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Fratelli Maccaferri
Maccaferri, ovvero cronaca di un disastro annunciato. Perché la famiglia bolognese che ha portato il gruppo conosciuto soprattutto per il Sigaro Toscano sull’orlo del default – un miliardo di debiti e perdite per molte centinaia di milioni a carico di banche e creditori vari (tra cui BEI, Simest e Sace) – sta disperatamente tentando di mantenere il controllo delle società che fanno capo alla holding Seci, rischiando di far fallire i tentativi di salvataggio.
officine maccaferri
I Maccaferri hanno infatti rifiutato l’offerta vincolante proposta da Oxy Capital perchè prevedeva per loro la perdita del controllo. Cosa che ha spinto la Procura della Repubblica di Bologna a chiedere il fallimento della Seci. Proposta prontamente accettata dal Tribunale di Bologna che ha fissato l’udienza per il 2 aprile.
officine maccaferri
Ma i Maccaferri non si danno per vinti e hanno sollecitato un intervento del fondo Carlyle, che si prenderebbe gratis la Officine Maccaferri in cambio sia di un finanziamento che consentirebbe alla famiglia di portare a casa un concordato che lascerebbe loro in mano il resto del gruppo, sia dell’impegno a confermare Alessandro Maccaferri e Simone Romano come Presidente e AD di Officine Maccaferri.
Crisi Maccaferri
Peccato, però, che il patto del diavolo sarebbe condizionato al fatto che il Fondo Muzinich, già creditore del Gruppo, si allinei. Disponibilità che fin qui non c’è stata. Inoltre, a quanto risulta in ambienti finanziari, l’offerta di Carlyle sarebbe condizionata al responso dei consulenti BCG e Alix partner che stanno passando al setaccio i conti delle società dei Maccaferri. Ma faranno in tempo a terminare le analisi e rendere definitiva l’offerta prima dell’udienza del Tribunale? Con il CoronaVirus di mezzo, pare impresa impossibile.
Crisi Maccaferri
Nel frattempo le società del Gruppo versano in una preoccupante crisi di liquidità con ordini in picchiata e fornitori non pagati. Una situazione ad alto rischio che non fa dormire la notte gli oltre mille dipendenti, ma che crea non poco imbarazzo anche agli advisor Rothschild e Bonelli Erede.