DAGONOTA
felipe sannino 1
Con un leggiadro e “suave” articolo, El Mundo mette in luce una singolare coincidenza del pianeta diplomatico spagnolo. Vale a dire che, per una strano gioco astrale, fino a pochi mesi fa a Madrid c’erano tre ambasciatori di Paesi importanti come Stati Uniti, Francia ed Italia che avevano una caratteristica in comune. Avevano “un” consorte e non “una” consorte.
James Costos e compagno
L’articolo è talmente raffinato che evita di ricordare che nel mondo diplomatico hiberico il fenomeno aveva prodotto un nomignolo, “Madricon”. Circostanza che, comunque, non impediva a Mario Vargas Llosa e ad Isabel Preysler mi mancare ad una festa.
Chi ostentava senza pudori la propria omosessualità è stato l’ambasciatore di Barak Obama, James Costos; con tanto di feste con inviti selezionati. Dalla sua, però, il diplomatico aveva la conoscenza diretta e personale con Felipe e Letizia. E di fronte a ciò, i settimanali di gosspi moderarono i toni sulle “fiestas” sull’orgoglio gay, volute dal “compagno” Michael Smith. Ora i due passano l’estate a Mallorca.
Jerome Bonnafont e compagno
Un altro diplomatico che ha fatto scandalo a Madrid è stato Jerome Bonnafont, ambasciatore francese. Racconta El Mundo che dopo pochi giorni il Natale del 2014 l’ambasciata inviò inviti ad una ristretta cerchia di amici. Vennero convocati per celebrare il compleanno di Danny Lalrinson, il compagno che aveva sposato poche ore prima. I due adottarono in Spagna anche un bambino. E proprio il bimbo intonò “Happy birthday” ai genitori.
Sannino (al centro) con Mr. Calzedonia ed Irina Shayky
Il più discreto di tutti è però l’unico diplomatico dei tre ancora a Madrid. Stefano Sannino organizza feste ed incontri nell’ambasciata italiana e traduce in salsa spagnola l’input della Farnesina di esportare un modello di diplomazia glamour e vanesia. Al quotidiano racconta di aver conosciuto suo marito, Santiago Mondragon, durante la sua permanenza a Bruxelles (vi approdò al seguito di Romano Prodi e rimase come alto dirigente della Commissione europea).
sannino e mondragon
La circostanza che Santiago sia catalano (e per di più diplomatico) – racconta Sannino – lo ha aiutato a conoscere meglio la Spagna: “mi trasmette la sensibilità del paese e mi aiuta a comprendere meglio la società in cui vivo e lavoro”.