedì'. Netanyahu riunisce 007 e militari
(di Silvana Logozzo) (ANSA) - TEL AVIV, 04 AGO - Israele e Stati Uniti si aspettano che la rappresaglia dell'Iran per l'uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran sia ormai imminente e che possa essere lanciata già lunedì, secondo indiscrezioni rivelate da Axios. Stasera il portavoce delle forze di difesa israeliane Daniel Hagari, pur confermando che "l'allerta è altissima", ha spiegato che le disposizioni di sicurezza per la popolazione al momento non cambiano.
ali khamenei vota alle elezioni
E sempre in serata il premier Benyamin Netanyahu ha riunito i vertici militari e di intelligence al ministero della Difesa a Tel Aviv. Intanto in Medio Oriente è arrivato il capo del Centro di comando americano (Centcom) Michael Kurilla che dovrebbe recarsi, oltre che in Israele, anche in Giordania e in diversi Paesi del Golfo. Anche se la visita era prevista, sembra evidente che la sua presenza entri nei preparativi per gestire la risposta iraniana alla grave offesa inferta poche ore dopo l'insediamento del neopresidente.
Benjamin Netanyahu
Dietro le quinte ferve il lavoro delle diplomazie occidentali e degli alleati arabi per cercare di contenere gli attesi raid della Repubblica islamica ed evitare che la regione precipiti in un conflitto più esteso dagli esiti imprevedibili. Oggi il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha raggiunto Teheran per incontrare l'omologo Ali Bagheri Kani, dopo la telefonata del fine settimana.
Ma Safadi, pur dichiarando che la Giordania "non permetterà a nessuno di trasformare il Paese in un campo di battaglia", non può far dimenticare che Amman ha già fatto la sua parte in favore di Israele tra il 13 e il 14 aprile, contribuendo in maniera cruciale a intercettare il massiccio bombardamento di centinaia missili e droni che l'Iran lanciò quella notte contro lo Stato ebraico.
ali khamenei
Dal Kuwait, il ben informato quotidiano Al-Jarida ha rivelato invece che una delegazione americana nei giorni scorsi si è recata in Turchia e poi nella città iraniana di Karaj per un incontro segreto mediato dall'Oman con alti funzionari del Paese. L'obiettivo era quello di trasmettere un messaggio da parte di Joe Biden: "Calma e avvertimento" prima di tutto, poi il disappunto del presidente per la continua escalation di Benyamin Netanyahu.
Quindi a Teheran è stato chiesto di non "cadere nella trappola" di un attacco su vasta scala che nei fatti rafforzerebbe solo il potere internazionale di Bibi. Anche il G7 si è mosso, con i ministri degli Esteri convocati in video conferenza da Antonio Tajani (l'Italia detiene la presidenza di turno) che hanno esortato "le parti interessate" a "desistere da qualsiasi iniziativa che possa ostacolare il percorso del dialogo e della moderazione e favorire una nuova escalation".
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Di fronte a tanto sforzo diplomatico, Teheran ha risposto picche. Stando alle fonti del Wall Street Journal, la teocrazia iraniana avrebbe respinto gli appelli dei diplomatici arabi e affermato che non gli importa nulla se la sua risposta a Israele porterà ad una guerra. Questa volta la Guida suprema Ali Khamenei sarebbe intenzionato a farla pagare cara al "nemico sionista", reo di aver inflitto agli ayatollah una figuraccia mondiale difficile da digerire. E infatti, nonostante le dichiarazioni di Netanyahu che ha avvertito a gran voce che "la mano lunga del suo Paese colpirà ovunque", la realtà è che Israele è sulla graticola.
Ali Khamenei
Con una popolazione terrorizzata, prigioniera di un'attesa irreale, e senza informazioni certe neppure da parte del suo governo. Per il momento non sembra essere chiaro neanche alle intelligence se ci sia da aspettarsi attacchi multipli anche da Hezbollah, jihad irachena e siriana, Houthi dello Yemen. O se l'Iran e l'intero 'asse della resistenza' abbiano intenzione di agire separatamente.
Che sia effettivamente lunedì o, come ritengono altri analisti internazionali, intorno al 13 agosto, quando per gli ebrei cade il giorno del ricordo della distruzione del Tempio. I timori si amplificano anche tenendo conto delle armi che gli ayatollah hanno a disposizione, compresi quei missili balistici Iskander che sarebbero stati forniti nelle ultime ore da Mosca, secondo indiscrezioni dei media.
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Oltre a sistemi avanzati di guerra elettronica, sempre spediti dall'amica Russia, compresi quelli che possono danneggiare o interrompere i sistemi militari a una distanza massima di 5.000 chilometri. L'attesa continua, ma Israele si dice pronto a un attacco con razzi e droni della durata di più giorni: "Cercheranno solo di logorarci", ha detto un funzionario israeliano alla Nbc.