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    1. A 56 ANNI TIRA FUORI LA TETTA E UN NUOVO ALBUM DOVE CAMBIERÀ DI NUOVO FORMA 2. LA MILF DEL POP SI FA INTERVISTARE DA UN AMICO MAGO E ILLUSIONISTA, DAVID BLAINE 3. “ERO FIDANZATA CON BASQUIAT, DURANTE LA NOTTE MI SVEGLIAVO E LO TROVAVO IN TRANCE DAVANTI ALLE TELE. DAVA TUTTO VIA, GENEROSO COME HARING. E‘ UNA COSA CHE TI TOCCA” 4. ‘’QUANDO È DECEDUTA MIA MADRE SONO DIVENTATA OSSESSIONATA DALLA MORTE. NON SAI MAI QUANDO ARRIVA, E L’IDEA DI VIVERE TUTTO IL POSSIBILE DIVENTA UNA FORTE MOTIVAZIONE’’ 5. “IL NUOVO ALBUM "DEVIL PRAYS" PARLA DI CHI FA USO DI DROGHE PER CONNETTERSI A DIO, A UN LIVELLO DI COSCIENZA SUPERIORE. ALLA FINE POSSONO DISTRUGGERTI, È UN’ILLUSIONE. UN TEMPO LE HO PROVATE, MA POI HO BEVUTO LITRI D’ACQUA PER LAVARLE VIA DAL MIO CORPO...”


     
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    da www.interviewmagazine.com

     

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    Madonna è nata nel Michigan nel 1958 e nella carriera è stata cantante, attrice, regista, grande “entertainer”, abile nelle trasformazioni, capace di vivere molteplici vite, una parabola di perseveranza, volontà, invenzione continua di sé. Forse la più grande opera d’arte è proprio se stessa. Nel 2015 esce il suo tredicesimo album, dove cambierà di nuovo forma. Una notte di novembre si è fatta intervistare dall’amico mago e illusionista  David Blaine.

     

    DAVID BLAINE: Scegli una carta. Sono rimasto chiuso 44 giorni in completo isolamento. Chiudi gli occhi. Riesci a immaginarlo? Vorresti farlo?

     

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    MADONNA: «Mi piacerebbe a questo punto della mia vita. La gente mi parla sempre, ha sempre qualcosa da chiedermi. Lavoro, musica, rumori forti, bambini. Non ha fine. L’idea di un giorno di silenzio mi seduce»

     

    B: «A cosa penseresti?»

     

    M: «Mi verrebbero idee. Ora per trovare quel silenzio ho ripreso yoga, che non facevo da anni. E’ catartico. Mi riempie. Vorrei andare in uno di quei ritiri dove non si parla per giorni. Non credo di poterlo fare ora, con i figli ancora piccoli»

     

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    B: «Un simile livello di privazione...non è da egoisti?»

     

    M: «Non se ti rende una persona migliore»

     

    B: «Fossi da sola, canteresti?»

     

    M: «Sì. Il problema sarebbe solo se non potessi muovermi. Il riposo del corpo sarebbe la vera sfida»

     

    B: «Cosa canteresti?»

     

    M: «Dipende. Oggi è venerdì, forse una canzone Shabbat»

     

    B: «Hai conosciuto incredibili artisti ai vecchi tempi di New York»

     

    M «Sono tutti morti»

     

    B: «Nessuno vivo che ti ispiri?»

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    M: «Mi piace Banksy. Mi piace JR. Come Basquiat e Keith Haring, rendono l’arte accessibile a tutti».

     

    B: «Quali scene dei film non ti stanchi mai di guardare?»

     

    M: «“In the Mood for Love”, che sembra una danza. ”Last Year at Marienbad” di Alain Resnais. Tarkovsky è un altro dei miei registi preferiti. Tra i monologhi Al Pacino ne “Il Padrino”, e Marlo Brando in “Ultimo tango a Parigi”»

     

    B: «La parte più difficile del tuo lavoro?»

     

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    M: «Dormire. Rilassarmi. Non faccio che osservare, analizzare, guardarmi attorno e fare attenzione ai dettagli per trovare ispirazione. E’ importante avere tempo per se stessi. La preghiera è importante. Non dare niente per scontato. Ti alzi, fai entrare aria nei polmoni, pensi alla tua salute, ai tuoi cari, e chiami gli angeli a proteggerti. Uno dei miei angeli è mia madre. Quando è deceduta sono diventata ossessionata dalla morte. Non sai mai quando arriva la morte, e l’idea di vivere tutto il possibile diventa una forte motivazione »

     

    B: «La gente è buona o cattiva?»

     

    M: «Credo buona».

     

    B: «Sei stata circondata dai migliori artisti al mondo»

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    M: «Sono sempre stata attratta dai creativi. Non volevo essere la più scaltra, semmai il contrario. Volevo incontrare persone che mi facessero riflettere. Ero fidanzata con Basquiat, nel bel mezzo della notte mi svegliavo e lo trovavo in trance davanti alle tele. Chiamava a casa ogni artista, dava tutto via. Generoso come Haring. E‘ una cosa che ti tocca. Da quella stanza non sono mai uscita. Quando sono in studio non amo avere grandi finestre e vista panoramica. Voglio un piccolo spazio, è un modo per ricreare quegli anni della mia formazione»

     

    B: «Nel nuovo album "Devil Prays" parla di uso di droghe».

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    M: «Parla di chi fa uso di droghe per connettersi a Dio, a un livello di coscienza superiore. Alla fine però possono distruggerti, è un’illusione. Un tempo le ho provate, ma poi ho bevuto litri d’acqua per lavarle via dal mio corpo»

     

    B: «E‘ più facile scrivere da triste o da felice?»

     

    M: «Da triste, lo sono la maggior parte delle volte. Forse non triste ma delusa da qualcosa»

     

    B: «C’è un altro lavoro che ti avrebbe resa felice?»

     

    M: «Insegnare a scuola. E’ la professione più importante di tutte, dopo la prostituzione naturalmente» (ride)

     

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    B: «Cosa lanceresti nel Voyager per far conoscere l’umanità ad altre forme intelligenti di vita?

     

    M: «La musica di Chopin. E l’acqua, non si può vivere senza»

     

    B: «L’ultima cosa che hai imparato?»

     

    M: «La scorsa estate ho imparato a cavalcare le onde sul surf. Ho sempre qualcosa da imparare. Metto in conto di essere una principiante e che posso sbagliare. Fallisco e giro pagina in fretta. Il fallimento è una sfida, un invito»

     

    B: «Ricevi mai dei no?»

    M: «Sempre, ma trovo un modo per trasformarli in sì». 

     

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