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    MA SUI RICHIAMI AL VACCINO CI SONO DATI SCIENTIFICI O OGNUNO LI ORGANIZZA COME VUOLE? - PFIZER CONSIGLIAVA LA SECONDA DOSE DOPO 21 GIORNI, IL MINISTRO SPERANZA LA FISSA DOPO 42 GIORNI CITANDO STUDI ELABORATI "SUL CAMPO" - E' UN AIUTO AL COMMISSARIO FIGLIUOLO CHE, NON DOVENDO FARE I RICHIAMI A TRE SETTIMANE, PUO' AVERE PIU' DOSI DISPONIBILI SUBITO PER LE PRIME INOCULAZIONI -  SPERANZA CHIEDE UN PARERE AL CTS PER ESTENDERE ASTRAZENECA AI 50-60ENNI PERCHE' UN 1,3 MILIONI DI DOSI GIACCIONO IN FRIGO PER LE RINUNCE...


     
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    Paolo Russo per "la Stampa"

     

    roberto speranza 2 roberto speranza 2

    Mentre il generale Figliuolo punta al milione di dosi al giorno coinvolgendo farmacie e medici di famiglia, annunciando per giugno l'avvio delle somministrazioni in azienda, Speranza gli riconsegna nelle mani circa tre milioni di dosi del vaccino Pfizer.

     

    Quelle che sarebbero sfumate se alla fine il ministero della Salute non avesse disinnescato la mina piazzata dalla stessa multinazionale americana, che ieri bocciava l'allungamento da tre a sei settimane del richiamo, «raccomandato» dall'ultima circolare ministeriale.

     

    Vaccini brevetto Vaccini brevetto

    Un allungamento dei tempi che rende disponibili molte più dosi, che la Salute confermerà, citando tutta una serie di dati e studi scientifici elaborati "sul campo". «Il vaccino è stato studiato su una seconda somministrazione a 21 giorni.

     

    Dati su di un più lungo range al momento non ne abbiamo. Come Pfizer diciamo di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici, perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l'autorizzazione», è l'indicazione data dal responsabile medico della filiale italiana, Valentina Marino.

     

    francesco paolo figliuolo francesco paolo figliuolo

    Parole in sintonia con quanto espresso a suo tempo da Aifa, che aveva confermato le tre e quattro settimane rispettivamente per Pfizer e Moderna, estendibili fino a sei solo «in caso di necessità».

     

    Parere poi ribaltato dal Cts e fatto proprio dall'ultima circolare ministeriale, che Speranza ora conferma in pieno, togliendo un bel masso dal percorso tracciato dal generale verso il traguardo dell'immunità di gregge.

     

    E un altro sta per scansarglielo estendendo l'uso di AstraZeneca anche alla fascia tra i 50 e i 60 anni. Il ministro ha sollecitato un parere in merito al Cts, che al generale ha chiesto quanti ne restino da vaccinare in quella fascia di età. Molti è la risposta, visto che solo il 23,3% ha ricevuto la prima dose e il 9,2% la seconda.

     

    lombardia vaccini lombardia vaccini

    Ma se a questo punto l'estensione anche ai cinquantenni del vaccino anglo-svedese è più che probabile resta da sciogliere il nodo di come far riconquistare la fiducia degli italiani. Così bassa che al momento un milione e trecentomila dosi del ritrovato di Oxford giacciono nei frigo. Soprattutto al Sud.

     

    In Sicilia il 47% del consegnato non è stato somministrato, in Basilicata il 40, in Calabria il 38% e spostandosi al Nord spicca il 43,5% del Trentino. Mentre nei freezer laziali riposano il 31% delle dosi, in quelli del Piemonte il 26%, il 20% in Liguria. Mentre in Lombardia se ne sono usate oltre il 90%.

     

    Open Day Roma Open Day Roma

    Anche se i nuovi studi condotti dall'Ema confermano sicurezza ed efficacia dell'antidoto, almeno tra la popolazione anziana la frittata sembra fatta. In Campania i rifiuti continuano a fioccare con un 20% almeno di disdette. In Piemonte fino a qualche giorno fa a rifiutarlo erano tra il 10 e il 20% ma ora, informa l'assessorato alla salute la percentuale di rinunce è ritenuta «fisiologica».

     

    vaccino astrazeneca vaccino astrazeneca

    Tutt'altra situazione in Liguria «dove quest'ultima settimana il 50% dei posti disponibili non sono stati prenotati, anche se la metà degli over 60 non è vaccinata», fa sapere la Regione. In Umbria ad aver fatto il passo indietro sono in tremila e cento. Anche per questo le Regioni stanno singolarmente pensando a degli "Open day" per somministrare proprio AstraZeneca ai più giovani.

     

    Il prossimo week end ne ha indetto uno il Lazio per gli over 40 di Roma e provincia. E da lunedì nella stessa regione sarà possibile vaccinarsi dal proprio medico di famiglia senza aspettare il turno in base all' età, ma solo con AZ e il suo cugino Johnson&Johnson. Una iniziativa che potrebbe essere imitata presto anche da altre regioni, sia per smaltire l'arretrato, sia per trasformare in testimonial pro vaccino i più giovani.

     

    Astra Day Casertano Astra Day Casertano

    Come stanno facendo nel Casertano con gli "Astra Day" riservati a tutti ma dove a scoprire in massa il braccio sono stati gli under 30, la netta maggioranza dei circa 10 mila che senza paure si è messa in fila per ricevere il siero snobbato ingiustamente da molti.

     

    Iniziative viste di buon occhio anche da Figliuolo che però ieri, affiancato da Speranza e Gelmini, ha richiamato all'ordine quei governatori che si sono lasciati andare a qualche fuga in avanti. «Fino alla fascia dei 50enni bisogna continuare a seguire le classi decrescenti di età e dei fragili», ha ricordato. Mostrando dopo il bastone la carota del via libera ai primi di giugno alla campagna nelle imprese, dopo aver messo in sicurezza gli over 65. Un passaggio chiave per la ripresa produttiva, regionale e nazionale.

    Pfizer Pfizer VALENTINA MARINO DIRETTORE MEDICO DI PFIZER ITALIA VALENTINA MARINO DIRETTORE MEDICO DI PFIZER ITALIA

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