Francesca Pierantozzi per "il Messaggero"
cleo
«My name is Cleo»: la frase apriva ieri tutti i siti d'informazione australiani, l'annuncio di una resurrezione, di un miracolo, la battuta finale di un film in cui pochi credevano. «Mi chiamo Cleo», ha detto la piccola quando gli agenti della WA, la polizia dell'Australia Occidentale, hanno buttato giù la porta della casa di legno in Tonkin Crescent, strada «polverosa» - così dicono i residenti - di Brockman, quartiere popolare sulle alture a nord di Carnavron. Cleo Smith è stata probabilmente sempre lì, chiusa a chiave, in un lettino che il rapitore aveva riempito di giocattoli, a meno di sette minuti a piedi da casa sua, dove l'aspettavano da 18 giorni mamma Ellie, il patrigno Jake, la sorellina Isla Mae.
L'INCUBO L'Australia che ha seguito giorno dopo giorno le ricerche, i piccoli indizi, il rilevamento di una videocamera, l'analisi di un rifiuto trovato per strada pensava di rivivere l'incubo di Maddie Mc Cann, sparita la sera del 3 maggio 2007 mentre era in vacanza con la famiglia in Portogallo: anche Cleo era in vacanza con i suoi la notte del 16 ottobre quando era sparita dalla tenda del campeggio di Quobba Blowholes, meno di un'ora di macchina da Carnarvon, sulle rive rocciose e semideserte dell'oceano della barriera corallina. In questi lunghissimi 18 giorni i 140 agenti della squadra che lavorava per ritrovare Cleo non hanno scartato nessun indizio, nessuna pista.
cleo rapitore
Hanno scavato nella vita della famiglia, escluso che fosse coinvolta mamma Ellie, nonostante le telefonate anonime che la accusavano, scagionato il patrigno e anche il padre naturale Daniel Staines. Ad aprire la chiusura lampo della tenda e a portarla via con il sacco a pelo è stato probabilmente lui, l'uomo di Tonkin Crescent, quasi vicino di casa anche se Ellie e Jacke non lo avevano mai incontrato.
La polizia non ha fornito l'identità, l'inchiesta è in corso, ma ieri a Carnavron lo chiamavano tutti per nome: Terry Kelly. Un tipo solitario, ma tranquillo, rimasto solo quando la nonna, che lo ha cresciuto, è morta. Una casa «che avrebbe bisogno di lavori grossi» diceva ieri Priscilla Milly-Milly, che abita di fronte, in cui però «non faceva mai entrare nessuno».
La polizia si è limitata a dire che lo sta interrogando e che lui «collabora», che ha cercato di farsi del male appena rinchiuso in cella, ha sbattuto la testa contro la porta e le sbarre della finestra, che ha subito una perizia psichiatrica e che sarebbe «mentalmente instabile», che era «già noto in commissariato», ma niente su di lui per reati sessuali.
cleo smith ritrovamento
IN OSPEDALE Cleo sembra stare bene. Le prime immagini la ritraggono sorridente, abbracciata a un agente, poi l'incontro con la mamma e il papà, quindi in ospedale per gli accertamenti: sulla foto sorride, mangia un ghiacciolo e fa ciao con l'altra mano. Mamma Ellie ha pubblicato un post su Instagram pieno di cuori e smile: «La famiglia di nuovo unita». Lui è stato arrestato una ventina di minuti prima che gli agenti facessero irruzione in casa, era al volante della sua auto. «Non sapevamo cosa avremmo trovato dietro quella porta», ha detto il colonnello Blanch, il primo a gettare uno sguardo in quel salone, a vedere Cleo.
L'ha riconosciuta subito ma gli ha chiesto per due volte il nome, prima di avere da lei la certezza che era finita, che aveva avuto ragione a ripetere davanti alle telecamere: «Andremo fino in fondo, non abbandoniamo la speranza». La taglia da un milione di dollari non andrà a nessuno, perché «a far trovare Cleo non è stata una sola persona».
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I vicini di Kelly si sono detti tutti sorpresi. Incredula Rennee Turner, che aveva frequentato con lui poche settimane fa un corso di formazione: «Un tipo tranquillissimo, forse un po' strano, ma mai avrei pensato che potesse fare una cosa del genere. L'ho incontrato qualche giorno fa in un negozio e in effetti mi fissava senza dire niente, ma non ci ho fatto troppo caso».
Altri testimoni lo hanno visto comprare pannolini lui che non aveva figli. Altri dei dolciumi, biscotti, caramelle. Altri avevano notato che aveva messo il cane di guardia davanti a casa mentre fino allora era stato sempre sul retro. Alcuni assicurano che ha tanti profili social, e che in un uno esibisce la sua passione per le bambole, decine collezionate in casa. Forse con quelle ha giocato Cleo in questi 18 giorni.
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