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    LA TERRA SANTA NON VUOLE LA MADONNA - NIENTE DA FARE: L’INIZIO DI UN TOUR CHE DOVEVA ESSERE TRIONFALE, CONFERMA CHE “MDNA” È UN FLOP - UNO DEI DUE CONCERTI PREVISTI A TEL AVIV È STATO ANNULLATO PER I POCHI BIGLIETTI VENDUTI - UNO DEI 700 ADDETTI DELLO STAFF È STATO CACCIATO PERCHÉ BECCATO A RIPRENDERE LE PROVE IN SEGRETO E UN BALLERINO ALGERINO HA MANIFESTATO IL SUO DISSENSO VERSO ISRAELE - PER IL RESTO SOLO SPIRITUALITÀ: ALLA LADY GAGA DEGLI ANNI ’80 NON RESTA CHE PREGARE…


     
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    Francesco Battistini per il "Corriere della Sera"

    RIFATTONE DAL VISO PAFFUTO: MADONNARIFATTONE DAL VISO PAFFUTO: MADONNA MADONNAMADONNA

    Bibi, don't preach... «Bibi, non predicare la guerra! Non fermare Madonna! E per bombardare l'Iran, aspetta che passi maggio!». Era febbraio, quando l'appello apparve in ebraico su Facebook. Quei giorni come oggi, in Israele si discuteva soprattutto di due cose: l'attacco all'Iran nucleare, primo pensiero del governo di Bibi Netanyahu, che nessuno sa quando ci sarà, né se; l'attacco del «Mdna World Tour 2012-2013», primo concerto mondiale della più celebre e longeva popstar della storia, che tutti già sapevano sarebbe partito da Tel Aviv, questa fine di maggio.

    I fan erano terrorizzati: e se una guerra avesse cancellato lo show? Di qui l'appello: se proprio bisogna attaccare, perché non rinviare a dopo giovedì? Netanyahu è stato comprensivo. La guerra può attendere, almeno finora.

    Ma questa è l'unica buona notizia per Madonna. Che venerdì è atterrata e non ha fatto che imbattersi in una serie di seccature. Alla cassa, innanzi tutto: la cantante aveva annunciato due date allo stadio di Ramat Gan, ma i 33mila biglietti prevenduti (dai 50 ai 500 euro) hanno spinto a cancellare il secondo «concerto per la pace», al quale erano state invitate le ong che lavorano in Medio Oriente.

    MADONNA NEL VIDEO _GIRLS GONE WILDMADONNA NEL VIDEO _GIRLS GONE WILD madonnamadonna

    Altra grana, le segretissime prove in costume su un palco di 800 metri quadrati, concluse con la cacciata d'uno dei 700 addetti dello staff sorpreso a riprendere (e a rivendere su YouTube) l'anteprima, specie nel momento in cui Madonna fa il verso all'arcinemica Lady Gaga: «She's not me», lei non è me... Non bastasse, ci s'è messo pure il dissenso d'uno dei ballerini di scena, tale Ali Ramadani in arte «Lilu», algerino, che sfoggiando una kefiah ha twittato una foto di se medesimo alla moschea di Gerusalemme e una presa di distanza dal tour: «Io mi sento in Palestina, non in Israele! Anzi, non voglio neanche nominarlo, questo Paese!...» (gli organizzatori, temendo qualche dimostrazione la sera della prima, lo vorrebbero sostituire).

    MADONNAMADONNA

    Like a flop? Qualcuno ci scommette. «Mdna», il dodicesimo album, nel dna non ha il successo dei precedenti. Però, però: a trent'anni dal suo primo disco, accompagnata dal toy boy Brahim che allora non era neanche nato, circondata da 70 fra bodyguard e truccatrici, blindata a mangiar frutta in un hotel sul lungomare (la sciccosissima casa, comprata nel quartiere modaiolo di Neve Tzedek, al momento è chiusa), ci vuol altro a far polvere d'una stella come Madonna.

    MADONNAMADONNA

    La Material Girl non ha scelto Israele per caso e per concentrarsi, dribblati i paparazzi con l'aiuto d'una sosia, spediti in spiaggia i quattro figlioli, dopo la ginnastica s'è smaterializzata nella Cabala, sua passione da un quindicennio, dov'è ribattezzata Esther. Sabato a mezzanotte è comparsa a un centro cabalistico nel centro di Tel Aviv e fino alle 5 del mattino ha seguito le celebrazioni di shavuot, la Pentecoste ebraica: «Un'atmosfera bellissima».

    FOTO BELLA, FOTO BRUTTA: MADONNAFOTO BELLA, FOTO BRUTTA: MADONNA

    Ieri, «Esther» è volata in elicottero al santuario cabalistico di Safad, in Galilea. Oggi sarà sulla tomba di un rabbino, a Gerusalemme. Mondanità, pochissima: una cena creola con gli amici Natalie Portman e Sasha Baron Cohen, l'attesa a braccia aperte di George Clooney, una grande festa giovedì notte. «Mi sarebbe piaciuto portare il tour anche in Siria o in Iran», ha confidato prima d'arrivare in Israele. Il manager è trasalito: «Diceva tanto per dire, naturalmente...».

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